Una nuova proposta fiscale sul carburante degli aerei potrebbe aggiungere quasi 6 miliardi di sterline alle casse del governo Uk. Più precisamente, secondo Thinktank Transport and Environment (T&E) Uk una tassa “equa” sul jet fuel potrebbe generare tra 400 milioni e 5,9 miliardi di sterline, si legge su Travel Mole. Viene, inoltre, suggerita, una aliquota iniziale di 9 centesimi al litro.
La posizione di Thinktank Transport and Environment
“Con un buco da 22 miliardi di sterline per il Paese, il cancelliere deve perseguire tutte le strade per raccogliere fondi”, sostiene Matt Finch, policy manager di T&E Uk, che fa il suo affondo affermando: “La sconcertante mancanza di una tassazione significativa del settore aeronautico è uno schiaffo in faccia agli autisti, agli agricoltori e al nostro sistema ferroviario in difficoltà. Per il bene dell’economia e dell’ambiente, è tempo di porre fine all’ingiusta anomalia che consente al settore dell’aviazione di inquinare impunemente senza pagare alcuna tassa”.
Il contributo del settore
Dal canto suo Tim Alderslade, ceo di Airlines Uk, sostiene che l’industria paga la sua giusta quota. “L’industria aeronautica ha contribuito lo scorso anno con 3,85 miliardi di sterline attraverso le tasse sui passeggeri aerei. L’eliminazione graduale delle quote gratuite dell’Ets del Regno Unito per le compagnie aeree dovrebbe raccogliere tra 1,6 e 4,1 miliardi di sterline tra il 2026 e il 2033″.
Ha anche fatto presente che il settore è impegnato “a raggiungere il net zero entro il 2050. Il Regno Unito è in una posizione privilegiata con il governo e l’industria che lavorano insieme per guidare la transizione verso un futuro zero emissioni nette senza danneggiare i passeggeri”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui