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Libeccio srl, società di progetto detenuta da Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative srl (FERA) per l’81,55% e da Byom srl per il restante 18,45%, si è assicurato un pacchetto di finanziamenti qualificati come green loan e strutturati su base project finance da circa 97 milioni di euro, messi a disposizione per 42 milioni circa da Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e 55 milioni da Natixis CIB.

Dentons ha assistito le banche finanziatrici BEI e Natixis CIB, quest’ultima in qualità di Sole Underwriter, Structuring Mandated Lead Arranger & Bookrunner, Agent, Commercial Facilities Lender, Green Loan Coordinator e Issuing Bank, per tutti gli aspetti di due diligence legale e di strutturazione dell’intera operazione, di revisione dei contratti di progetto, e per la redazione, negoziazione e perfezionamento di tutta la documentazione finanziaria, ivi inclusa quella relativa alla precedente emissione della garanzia definitiva GSE per il progetto “greenfield”. Legance ha prestato assistenza a Libeccio in tutti gli aspetti dell’operazione. Inoltre BEI è stata supportata anche da BonelliErede in qualità di special counsel  (si vedano qui il comunicato stampa di Fera e qui quello dei legali).

Grazie alle nuove risorse, Libeccio rifinanzierà l’indebitamento residuo relativo all’impianto eolico Vento di Vino 1 da circa 24 MW a Mazara del Vallo (Trapani) e finanzierà la realizzazione diel nuovo impianto Vento di Vino 2 da 44,8 MW,  sempre nel comune siciliano.

L’ impianto Vento di Vino 1, già in esercizio dal 2011, beneficia ancora di un limitato periodo incentivante residuo, mentre l’impianto greenfield Vento di Vino 2 beneficerà degli incentivi ventennali previsti dalla normativa vigente, essendo risultato aggiudicatario dell’asta n. 13 del 9 febbraio 2024 ai sensi del Decreto FER del 4 luglio 2019. Il finanziamento è stato pertanto strutturato sulla base di una residua quota di rischio “merchant” che si affianca alla componente di ricavi incentivata.

Promuovere la transizione energetica e rafforzare la coesione sociale ed economica sono due priorità strategiche per la BEI,” ha affermato Alessandro Izzo, direttore BEI per le operazioni di Equity, Growth e Project Finance, sottolineando come questa operazione, oltre a sostenere la produzione di energia rinnovabile in un’area rurale, favorisca la creazione di nuovi posti di lavoro e, di conseguenza, la crescita e lo sviluppo economico della Sicilia.”

Roberto Massarenti, Head of Infrastructure Finance Italy di Natixis CIB – Filiale di Milano, ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di essere stati incaricati come Sole Underwriter da FERA e Byom in questa importante iniziativa che coniuga brownfield e greenfield e che consolida la nostra leadership nel settore delle energie rinnovabili in Italia. Questo ulteriore finanziamento “Green Loan” emesso nel mercato italiano conferma nuovamente gli sforzi di Natixis CIB a sostegno dello sviluppo delle rinnovabili in un contesto di transizione ecologica e di attenzione ai valori dell’ambiente e della sostenibilità”.

Sebastiano Falesi, membro del Cda del Gruppo FERA e di Libeccio, ha commentato: “Per il gruppo FERA è un ulteriore passo avanti nella transizione energetica italiana. Questi 44,8 MW si aggiungono ai 200 MW che il Gruppo ha realizzato dal 2001. Tutti impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, valorizzando così le risorse naturali dei territori con ricadute economiche di sostegno ai Comuni e ai territori interessati”

Massimiliano Salvi, ceo di Byom e presidente di Libeccio, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi del risultato raggiunto che rappresenta da un lato il consolidamento della partnership di lungo termine con il Gruppo Fera e dall’altro la testimonianza, attraverso il coinvolgimento di istituti finanziari di primario standing internazionale, della validità del nostro progetto in coerenza con gli obiettivi della transizione energetica e della sostenibilità ambientale”.

FERA è la holding di un gruppo specializzato nella generazione di energia da fonti rinnovabili (eolico, fotovoltaico e biomasse) dal 2001. Con sede legale a Milano e uffici anche a Livorno e Noto (Siracusa) il gruppo controlla aziende la cui attività va dallo studio di fattibilità alla progettazione di un impianto di produzione di energia rinnovabile, dalla sua costruzione alla vendita dell’energia rinnovabile prodotta, dalla ricerca dei migliori fornitori presenti sul mercato alla mobilità sostenibile. In particolare, Zefiro Energia srl si occupa di sviluppo, di progettazione e di monitoraggi ambientali e svolge anche altre attività per le società del Gruppo FERA (come amministrazione, finanza e controllo, risorse umane, acquisti); Solo Rinnovabili srl si occupa di progettazione e costruzione degli impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile; e Ricarica srl fornisce e installa sistemi di ricarica per veicoli elettrici dal 2016.

Al gruppo fanno poi capo le varie società progetto che sviluppano gli impianti, appunto come Libeccio. Nel febbraio 2022 Adelasia, altra società progetto del gruppo FERA, aveva ottenuto un finanziamento da 30,5 milioni di euro da un pool di banche per finanziare la costruzione di un parco eolico, denominato Monte Greppino, composto da 6 aerogeneratori da realizzarsi nei Comuni di Cairo Montenotte, Pontinvrea e Stella, nella provincia di Savona, per una potenza complessiva pari a circa 25,2 MW. Nel febbraio 2021, invece, Fera, attraverso l’altra controllata Aleramo, aveva ottenuto un prestito da 30 milioni di euro da Intesa Sanpaolo e le francesi BPCE (il gruppo delle ex banche popolari e casse di risparmio transalpine) e Natixis. In quel caso le risorse sono state utilizzate per la costruzione e la gestione di due parchi eolici con una potenza complessiva di 20,8 MW nei comuni di Cairo Montenotte e Pontinvrea in provincia di Savona nel corso dell’anno (si veda altro articolo di BeBeez).

Il gruppo, che ha chiuso il 2023 con 58,4 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 48,4 milioni e un debito finanziario netto di 38,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente), fa capo a Cesare Fera (27,17%), Sebastiano Falesi (16,2%), Generale Industrie Rinnovabili srl (11,07%) e altri soci minori, con un 15,23% schermato da Sefit Servizi Fiduciari.

Byom è invece una società di consulenza romana specializzata nel mercato industriale, energetico e delle infrastrutture. Fa capo a Massimiliano Salvi, Roberta Neri e Andrea Mangoni con il 20% ciascuno e a Angela Marietta Esposito, Lyda Jossa e Fabio Papi con il 13,34% ciascuno (si veda qui il report di Leanus).

 

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