“La legge 25 febbraio 2022, n. 15, ha introdotto nel nostro ordinamento il contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia, il ‘bonus psicologo’. Questa norma, come noto, tenuto conto dell’aumento delle condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, a causa dell’emergenza pandemica ha riconosciuto l’erogazione, da parte delle regioni e delle province autonome, di un contributo utilizzabile per le spese sostenute per sessioni di psicoterapia”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, al question time alla Camera, rispondendo a interrogazioni sulle iniziative per assicurare adeguate risorse finanziarie per il cosiddetto bonus psicologo, nonché per consentire la fruizione di tale bonus anche attraverso gli specialisti operanti nei centri medici autorizzati o tramite le piattaforme digitali.
“Per sostenere le persone con Isee più basso- ha proseguito l’esponente del governo- il contributo, così come stabilito nell’originaria formulazione della norma, corrispondeva ad un importo massimo di 600 euro a persona ed era parametrato alle diverse fasce Isee. Ciò premesso, non posso non sottolineare che nel corso del mio mandato ho dedicato una costante attenzione alla tutela della salute mentale della popolazione e, in questa ottica, si è provveduto a stanziare numerosi rifinanziamenti e con la legge di bilancio 2023 è stata apportata una sostanziale modifica del beneficio in questione”.
“Nello specifico- ha precisato- si è provveduto ad innalzare i limiti delle somme destinate per persona, pari ad oggi a 1.500 euro, nel limite complessivo di 5 milioni di euro per l’anno 2023 e di 8 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024. Successivamente, il contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia è stato incrementato di 2 milioni di euro per l’anno 2024”.
Il ministro della Salute ha poi ricordato che “con decreto del 24 novembre 2023 abbiamo provveduto a disciplinare i tempi per la presentazione delle domande per accedere al contributo, l’entità e la validità dello stesso. Con particolare riferimento a quest’ultimo decreto, ritengo doveroso evidenziare che non sono previste limitazioni nei confronti dei professionisti che esercitino la professione nell’ambito di studi associati e nelle modalità di erogazione della prestazione che può essere fruita anche a distanza, e quindi ne possono usufruire anche i servizi gli psicologi operanti presso i centri medici autorizzati o attraverso le piattaforme che erogano servizi di psicologia on line”.
“Fermo restando quanto sin qui riferito- ha inoltre informato- devo segnalare che sono stati di recente effettuati, da parte dell’Inps, dei test di usabilità per migliorare la customer journey degli utenti, congiuntamente ad alcuni psicologi. Gli esiti e le proposte di miglioramento dell’intero processo verranno a breve valutati in un apposito Gruppo di lavoro presso il ministero anche con rappresentanti del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi. Al completamento della suddetta analisi, sarà cura del ministero della salute insieme al ministero dell’economia e delle finanze valutare, con la giusta e debita attenzione, l’opportunità di un ulteriore rifinanziamento del contributo in questione”
“L’interrogazione- ha concluso Schillaci- mi dà un ulteriore spunto per ribadire che il tema è presidiato e che, come tutte le altre misure che stiamo adottando, fa parte di un progetto organico e strutturale così da evitare proprio quegli interventi spot del passato che si sono rivelati poco efficaci”.
Fonte: superabile.it
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