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Il conto alla rovescia è partito, c’è meno di un mese di tempo per partecipare al terzo Bando per il Parco Agrisolare. Ci sono a disposizione 250 milioni di euro per le imprese del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il Bando finanzia a fondo perduto fino all’80% delle spese ammissibili per la realizzazione di impianti fotovoltaici sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola.

Leggi anche Parco Agrisolare, sul piatto del terzo Bando disponibili 250 milioni

Ad oggi sono 15mila le aziende agricole già beneficiarie con i bandi precedenti; e allora perché non partecipare?

 

C’è tempo fino alle ore 12:00 del 14 ottobre 2024. Una bella occasione per efficientare l’azienda e smarcarsi dai costi energetici che incidono in media il 20% dei costi variabili di un’azienda agricola.

 

Detta così sembra semplice, ma la finanza agevolata non ammette improvvisazioni. Per poter essere della partita bisogna avere le carte in regola e rispettare tempi che sono molto veloci: meglio dunque fare chiarezza per essere preparati al prossimo bando.

 

D’altra parte l’Italia, secondo il nuovo Pniec, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, si è data come obiettivo al 2030 il raggiungimento di 79,2 GW di capacità installata per l’energia solare, con una crescita di 49 GW rispetto al 2023. Per capire l’ambizione dell’obiettivo, basti dire che con l’agrisolare si punta ad avere 1,38 GW di potenza a giugno 2026. Ci saranno quindi altre occasioni, dopo questo Bando, per cogliere la palla delle rinnovabili.

 

Bando in arrivo? Ecco cosa fare

Innanzitutto la finanza agevolata ha il suo gergo e le sue regole, non sempre è facile parlare la stessa lingua di chi disegna i bandi. Chi ha a che fare ogni giorno con agevolazioni, bandi, occasioni di finanziamento vantaggiose per le aziende è Golden Group. Con ventotto anni di storia alle spalle, duecento professionisti del settore impegnati ogni giorno sul tema, l’azienda è tra i primi player italiani oggi per la finanza agevolata. Assiste le imprese in tutte le procedure burocratiche per ottenere finanziamenti dalla presentazione della domanda fino all’ottenimento dei contributi.

 

Nel 2023 Golden Group ha ottenuto per le sue aziende clienti un totale di 265 milioni di euro di finanziamenti. Il settore agricolo rappresenta ancora una piccola parte del totale, circa l’1% dei finanziamenti ottenuti. Tuttavia, Golden Group vede in questo ambito un enorme potenziale e ha già avviato una strategia di espansione per coglierne le opportunità. Per supportare al meglio le aziende agricole, ha rafforzato il proprio team con l’inserimento di tecnici e agronomi specializzati. Proprio Fabio Leoni, amministratore delegato di Golden Group, ci ha svelato i segreti per poter essere sul pezzo al momento dell’apertura di un bando interessante.

 

“Adesso le politiche sono molto rapide – ci ha detto Leoni – per essere efficaci non basta solo intercettare il giusto bando, bisogna avere pronta un’analisi dei consumi energetici attuali, avere bilanci disponibili, le fatture energetiche e, dove ci sono interventi di innovazione, le perizie energetiche. Non mancano comunque le occasioni anche per le aziende agricole non tenute a redigere il bilancio”.

 

Quanto però è finanziato per l’intero investimento e quanto resta a carico dell’azienda agricola? Le opportunità della finanza agevolata sono diverse e bisogna essere in grado di capire qual è l’occasione offerta.

 

“Gli strumenti della finanza agevolata sono diversi, sono destinati a sostenere le aziende, incluse le aziende agricole, attraverso condizioni più favorevoli rispetto ai canali tradizionali. Questi strumenti sono pensati per favorire investimenti in settori strategici, come l’innovazione tecnologica, la sostenibilità ambientale, e l’efficienza energetica che vedono spesso in prima linea le imprese impegnate nel settore agricolo. I contributi a fondo perduto, ad esempio – ha continuato Leoni – offrono finanziamenti che non devono essere restituiti. Per l’introduzione in azienda di innovazioni di prodotto, di processo od organizzative si può arrivare anche al 100% di finanziamento a fondo perduto. I finanziamenti agevolati prevedono il rimborso con tassi di interesse ridotti. Le garanzie pubbliche, invece, facilitano l’accesso al credito, riducendo il rischio per gli istituti finanziari. È importante, inoltre, saper sfruttare le agevolazioni fiscali. Oltre ai finanziamenti diretti, esistono incentivi fiscali, come il credito d’imposta per investimenti green, che possono ridurre significativamente i costi di progetto. Il credito d’imposta consente di recuperare una parte dell’investimento effettuato per l’acquisto di mezzi agricoli innovativi o per l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione”.

 

Se anche non ci sono i tempi tecnici per partecipare al terzo Bando per il Parco Agrisolare, ci sono altre occasioni già disponibili per l’azienda che voglia abbassare i costi energetici. “Le aziende agricole possono accedere a diverse opportunità di finanziamento agevolato per sostenere la transizione ecologica. Per esempio pensiamo al Complemento per lo Sviluppo Rurale (Csr 2023-2027), nella vecchia programmazione Pac erano i Psr. Incentiva fortemente l’installazione di pannelli solari su strutture aziendali, come capannoni e stalle. Sono certo che nei prossimi anni assisteremo a un’accelerazione del binomio efficienza energetica e agricoltura”.

 

Ok, il bando è giusto

A cosa fare attenzione allora per capire se un bando è adatto a un’azienda agricola specifica? I bandi possono essere molto complessi. “Uno degli impedimenti maggiori – ci ha raccontato ancora Fabio Leoni – ha a che fare con la complessità del legislatore nella scrittura dei bandi stessi. Dopo aver individuato il bando che fa per noi, e questo implica un monitoraggio continuo, servizio che Golden Group offre, occorre fare molta attenzione. L’iter burocratico è il primo paletto che può portare all’esclusione. Vediamo poi che capita che non vengano concessi finanziamenti perché il progetto non è stato scritto con la giusta expertise. Il progetto va scritto in modo da dimostrare, per esempio all’Unione Europea, che c’è un vero elemento di novità in quello che si propone”.

 

I confini del finanziamento sono sempre ben delimitati. “Ogni bando stabilisce le caratteristiche che le imprese devono possedere per poter partecipare: quale collocazione geografica, settore di attività, dimensione e tipo di impresa, cumulabilità. C’è sempre un periodo di esigibilità del bando che va controllato. Va sempre verificato con attenzione il Codice Ateco che può usufruire del finanziamento”.

 

Il capitolo “spese ammissibili” è poi ricco di insìdie. “Inserire spese non ammissibili può portare in alcuni casi alla bocciatura delle domanda. Bisogna controllare gli importi minimi e massimi delle spese agevolabili e fare attenzione alla fatturazione. Facendo l’esempio di questo terzo Bando Agrisolare, le spese sono ammissibili solo dal giorno di presentazione della domanda. Non vanno allegate fatture con data antecedente. In generale è buona norma iniziare a spendere solo dopo aver ottenuto il via libera al progetto. Bisogna poi leggere attentamente la documentazione richiesta comprovante le spese sostenute e da sostenere e se c’è la necessità di allegare una relazione tecnica alla domanda di agevolazione”.

 

Va sempre ricordato comunque che anche in caso di finanza agevolata che preveda spese in conto capitale, ovvero a fondo perduto, la finanza ordinaria è da considerare complementare. “Se il finanziamento a fondo perduto arriva fino all’80% delle spese ammissibili, significa che l’altro 20% va trovato tramite canali classici come le banche. È importante quindi che l’azienda agricola valuti se può attuare il bando senza restare a corto di liquidità”.

 

Un consiglio per avere maggiore possibilità di rientrare all’interno di finanziamenti agevolati è, in caso di ricerca di fondi per innovazioni, quello di lavorare con le università o con i centri di ricerca. “L’Unione Europea sostiene fortemente la cooperazione tra soggetti pubblici e privati. Fra i partner cui si deve guardare ci sono anche i fornitori. I fornitori dell’azienda agricola – ha detto ancora Leoni di Golden Group – devono essere consapevoli che questa si sta impegnando in un investimento che non avrebbe fatto se non ci fosse stata l’occasione di finanza agevolata. Dovranno quindi avere la pazienza di attendere, per il pagamento, il momento indicato dal bando per poter iniziare a spendere. Generalmente poi i fondi arrivano all’azienda agricola dopo aver completato la rendicontazione del progetto”.

 

I paletti del Bando per il Parco Agrisolare

Guardando quindi al terzo Bando per il Parco Agrisolare, quali i paletti individuabili facilmente? Il Bando è riservato alle sole imprese della produzione primaria localizzate nelle regioni del Mezzogiorno. I contributi finanziano progetti che prevedono la posa in opera di pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, compresi quelli destinati alla ricezione e ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica. Finanziano anche la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dai tetti, la realizzazione di isolamento termico dei tetti e di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto. Gli impianti finanziabili possono avere una potenza installata compresa fra 6 kWp e 1 MWp.

 

Sono individuati specificamente i Codici Ateco che possono beneficiare e il bando è aperto anche a cooperative agricole, imprese agroindustriali e soggetti costituiti in forma aggregata come Associazione Temporanea di Imprese (Ati), Raggruppamento Temporaneo di Impresa (Rti), reti d’impresa e Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer). Per ciascuna impresa l’investimento agevolabile non può superare i 2.330.000. È prevista la possibilità di erogazione di un anticipo, in concomitanza alla comunicazione di avvio lavori ma solo fino al 30% del valore del contributo riconosciuto. I documenti da allegare alla domanda sono innumerevoli, compresa la relazione tecnica asseverata da parte di un professionista abilitato. Le spese ammissibili sono precisamente individuate.

 

Il Bando è scaricabile sul sito del Gestore dei Servizi Energetici (Gse).

 

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