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Dal superbonus all’ecobonus passando per il bonus ristrutturazioni: sono tante le agevolazioni edilizie che cesseranno o saranno ridotte dopo la scadenza del 31 dicembre 2024. Una panoramica in vista del prossimo anno

Sono diversi i bonus edilizi in scadenza al 31 dicembre 2024, quantomeno con le aliquote previste per l’anno in corso.

Dal prossimo anno si riduce la percentuale relativa al superbonus, per gli interventi nei condomini: passerà dal 70 al 65 per cento raggiungendo quella prevista per l’attuale ecobonus.

Anche l’agevolazione in questione, prevista dal 50 al 65 per cento (e in alcuni casi fino all’85 per cento) ha scadenza a fine anno.

Oltre il 31 dicembre sarà inoltre ridotta l’aliquota del bonus ristrutturazioni, che passerà dal 50 al 36 per cento.

Ci sono poi anche altri bonus che subiranno modifiche dal prossimo anno: dal bonus mobili al bonus verde, passando per il sismabonus.

Bonus edilizi: dal superbonus all’ecobonus, le agevolazioni in scadenza il 31 dicembre 2024

Mentre ha preso il via la discussione relativa alla Legge di Bilancio 2025, si avvicina la scadenza del 31 dicembre 2024.

Il termine interesserà la maggior parte dei bonus edilizi, che nella migliore delle ipotesi vedranno rimodulate le aliquote applicabili per l’anno in corso.

Continua la progressiva riduzione della detrazione legata agli interventi di superbonus, già calata dal 110 al 90 per cento e successivamente al 70 per cento.

Al momento l’agevolazione resta esclusivamente per i lavori effettuati dai condomini e, per l’anno 2025, sarà ridotta al 65 per cento.

I report periodici forniti dall’ENEA mostrano che la corsa ai lavori ha subito una forte frenata a partire dal mese di aprile. Il primo trimestre ha invece risentito dell’effetto ritardato dei lavori realizzati alla fine del 2023. Tuttavia, chi volesse ottenere la detrazione nella misura del 70 per cento dovrà sostenere le spese entro il 31 dicembre 2024.

Il termine di fine anno è particolarmente importante anche per l’ecobonus. Al momento, infatti, per i lavori edilizi di efficientamento energetico è prevista una detrazione che va dal 50 al 65 per cento. In alcuni casi può raggiungere l’aliquota dell’85 per cento.

La scadenza è però fissata a fine anno e, salvo proroghe, è probabile che dal 2025 termini la possibilità di utilizzare l’incentivo.

Si dovrà attendere le norme per attuazione del PNIEC per sapere che forma prenderanno gli incentivi.

Bonus edilizi: cosa cambia dal 2025 per il bonus ristrutturazioni e il bonus mobili

Anche il bonus ristrutturazione subirà una netta riduzione a partire dal prossimo anno. I contribuenti che sosterranno le spese entro il 31 dicembre 2024 potranno ottenere una detrazione del 50 per cento delle spese sostenute.

Di contro, a partire dal 1° gennaio 2025, l’agevolazione scenderà al 36 per cento. Un ulteriore riduzione è stata stabilita a partire dall’anno 2028 e fino al 2033. L’agevolazione calerà al 30 per cento, come previsto dal decreto n. 39/2024 e dalla relativa legge di conversione.

Tuttavia, probabilmente, governo e Parlamento interverranno nuovamente sull’agevolazione edilizia.

Collegato al bonus ristrutturazioni si avvicina al capolinea anche il bonus mobili. Il limite di spesa era già stato progressivamente ridotto negli anni:

  • 16.000 euro nel 2021;
  • 10.000 euro nel 2022;
  • 8.000 euro nel 2023;
  • 5.000 euro nel 2024.

A partire dal 1° gennaio 2025, salvo eventuali proroghe che al momento sembrano piuttosto lontane, l’agevolazione terminerà.

Anche in questo caso sarà quindi necessario sostenere le spese entro il 31 dicembre 2024 per non perdere la detrazione al 50 per cento.

Bonus edilizi: le altre agevolazioni con termine al 31 dicembre

Oltre alle agevolazioni fiscali più note, la data spartiacque del 31 dicembre interessa anche “bonus minori”.

Il termine di fine anno rappresenta il capolinea anche per il cosiddetto bonus verde, la detrazione al 36 per cento e fino a un massimo di 5.000 euro per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi o realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

La scadenza del 31 dicembre 2024 interessa infine anche il sismabonus, l’agevolazione edilizia prevista nel caso di lavori di miglioramento di classi di rischio sismico.

In questo caso l’aliquota riconosciuta può variare dal 50 all’85 per cento sulla base del rispetto di determinati requisiti relativi all’immobile e alla sua posizione.

Anche per gli interventi che rientrano nel sismabonus è stabilita la scadenza di fine anno.

 

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