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I modelli REDDITI PF 2024, da presentare entro il prossimo 31 ottobre 2024, recano nei quadri RC, RE, RF e RG le caselle per segnalare la fruizione del regime degli impatriati, nelle ipotesi in cui il datore di lavoro non abbia potuto riconoscere l’agevolazione in busta paga.

Per i trasferimenti di residenza fiscale avvenuti fino al periodo di imposta 2023 si applica l’agevolazione prevista dall’art. 16 del DLgs. 147/2015; la stessa continuerà ad avere efficacia anche nei periodi di imposta successivi, in virtù del regime transitorio, per i soggetti che hanno trasferito la residenza anagrafica in Italia entro il 31 dicembre 2023, acquisendo quindi la residenza fiscale dal 2024.

Dal 2024 la “vecchia” agevolazione troverà quindi applicazione parallelamente alla nuova versione della stessa prevista dall’art. 5 del DLgs. 209/2023, a favore dei soggetti che trasferiscono la residenza fiscale in Italia a decorrere dal periodo d’imposta 2024 (con trasferimento della residenza anagrafica successivo al 31 dicembre 2023).

Il nuovo regime di cui all’art. 5 del DLgs. 209/2023 non si applica in ogni caso al periodo di imposta 2023, in riferimento al quale coesistono invece le diverse versioni del previgente regime di cui all’art. 16 del DLgs. 147/2015; in tale contesto, è possibile distinguere il regime di detassazione del 50% (con le relative proroghe) valido per i trasferimenti fino al 29 aprile 2019, nonché la detassazione del 70% (90% per i trasferimenti nel Mezzogiorno d’Italia), valida per i trasferimenti dal 30 aprile 2019.

I modelli REDDITI 2024 e le relative istruzioni, riguardanti il periodo di imposta 2023, prevedono quindi diversi codici, da indicare nella casella “casi particolari” per quanto riguarda il quadro RC e nelle caselle “art. 16 DLgs. 147/2015” poste a fianco del prospetto nei quadri RE, RF e RG, al fine di individuare il regime di cui si intende fruire. Più nello specifico si tratta delle seguenti agevolazioni:
– detassazione del 50%, valida per i trasferimenti di residenza avvenuti fino al 29 aprile 2019;
– detassazione del 70%, valida per i trasferimenti di residenza avvenuti dal 30 aprile 2019;
– detassazione del 90%, per i trasferimenti in una delle Regioni del Mezzogiorno d’Italia;
– detassazione del 50% per gli sportivi professionisti (l’opzione comporta, in tal caso, il versamento di un contributo pari allo 0,5% della base imponibile);
– detassazione del 50%, in virtù della proroga del regime valido per i trasferimenti avvenuti fino al 29 aprile 2019 (in presenza di un figlio minorenne o della proprietà di un immobile residenziale);
– detassazione del 90%, in virtù della proroga del regime valido per i trasferimenti avvenuti fino al 29 aprile 2019 (in presenza di almeno tre figli minorenni).

L’indicazione dei codici relativi ha riflessi sull’indicazione del reddito imponibile.
Nei righi per la determinazione dell’imponibile dei modelli REDDITI PF 2024 sono altresì presenti altre due caselle riguardanti il regime degli impatriati.
Nella casella “Reddito prodotto all’estero soggetti L. 238/10 art. 16 D.Lgs. 147/15” i soggetti che si avvalgono del regime di cui all’art. 16 del DLgs. 147/2015 devono esporre gli eventuali redditi prodotti all’estero, per i quali non si applica la tassazione agevolata.

Inoltre, nella casella “Reddito impatriati/controesodati eccedente il limite de minimis” occorre indicare, e questo rappresenta una novità dei modelli REDDITI 2024, l’eventuale quota di reddito che i soggetti che si avvalgono del regime “intendono escludere dall’agevolazione ed assoggettare integralmente ad imposizione, al fine di ricondurre l’ammontare dell’aiuto effettivamente fruito entro il limite previsto per gli aiuti «de minimis»”.
L’indicazione va fornita nei quadri relativi al reddito di impresa e di lavoro autonomo, in quanto tipologie di reddito interessate dalle limitazioni comunitarie.

In considerazione della soggezione al limite de minimis, i contribuenti che beneficiano del regime degli impatriati in qualità di imprenditori o lavoratori autonomi sono tenuti alla compilazione del prospetto sugli aiuti di Stato del quadro RS (rigo RS401); non sono invece tenute alla compilazione del prospetto le persone fisiche che fruiscono delle suddette agevolazioni in qualità di lavoratori subordinati (si veda “Rigo RS401 per impatriati e docenti autonomi” del 2 novembre 2021).

Da ultimo, va rilevato che i lavoratori che beneficiano dell’agevolazione in esame devono indicare nella casella “Codice Stato estero” il codice dello Stato estero in cui si è stati residenti fino al rientro o trasferimento in Italia.

 

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