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l ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha recentemente fornito alcune indicazioni sulla prossima manovra finanziaria e sulla riforma delle pensioni durante un vertice dedicato. Il governo sta ancora cercando di reperire 10 miliardi di euro per finanziare le misure previste, con la possibilità che un aiuto possa arrivare dal taglio dei tassi e dalla revisione del PIL che l’Istat annuncerà il 23 settembre. Giorgetti ha sottolineato l’impossibilità di ricorrere al deficit per finanziare le misure della manovra, citando il divieto categorico imposto dal nuovo Patto europeo. Riguardo alle pensioni, il ministro ha dichiarato: “Sulle pensioni, come tutte le altre voci di spesa, saranno trattate nella manovra. Se ne parlerà anche nel piano strutturale”.

Riforma Pensioni 2025, Giorgetti è stato chiaro

Il titolare del MEF ha poi ironizzato sulle numerose speculazioni circolate durante l’estate: “Leggo un sacco di cose strane, di fantasia, che non so nemmeno io. Prima di tutto bisogna avere il quadro, quando lo avremo potremo definire gli interventi. In estate c’è il calciomercato, quando poi finisce arriva la realtà, le partite. Così succede anche per la legge di bilancio: durante l’estate tutti scrivono cose tipo il calciomercato, poi arriva un momento in cui si fanno le cose che si devono fare”.

Tra le misure al vaglio per il sistema previdenziale, emerge la possibilità di una riedizione del cosiddetto “bonus Maroni”. Questo incentivo è destinato ai dipendenti che scelgono di continuare a lavorare invece di accedere all’uscita anticipata, rinunciando quindi a Quota 103 pur avendone i requisiti. L’obiettivo è premiare chi decide di prolungare la propria permanenza nel mondo del lavoro.

Il bonus Maroni, simile a quello già attivo dal 2004 al 2007, offre un aumento dello stipendio netto attraverso un esonero contributivo. Per il 2024, l’esonero è fissato al 9,19%. L’erogazione del bonus è prevista dal 2 agosto 2024 al 1° novembre 2024, in base alle categorie dei dipendenti aventi diritto, con la possibilità di una proroga per il 2025.

Riforma Pensioni 2025 dettagli del bonus Maroni per chi continua a lavorare

Chi opta per ritardare la pensione beneficerà di uno stipendio più alto grazie alla riduzione dei contributi normalmente trattenuti in busta paga. L’esonero contributivo riguarda la quota dei contributi a carico del lavoratore dovuti all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive, pari al 9,19%.

Questo incentivo si propone come una strategia per alleggerire il carico sul sistema pensionistico, incoraggiando i lavoratori a rimanere attivi più a lungo. Tuttavia, l’effettiva implementazione e i dettagli specifici della misura saranno definiti solo una volta che il governo avrà un quadro completo delle risorse disponibili e delle priorità di bilancio.

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