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Nel 2023 il prodotto regionale del Veneto è cresciuto in termini reali dell’1,1%, poco più della media nazionale (0,9%), con un deciso rallentamento rispetto al 2022 (4,9%). Secondo il report annuale di Banca d’Italia, infatti, rallentamento del commercio mondiale, alti tassi d’interesse ed erosione del potere d’acquisto delle famiglie hanno indebolito l’attività economica regionale, ma l’inizio di questo 2024 ha visto gli indici tornare finalmente positivi. Le modalità di approccio delle aziende venete all’industria 5.0 e la necessità di stimolare gli investimenti per restare competitive sui mercati nazionale ed esteri sono stati solo due dei focus su cui si è concentrata la tappa veneta della sesta edizione di “Innovation Days”, il roadshow del Sole 24 Ore che quest’anno è accompagnata dai Giovani Imprenditori di Confindustria nel suo viaggio tra i territori italiani.  L’appuntamento si è svolto martedì 24 settembre 2024 a Verona, presso la Camera di Commercio (Corso di Porta Nuova, 96), a partire dalle ore 10:00 per tutta la mattinata.

In un mercato come quello attuale dove le aziende hanno come obiettivo primario quello di riuscire ad essere sempre più competitive è necessario che le imprese, a iniziare dalle PMI, investano sempre più nell’innovazione, soprattutto con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale: investire nelle nuove tecnologie e nei processi produttivi all’avanguardia significa un fatturato/produttività maggiori e una marginalità migliore. Ai benefici delle nuove tecnologie, a come finanziarne l’acquisto e alla necessità di formare i lavoratori al loro utilizzo è stata dedicatala mattinata di lavori di Innovation Days, che quest’anno si è svolto in modalità live (in presenza). A un unico tavolo sono intervenute le associazioni imprenditoriali, le aziende, i professionisti del Network di Partner 24 Ore, gli accademici e i decisori istituzionali per discutere delle tematiche locali più sentite, analizzando le migliori soluzioni per lo sviluppo delle PMI.

La mattinata di lavori, che è stata aperta dal Direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini e chiusa dall’intervento in tavola rotonda del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, è stata introdotta subito da un focus sulla situazione economica delle piccole e medie imprese della regione attraverso un market watch a cura di Marco Agosto, Responsabile Marketing & Business Strategy Banca Ifis, che ha spiegato: «Come Banca che ha le radici in questo territorio, conosciamo a fondo il valore del tessuto economico e produttivo del Veneto. Si tratta di una regione che rappresenta il perno dello sviluppo economico del Nordest, grazie ad un bacino di oltre 325mila imprese che puntano sull’innovazione e sulla sostenibilità per competere sui mercati internazionali e trascinare l’intero sistema produttivo italiano».

«Non a caso, oggi il Veneto rappresenta il 9% del Pil nazionale, posizionandosi ai vertici per capacità di sviluppo nel nostro Paese. Oggi, in un contesto macroeconomico ricco di complessità, le imprese venete ci chiedono sempre più spesso soluzioni finanziarie a supporto del circolante attraverso strumenti come factoring, finanziamenti a medio lungo termine, leasing e noleggio, o prodotti e soluzioni mirate a sostenere la transizione sostenibile e la digitalizzazione. In quest’ottica, l’offerta commerciale è stata ampliata per esempio con nuove soluzioni di leasing nei comparti auto, mobilità green alternativa ed energia sostenibile, e un nuovo prodotto di noleggio tech dedicato alla clientela privata», ha concluso.

La prima tavola rotonda ha fatto il punto sulle opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale e dal Tech per le imprese attraverso l’intervista a Nicoletta Boldrin, Head of Pre-Sales Top Private TIM Enterprise, che ha evidenziato: «Come TIM Enterprise abbiamo l’obiettivo di accelerare la trasformazione digitale delle imprese e della Pubblica Amministrazione, offrendo le migliori soluzioni anche nel settore dell’Intelligenza Artificiale e del cloud. Per farlo ci avvaliamo del nostro Customer Innovation Center a Torino, polo di innovazione dove lavoriamo in sinergia con i player del settore e centri di ricerca per sperimentare e proporre applicazioni di ultima generazione in questi ambiti. TIM Enterprise sviluppa soluzioni verticali, attrae partner digitali e promuove un approccio etico all’AI».

È stata poi la volta di parlare di soluzioni finanziarie, tecnologiche e formative per supportare la crescita delle PMI, con particolare riferimento alle leve del Private Capital e ai finanziamenti per l’innovazione dell’azienda. Nella prima delle tavole rotonde della mattinata ne ha parlato, tra gli altri, Giacomo Frizzarin, Direttore Divisione Small, Medium and Corporate Microsoft Italia,per il quale: «Sono sempre più evidenti le opportunità dell’AI generativa. Insieme a TEHA Group, abbiamo calcolato che un’adozione pervasiva dell’IA Generativa potrebbe aggiungere fino a 312 miliardi di euro al PIL annuale italiano nei prossimi 15 anni».

«Di questi, 122 mld prodotti dalle PMI, a conferma che queste tecnologie avanzate offrono opportunità ad ogni azienda, di qualunque dimensione e settore, dando un forte impulso alla loro crescita in tempi rapidi. Siamo passati, nel giro di pochi mesi, dalle potenzialità all’operatività: la totalità delle aziende intervistate, infatti, o ha già adottato l’AI generativa o lo farà nel prossimo futuro. Il fattore chiave è proprio il tempo: per poter restare competitivi nel mercato globale, è fondamentale che le imprese italiane accelerino sull’innovazione.  Come Microsoft, insieme ai nostri Partner sul territorio, attraverso il nostro programma AI L.A.B., affianchiamo le aziende pubbliche e private nella scoperta dei vantaggi dell’AI, accompagnandole nella loro adozione responsabile e nella formazione per aiutare le persone a trarne il massimo beneficio in termini di produttività e creatività».

