Quando si parla di agevolazioni fiscali legate
a interventi di rrecupero del patrimonio edilizio, bisogna tenere
conto non soltanto delle aliquote di detrazione spettanti e
delle condizioni di accesso ai singoli bonus, ma anche delle
scadenze previste per utilizzarli.
E, da questo punto di vista, il 31 dicembre 2024, salvo
eventuali proroghe che potrebbero essere inserite nella
Legge di Bilancio 2025, sembra essere la data in
cui i contribuenti dovranno dire addio a numerosi benefici.
Bonus edilizi: tutti quelli in scadenza nel 2024
Ci sono quindi poco più di 3 mesi per usufruire ancora di bonus
relativi a interventi di ristrutturazione edilizia o direttamente
collegati ad essi.
Nel dettaglio si tratta di:
- Bonus Casa 50%, le cui norme di riferimento sono l’art.
16-bis, d.P.R. n. 917/1986 e l’art. 16, comma 1, D.L. n.
63/2013; - Ecobonus, ai sensi dell’art. 1, commi 344–347, Legge n.
296/2006 e art. 14, D.L. n. 63/2013; - Sismabonus, ai sensi dell’art. 16, commi 1-bis-1-septies, D.L.
n. 63/2013; - Ecosismabonus, ai sensi dell’art. 14, comma 2-quater.1, D.L. n.
63/2013; - Bonus Mobili, disciplinato dall’art. 16, comma 2, D.L. n.
63/2013; - Bonus Verde, ai sensi dell’art. 1, comma 12, Legge n.
205/2017.
Vediamo i singoli bonus nel dettaglio.
Bonus Casa
Chiamato anche “Bonus Ristrutturazione”, il Bonus Casa è l’unica
detrazione fiscale senza data di scadenza presente nel nostro
ordinamento.
Attualmente la percentuale di detrazione spettante ammonta al
50% su un massimale di spesa di 96mila euro, da ripartire in 10
quote annuali di uguale importo, mentre dal 1° gennaio 2025
l’aliquota tornerà al 36%, per un limite di spesa non
superiore a 48mila euro per unità immobiliare.
Questi gli interventi agevolabili:
- a) interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione
straordinaria, restauro e risanamento conservativo e
ristrutturazione edilizia effettuati sulle parti comuni di edificio
residenziale di cui all’articolo 1117 del codice civile; - b) interventi di manutenzione straordinaria, restauro e
risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati
sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria
catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze; - c) interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino
dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, ancorché
non rientranti nelle categorie di cui alle lettere a) e b) del
presente comma, sempreché sia stato dichiarato lo stato di
emergenza, anche anteriormente alla data di entrata in vigore della
presente disposizione; - d) interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o
posti auto pertinenziali anche a proprietà comune; - e) interventi finalizzati alla eliminazione delle barriere
architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi, alla
realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione,
la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia
adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per
le persone portatrici di handicap in situazione di gravità, ai
sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n.
104; - f) interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a
prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di
terzi; - g) interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate
alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento
acustico; - h) interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate
al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo
all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti
rinnovabili di energia. - i) interventi relativi all’adozione di misure antisismiche con
particolare riguardo all’esecuzione di opere per la messa in
sicurezza statica, in particolare sulle parti strutturali, per la
redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la
sicurezza statica del patrimonio edilizio, nonché per la
realizzazione degli interventi necessari al rilascio della suddetta
documentazione; - l) interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere
volte ad evitare gli infortuni domestici.
Sono considerate ammissibili alla detrazione anche le
spese di progettazione e per prestazioni professionali
connesse all’esecuzione delle opere edilizie e alla messa a norma
degli edifici ai sensi della legislazione vigente in materia.
Ecobonus
L’ecobonus fa riferimento all’art. 1, commi da 344 a 347, della
legge 27 dicembre 2006, n. 296. Succcessivi provvedimenti, tra cui
l’art. 14 del D.L. n. 63/2013, hanno esteso sia l’orizzonte
temporale per usufruire delle agevolazioni, che l’ambito di
applicazione.
Obiettivo è incentivare gli interventi di riduzione dei consumi
energetici e quelli di autoproduzione di energia.
In relazione ai primi bisogna distinguere tra quelli:
- di isolamento termico delle parti comuni opache;
- di sostituzione degli impianti termici.
Come nel Bonus Casa, la detrazione va ripartita in 10 quote
annuali di pari importo, sulle spese sostenute fino al 31 dicembre
2024.
Riportaimo una tabella riepilogativa delle spese ammissibili e
la percentuale di detrazione spettante
Sismabonus
Il sismabonus è l’agevolazione spettante per interventi
finalizzati al miglioramento strutturale degli edifici e che
portino alla riduzione del rischio sismico.
La percentuale spettante è del 50% su un massimale di spesa di
96mila euro, per immobili ubicati nelle zone a rischio sismico 1, 2
e 3.
Come per l’Ecobonus, la percentuale di detrazione varia a
seconda del miglioramento di classe sismica e
all’ambito soggettivo di applicazione (privati o condomìni),.
Come per l’Ecobonus, riportiamo una tabella riepilogativa sulle
tipologie di interventi ammessi, di beneficiario e le
corrispondenti percentuali di detrazione spettante.
Ecosismabonus
Disciplinato dall’art. 14, comma 2-quater.1 del D.L. n. 63/2013,
l’Ecosismabonus incentiva gli interventi su parti comuni di edifici
condominiali ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3 finalizzati sia
alla riduzione del rischio sismico che alla riqualificazione
energetica degli immobili.
La percentuale di detrazione spettante è pari:
- all’80%, nel caso di passaggio a una classe di rischio sismisco
più bassa; - all’85% se invece il passaggio è di due classi di rischio
inferiori.
La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari
importo, su un massimale di 136mila euro, moltiplicato per il
numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.
Bonus Mobili
Introdotto con l’art. 16, comma 2, del D.L. n. 63/2013, il Bonus
Mobili consente di usufruire di una detrazione del
50% per le spese sostenute per l’acquisto di
mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo
dell’immobile oggetto dei lavori.
Il Bonus è infatti riservato ai soggetti che sostengono
interventi di recupero del patrimonio edilizio disciplinati
dall’art. 16-bis del TUIR e quindi ai beneficiari del Bonus
Casa.
Il massimale di spesa per il 2024 ammonta a 5mila euro,
indipendentemente dall’ammontare delle spese sostenute per gli
interventi di recupero del patrimonio edilizio. Questo limite
riguarda ogni singola unità immobiliare oggetto di
“ristrutturazione”, comprensiva delle pertinenze, o alla parte
comune oggetto.
La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di uguale
importo.
Bonus Verde
Infine, il bonus verde, disciplinato dall’art. 1, comma 12,
della Legge n. 205/2017, consentirà fino a fine 2024 di usufruire
di una detrazione del 36% da applicare alle spese sostenute, fino
ad un ammontare complessivo non superiore a 5.000 euro per unità
immobiliare ad uso abitativo, ripartita in dieci quote annuali di
uguale importo, per i seguenti interventi:
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici
esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di
irrigazione e realizzazione pozzi; - realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Danno diritto all’agevolazione anche le spese di progettazione e
manutenzione se connesse all’esecuzione di questi interventi.
La detrazione non spetta, invece, per le spese sostenute
per:
- la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti
non connessa ad un intervento innovativo o modificativo; - i lavori in economia.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui