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Il Fondo Dott. Giovanni Pagani, costituito in Fondazione Comunità Novarese chiude l’ottava edizione del Bando con l’approvazione di tre progetti, per un contributo stanziato totale di 45.700 euro.

Il Fondo Dott. Giovanni Pagani

Il Fondo nasce il 19 luglio 2010 in memoria (e seguendo le volontà testamentarie) del Dr. Giovanni Pagani, appassionato collezionista e cultore d’arte, già primario di Urologia presso l’Ospedale San Biagio di Domodossola e si propone di valorizzare la Galleria Giannoni di Novara, sostenere l’attività della Sala Conferenze dell’ex Chiesa della Maddalena in Novara e, in generale, valorizzare Archivi, Biblioteche e Musei di Novara e del suo territorio.

Obiettivo del Bando è, quindi, sostenere progetti che si propongano di tutelare il patrimonio archivistico, librario e museale custodito nel territorio novarese e consentirne una migliore valorizzazione, anche sperimentando approcci innovativi.

I progetti

“I progetti che il Comitato di Gestione del Fondo ha scelto di sostenere in questa edizione – commenta il Presidente della Fondazione Comunità Novarese, Prof. Davide Maggi – hanno in comune la volontà di ampliare le possibilità di fruizione. Sia nel caso del patrimonio religioso della chiesa parrocchiale dei SS Pietro e Paolo di Casalino, in vista del nuovo spazio espositivo permanente, sia nel caso dell’Associazione Ri-Nascita e del Museo Faraggiana Ferrandi che offrirà un modello specifico di Comunicazione Aumentativa Alternativa, capace di rendere accessibili a chiunque i contenuti del Museo, sia per quel che riguarda il Bant e la possibilità di agevolare l’accesso alle biblioteche ad un’utenza più legata al mondo digitale. Il Bando Fondo Pagani nasce proprio per tutelare e valorizzare i luoghi di cultura e operare affinché questi spazi siano sempre più fruibili e condivisibili da tutti e diventino, sempre più, piazze dedicate al sapere e non lontane torri d’avorio frequentate da pochi eletti”.

“Continua il percorso del Bando del Fondo Pagani – dichiara il prof. Giovanni Benedetto, rappresentante della famiglia nel Comitato di Indirizzo del Fondo – giunto all’ottava edizione. In quest’occasione, hanno ricevuto contributi enti che coprono tutti i fini istituzionali del Fondo: dal rendere fruibili i beni custoditi negli archivi della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Casalino, all’ambizioso progetto di diffusione della digital literacy tra gli utenti più giovani e over 65 ad opera della biblioteca di Cameri e delle biblioteche riunite nel sistema BANT, fino alla definizione di un modello di Comunicazione Aumentativa Alternativa per persone con disabilità di tipo cognitivo, da realizzarsi nel Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi. Si tratta di interventi, attentamente elaborati in collaborazione con gli uffici della Fondazione, che sottolineano l’ispirazione del Fondo, a livello di difesa e promozione del patrimonio culturale di Novara e del suo territorio e, contemporaneamente, sempre aperto ad iniziative che facciano risaltare il valore sociale del mondo del documento e del libro”.

Tre quindi i progetti ritenuti meritevoli di contributo dal Comitato di gestione del Fondo:

Recupero e valorizzazione del patrimonio religioso della Parrocchia SS Pietro e Paolo di Casalino.

L’idea nasce dal desiderio di rendere fruibile il patrimonio (211 beni tra libri, paramenti, arredi, suppellettili, databili a partire dal XVII secolo) custodito negli archivi della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Casalino e, attualmente, distribuito tra i locali della sacrestia vecchia e quelli dell’oratorio. Già completato il lavoro di aggiornamento del catalogo, digitalizzate le schede, caricate sulla
piattaforma CEI BeWeb e verificato lo stato di conservazione di ciascun reperto, l’intenzione è adesso quella di realizzare uno spazio espositivo permanente, situato nei locali della sacrestia vecchia (più precisamente nel livello inferiore mentre i locali del livello superiore saranno messi in sicurezza e utilizzati per il condizionamento dei beni non esposti, a rotazione).

 

Un ampio corridoio, che collega gli ambienti del nuovo archivio alla Cappella dell’Annunciata e, quindi, alla Parete dei Santi (il ciclo pittorico che propone affreschi risalenti alla metà del XV secolo e recentemente restaurato) sarà dotato di strumenti multimediali, multisensoriali e pannelli didattico-informativi utili a fornire al visitatore un inquadramento storico, artistico e geografico di provenienza dei beni esposti. I momenti espositivi saranno collegati a programmi di studio e divulgazione condivisi tra Parrocchia e Biblioteca Comunale.

Il primo allestimento espositivo sarà fondato su un gruppo di dieci oggetti, databili tra il XVIII e il XX secolo, e si proporrà di sensibilizzare la comunità e i fruitori, oltre che sulla storia del paese e sull’importanza del panorama rurale novarese (dal Medioevo ai giorni nostri) anche sulla necessità di portare avanti i necessari interventi di restauro sull’intero patrimonio custodito, per garantirne la piena tutela e valorizzazione. Grazie agli interventi di ristrutturazione che coinvolgeranno tre locali, il corridoio di collegamento e i due piani dell’archivio, attraverso le opportune opere di adeguamento funzionale si realizzerà, perciò, un percorso espositivo in evoluzione, in dialogo costante con il proprio contesto di riferimento e in grado di adattarsi alla opportunità di esporre nuove opere restaurate.

Costo del progetto 40.000 euro; contributo ricevuto dal Fondo 20.000 euro

Ri-Nascita aps – Novara: Un museo per Tutti – Per un’accessibilità senza barriere

Nel 2016, il Comune di Novara propone all’associazione Ri-Nascita di contribuire a valorizzare le collezioni custodite nel Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, per garantirne una piena fruibilità in autonomia anche a persone con disabilità. Così, nel 2018, viene inaugurato un nuovo percorso di visita, che, grazie al coinvolgimento dell’Unione Ciechi di Novara e del Gruppo Sordi di Novara-Biella- Torino, conduce all’introduzione di istallazioni e dispositivi tattili, sonori e olfattivi nelle sale espositive del primo piano del Museo, consentendone la piena fruibilità a portatori di handicap visivi e uditivi e offrendo, anche ai cosiddetti “normodotati”, l’occasione di vivere un’esperienza più intensa, coinvolgente e formativa.

 

Nel 2020, un secondo lotto di interventi ottimizza questo percorso, estendendone le caratteristiche anche al piano terra. Vengono realizzati box olfattivi, cartoline tattili, guide informative scaricabili tramite QR Code e tecnologia NFC, postazioni video accessibili anche da disabili in carrozzina, filmati fruibili anche in LIS. Un percorso di formazione per persone non udenti e non vedenti garantisce, inoltre, anche la possibilità di offrire un affiancamento agli operatori museali e alle guide turistiche in presenza di utenti con questo tipo di handicap.

Le limitazioni possibili a una piena e autonoma fruizione delle collezioni di un museo non si limitano, però, alla sola accessibilità fisica, o all’accessibilità sensoriale, ma coinvolgono anche l’ambito cognitivo. Per questi motivi, con l’intenzione di portare a compimento il cammino intrapreso nel 2016, integrando i progressi fatti con azioni che contribuiscano a promuovere una piena democratizzazione della cultura, l'Associazione e il Comune hanno deciso di rinnovare la propria collaborazione e coinvolgere organizzazioni come Anffas onlus Novara, Angsa Novara Vercelli odv ets, Associazione Down Novara e Il Timone ets aps, impegnate nell’immaginare e offrire servizi a persone portatrici di disabilità di tipo cognitivo, per realizzare un processo di coprogettazione che conduca alla definizione di un modello specifico di Comunicazione Aumentativa Alternativa, capace di rendere accessibili a chiunque i significati e i contenuti veicolati dal Museo, poiché capace di ampliare le potenzialità proprie del linguaggio verbale, affiancando loro forme di espressività diversa (gesti, disegni, vocalizzi).

Contestualmente, grazie alla collaborazione con Fondazione Paideia, due percorsi formativi dedicati prepareranno gli operatori museali a gestire al meglio la comunicazione e la relazione con persone portatrici di diversi tipi di disabilità.

Costo del progetto 19.000 euro; contributo ricevuto dal Fondo 11.000 euro

Comune di Cameri: Intreccio di biblioteche tra cartaceo e digitale

Il Sistema Bibliotecario BANT (Biblioteche Associate Novarese e Ticino) è l’esito di un processo di cooperazione avviato nel 2012, dalle Biblioteche Civiche di sei comuni novaresi (Bellinzago Novarese, Castelletto Sopra Ticino, Cameri, Cerano, Galliate e Varallo Pombia), per ottimizzare le risorse disponibili e incrementare i servizi e le attività offerte alle comunità di riferimento.

Negli anni, il successo di questo lavoro, sia in termini di ottimizzazione gestionale sia in termini di capacità di divulgazione e promozione culturale, è stato provato dall’adesione delle Biblioteche Civiche di altri sette comuni (Arona, Borgo Ticino, Marano Ticino, Mezzomerico, Momo, Oleggio e Trecate) e, dal 2018, certificato dall’inclusione nel sistema di finanziamento della Regione Piemonte di una rete non di sua immediata emanazione. Oggi, il BANT vanta numeri in crescita: utenti attivi (dai 3.757 del 2020 ai 6.547 del 2023), prestiti fisici (dai 22.616
del 2021 ai 36.718 del 2023) accessi alla piattaforma MLOL – Media Library On Line (dai 33.151 del 2021 ai 47.984 del 2023).

Proprio i dati relativi alla diffusione dell’uso di risorse digitali, esplosa nel pieno della crisi pandemica (nel 2020, a fronte di 89 prestiti fisici, si registrano 9.614 accessi alla piattaforma MLOL) hanno spinto a valutare, con maggiore attenzione, le opportunità di questo tipo di offerta e a orientarsi verso un approccio che la renda complementare a quella standard.

Il progetto proposto intende, così, mettere in relazione le abitudini e le esigenze di una nuova tipologia di fruitori con quelle dell’utenza più tradizionale. A partire dai due target di utenza racchiusi nelle fasce di età 11-18 e over 65, l’iniziativa intende avviare o agevolare processi di digital literacy che rafforzino le competenze del Sistema e propongano occasioni di alfabetizzazione, formazione e ingaggio digitale, campagne di comunicazione web, partecipazione e socializzazione.

Le azioni previste punteranno a: promuovere l’utilizzo della piattaforma MLOL, arricchendo il patrimonio digitale e migliorando la capacità di offrire suggerimenti personalizzati alla lettura; usare strumenti digitali e social network per lanciare un contest per la realizzazione di un booktrailer e coinvolgere gli adolescenti; realizzare incontri di alfabetizzazione digitale per la fascia di età over 65; avvicinare nuovi potenziali lettori, creando gruppi di lettura in presenza e online.

Costo del progetto 21.000 euro; contributo ricevuto dal Fondo 14.700 euro

 

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