di Elle Biscarini
Costretti a sottoscrivere due abbonamenti da oltre 400 euro l’uno, per poter mandare i figli a scuola. È questa la situazione in cui diverse famiglie di studenti pendolari si sono ritrovate a partire da questo anno scolastico. Il motivo sarebbe un mancato accordo tra Trenitalia e Busitalia per l’integrazione degli abbonamenti per alcune tratte.
La vicenda Fino a dicembre 2023, Busitalia aveva in gestione sia le tratte su gomma, sia le tratte ex Fcu su rotaia. Con il nuovo anno, il gruppo Ferrovie dello Stato, di cui fanno parte sia Busitalia che Trenitalia, ha previsto una redistribuzione di competenze. Così, la gestione delle tratte su rotaia che prima era di Busitalia, è passata nelle mani di Trenitalia. «La costruzione dell’offerta di mobilità – dice Michele Bettarelli del Partito democratico – prevedeva un’integrazione tra i due sistemi di mobilità, sia in termini di orari, evitando sovrapposizioni su tratte coperte sia dalla gomma che dal ferro, sia in termini di accesso con abbonamenti periodici che permettevano di utilizzare entrambi i sistemi di trasporto. Con il passaggio della rete ferroviaria regionale a Trenitalia, si è però tornati ad avere soggetti economici distinti nella gestione della mobilità su ferro e su gomma, con le conseguenze evidenziate». Cioè, doppio abbonamento.
La risposta A rispondere in assemblea è l’assessore Enrico Melasecche. A partire da gennaio 2024, la Regione avrebbe sollecitato le aziende a trovare un accordo per delle agevolazioni. Questo per evitare che il costo del doppio abbonamento ricadesse sugli utenti. «Queste agevolazioni – spiega Melasecche – non sono state adottate per il 2024 dai due gestori dei servizi, nonostante la nuova gestione unitaria ne prevedesse l’implicita e scontata conferma. La decisione unilaterale dei gestori di non mantenere le citate agevolazioni è evidentemente inammissibile, considerando le preoccupanti ricadute economiche sull’utenza e probabilmente anche sulla quantità dei titoli venduti».
Mancato accordo L’assessore ha anche dato conto dell’incontro tenutosi il 2 settembre scorso con i rappresentanti delle due aziende per discutere le modalità di mantenimento delle agevolazioni tariffarie presistenti e trovare soluzioni condivise per garantire la sostanziale continuità dei costi a carico dell’utenza. «In tale data – continua Melasecche – Trenitalia e Busitalia si sono impegnate a verificare congiuntamente una proposta risolutiva della problematica e i relativi costi da sostenere, da sottoporre all’approvazione della Regione. Nel corso dell’incontro, i gestori hanno però evidenziato difficoltà tecniche e gestionali nell’integrare i titoli di viaggio con agevolazioni di questo tipo. Paradossalmente la gestione unitaria dei servizi ferroviari ha portato a una netta separazione della gestione dei servizi su gomma e quella dei servizi ferroviari, che in precedenza erano entrambi sotto la responsabilità di Busitalia».
Soluzioni Ad oggi non sarebbe ancora pervenuta alcuna proposta risolutiva dalle aziende del trasporto pubblico. «Per ciò che mi riguarda – conclude Melasecche – risolleciterò, ai livelli più alti, entrambe le società perché, obiettivamente, ritengo che la questione doveva essere già ben chiara dall’inizio dell’anno e cioè da quando c’è stato il subentro di Trenitalia a Busitalia nella gestione del ferro Fcu. Non è accettabile che ad oggi a scuole iniziate ancora non abbiano trovato l’accordo due società dello stesso gruppo. Provvederò dunque in maniera formale a sollecitare i vertici nazionali affinché questa possa concludersi quanto prima». Il Pd, invece, chiede di istituire un bus in più nella fascia oraria mattutina, fino a che la situazione non sarà risolta. Una soluzione proposta da molte famiglie, che in questo modo dovrebbero acquistare solo l’abbonamento Busitalia.
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