Sempre restando in tema di soluzioni per le imprese, il terzo focus si è concentrato sull’internazionalizzazione con l’analisi a cura di Simest, presentata dalla Responsabile Export e Finanza Agevolata Simest, Carolina Lonetti, che ha spiegato: «SIMEST è da oltre 30 anni al servizio delle imprese italiane che vogliono espandersi e rafforzarsi sui mercati internazionali. Proprio per supportarle nell’approccio ad un mercato dalle grandi opportunità come quello africano, abbiamo recentemente dato il via ad una nuova misura di finanza agevolata da 200 milioni di euro destinata sia alle imprese italiane esportatrici che possono dimostrare di avere interessi nel continente (i.e. sono presenti, importano o esportano verso l’Africa) sia alle loro filiere produttive,  ovvero imprese che pur non esportando possono dimostrare di essere fornitrici di imprese esportatrici e con interessi nel continente».

«La misura abilita il finanziamento di investimenti produttivi e commerciali in Italia e in Africa, e il finanziamento di spese per la formazione professionale di personale africano, ivi incluso la copertura delle eventuali spese di regolarizzazione, soggiorno e formazione in Italia di personale africano per la successiva assunzione. Con questa misura il nostro obiettivo è contribuire a rafforzare la cooperazione economica tra Italia e Africa, puntando sulla formazione di una manodopera qualificata e sull’innovazione tecnologica e il trasferimento di know-how». 

Secondo Luca Quadrini, Heaf of Finanziamenti Imprese, CDP: «L’internazionalizzazione è una leva essenziale per accrescere e preservare la competitività del nostro sistema imprenditoriale e rappresenta una strategia fondamentale per promuovere lo sviluppo economico delle imprese».

È sui giovani talenti, e su come ‘scovarli’ e formarli, che si è concentrato il successivo talk a più voci al quale ha preso parte, tra gli altri, Fulvio Peppucci, Direttore Generale Sole 24 Ore Formazione, che ha sottolineato: «Ci distinguiamo come faculty di eccellenza perché uniamo il rigore accademico dei docenti universitari alla concretezza dell’esperienza pratica dei professionisti, arricchiti dal pensiero critico dei giornalisti. Questa combinazione unica ci consente di offrire una formazione completa e di qualità, presidiando i temi più rilevanti per lo sviluppo personale, l’upskilling e il reskilling. Il nostro metodo didattico avanzato abbatte le barriere tradizionali, rendendo accessibile a tutti un sapere che integra teoria, pratica e riflessione critica. In questo modo, rispondiamo efficacemente alle esigenze del mercato e prepariamo i partecipanti ad affrontare le sfide del futuro».

Un approfondimento particolare – verso la fine della mattinata di lavori – è stato dedicato all’Agricoltura Rigenerativa per sostenere la lotta al cambiamento climatico: a tal proposito è stato presentato il modello di Purina, con l’intervento di Sara Faravelli, Corporate Communication Director, Purina Southern Europe,Nestlé Purina: «Siamo convinti che per garantire un futuro alle nuove generazioni, così come alla nostra azienda, sia necessaria una presa di coscienza che porti a identificare modi diversi di operare che consentano al business di crescere preservando e rigenerando le risorse da cui accingiamo. Per questo serve un cambiamento sistemico di cui vogliamo essere promotori. Per questo motivo in Purina abbiamo deciso di aderire a LENs, una progettualità in grado di creare una rete di collaborazione tra aziende agricole, imprese, associazioni, enti pubblici del territorio veneto – in cui operiamo con lo stabilimento di Portogruaro – per promuovere i principi dell’agricoltura rigenerativa come driver di una trasformazione del modo di operare: solo lavorando insieme potremo generare un reale impatto positivo e duraturo».

Ha fatto seguito poi l’intervento di Andrea Cortellazzo, Partner Cortellazzo&Soatto, area Innovation, sulla transizione 5.0 come accedere al credito d’imposta: «Il piano Transizione 5.0 è un’importante opportunità per le imprese italiane, ma ad una condizione: l’approccio iniziale deve essere meticoloso, partendo da un programma di investimenti definito (già Industria 4.0), da sottoporre a una prima fase di Assessment specialistica per la valutazione degli obiettivi di efficientamento energetico concretamente raggiungibili. In altre parole, non sono ammessi indecisioni e improvvisazione, anche tenuto conto delle stringenti tempistiche di implementazione entro il 13 dicembre 2025».

Per la tavola rotonda su Le aziende venete verso Industria 5.0: la necessità di stimolare gli investimenti, sono intervenuti–insieme al Presidente della regione Veneto Luca Zaia  Enrico Carraro, Presidente Confindustria Veneto, Marco Dalla Bernardina, Presidente Giovani Imprenditori di Confindustria Veneto, nonché Chiara Mio, Professoressa Ordinaria Economia aziendale, Università Ca’ Foscari Venezia. L’evento ha offerto anche un’importante opportunità di confronto tra relatori e partecipanti attraverso un networking light lunch finale, a chiusura del convegno. Lo scambio di idee e contatti è infatti essenziale per creare sinergie e favorire lo sviluppo delle imprese ed è uno strumento importante in cui il roadshow Innovation Days crede molto.

La quinta tappa di Innovation Days, prevista per il 17 ottobre, porterà il roadshow del Sole 24 Ore e Giovani Imprenditori di Confindustria in Puglia.

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