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Via alla cosiddetta Nuova Sabatini Capitalizzazione. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stabilito i termini e le modalità di presentazione delle domande per l’aiuto concesso alle Pmi. Il governo ha messo in campo 80 milioni di euro. Vediamo come funziona e tutti i dettagli.

Come funziona la Nuova Sabatini Capitalizzazione 2024

Il provvedimento deciso dal governo Meloni fa seguito all’entrata in vigore, lo scorso 20 aprile, del decreto interministeriale firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Il decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 aveva già previsto il riconoscimento di un contributo in favore delle micro, piccole e medie imprese, costituite in forma societaria, impegnate in processi di capitalizzazione, che realizzano un programma di investimento.

La Nuova Sabatini Capitalizzazione ha l’obiettivo proprio di sostenere i processi di capitalizzazione delle Pmi costituite in forma societaria e prevede la concessione di un contributo maggiorato a fronte di investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.

Per queste operazioni il Mimit riconosce l’aiuto alle Pmi sotto forma di un contributo in conto impianti, il cui ammontare, come indicato nella circolare ad hoc, è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo del:

  • 5 % per le micro e piccole imprese;
  • 3,575 %, per le medie imprese.

Quando e come fare domanda

Le Pmi possono presentare le domande per ottenere la Nuova Sabatini Capitalizzazione a partire da martedì 1° ottobre 2024.

Per presentare domanda bisogna accedere alla piattaforma benistrumentali.dgiai.gov.it (per compilare una nuova domanda di contributo e/o gestire quelle già presentate). Per maggiori informazioni, il Mimit mette a disposizione un’utilissima guida in cui si trovano tutte le risposte ai dubbi.

Cos’è la Beni Strumentali-Nuova Sabatini

La misura è parte della cosiddetta agevolazione Beni strumentali “Nuova Sabatini”, messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo italiano.

Quali settori sono ammessi

Alla Sabatini sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione solo dei settori inerenti le attività finanziarie e assicurative.

Chi può richiederla: i requisiti

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda rispettano questi requisiti:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
  • abbiano sede legale o una unità locale in Italia (per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo).



 

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