CROTONE – Un’opportunità di promozione e di valorizzazione dell’economia turistica del territorio. La Giunta comunale di Crotone ha dato il via libera alla candidatura per l’inserimento del pellegrinaggio Mariano nel Catalogo dei cammini religiosi italiani. La delibera è stata approvata su proposta dell’assessore Maria Bruni che ha ritenuto opportuno aderire all’avviso pubblico del ministero del Turismo rivolto a enti pubblici, soggetti privati, enti del terzo settore ed enti religiosi attivi nella organizzazione, gestione e promozione dei cammini religiosi.
La candidatura, precisa il provvedimento giuntale, non comporta l’automatica concessione di contributi, ma è la “condizione essenziale” per beneficiare delle misure attuative del Fondo nazionale per i cammini religiosi sotto forma di contributi a fondo perduto fino alla totale copertura delle spese ammissibili, per interventi di valorizzazione degli immobili pubblici presenti sui percorsi per servizi di sosta, permanenza e svago dei visitatori; miglioramento della fruibilità dei percorsi in termini di sicurezza; promozione turistica con l’ausilio di strumenti e canali digitali.
La decisione è stata assunta dopo aver sentito la Curia arcivescovile di Crotone – Santa Severina, depositaria della tradizione dell’antico e partecipato pellegrinaggio in onore della Madonna di Capo Colonna. “L’Amministrazione – ricorda la delibera – ha già avviato azioni di intervento programmatico, finalizzate ad affermare e sostenere una nuova filosofia di viaggio, definita ‘Turismo lento’, un nuovo modo di viaggiare, consapevole e sostenibile, praticato perlopiù a piedi, mirato a far scoprire le destinazioni rispettandole e custodendo il valore del patrimonio e delle ricchezze che hanno da offrire”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
