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Altra Benevento chiede al Prefetto di intervenire per garantire alle famiglie beneventane la corretta informazione sullo stato di sicurezza delle scuole Federico Torre e Nicola Sala.

Ecco il testo della lettera inviata oggi:

“Nei giorni scorsi, il sindaco Mastella ha più volte dichiarato a mezzo stampa che non può consentire l’utilizzo della scuola Torre perché una perizia tecnica avrebbe stabilito il pericolo di crollo. In realtà, come hanno fatto notare Altra Benevento, il Codacons, il Comitato “Salvare le scuole Sala-Torre e il quartiere Mellusi” e il consigliere comunale Luigi Diego Perifano, nessuna perizia ha mai stabilito quanto sostiene, strumentalmente, il sindaco. La relazione sulla vulnerabilità sismica per i tre edifici della scuola media F. Torre, redatta nel 2018, si limita ad indicare un “indice di rischio pari a 0,33” che non comporta affatto la necessità di chiudere la scuola che infatti non è mai stata dichiarata inagibile ed è stata frequentata fino a giugno scorso, cioè per circa sei anni da quella valutazione.

Nelle conclusioni di quella perizia il tecnico incaricato proponeva di abbattere e ricostruire l’edificio, invece di ristrutturare e mettere in sicurezza, non per il pericolo di crollo ma solo per “convenienza economica”. Mastella fa finta di non ricordarlo e per giustificare la sua assoluta indisponibilità a discutere le modifiche proposte da associazioni, cittadini, partiti e consiglieri di opposizione al progetto di “abbattimento e ricostruzione”, necessarie per rimediare agli errori commessi dal Comune ed evitare di perdere il finanziamento di 17 milioni PNRR, sostiene che per tutelare la vita dei bambini, non può consentire l’utilizzo di quella scuola pericolosa.

Gli abbiamo già più volte ricordato il contenuto vero della perizia e gli abbiamo anche fatto notare la sua grave contraddizione: improvvisamente considera pericolosi ed inutilizzabili gli edifici della scuola media Torre, ma consente anche per quest’anno l’attività didattica della scuola elementare Sala, costruita insieme alla precedente e che presenta un indice di rischio sismico di 0,32 quindi più alto del precedente. Occorre precisare, a tal proposito, che la scala di valutazione prevede rischio molto elevato con indice da 0,1 a 0,2 man mano meno grave per indice fino a 1,0. Infatti, il Ministero della Istruzione nel Bando per la valutazione dei progetti presentati dai comuni, prevedeva 8 punti per l’indice di rischio da 0,1 a 0,2; e 6 punti per indice da 0,2 a 0,4 meno grave.

Quindi, la scuola elementare Nicola Sala, con l’indice 0,32 presenta un rischio sismico maggiore della scuola media Federico Torre con l’indice di 0,33. Eppure, il sindaco ritiene pericolosa e assolutamente inutilizzabile la scuola Torre e invece lascia aperta la scuola Sala frequentata da bambini da 6 a 10 anni.

Nonostante da più parti gli è stata fatta notare questa evidente contraddizione, ieri Mastella è tornato sull’argomento e nel corso delle manifestazioni per l’inizio dell’anno scolastico ha dichiarato “la priorità resta la sicurezza dei bambini e di chi lavora all’interno delle scuola. Il monito atroce del crollo di San Giuliano di Puglia … mi impone la responsabilità morale e giuridica di chiedere qualche sacrificio ripagandolo con la sicurezza. Vorrei ricordare che la scuola Torre è in piedi dal 1960.”

Non dice, il sindaco che i due edifici sono stati costruiti negli stessi anni e quindi, anche per datazione, non si comprende perché solo la Torre sarebbe pericolosa. Per confermare le contraddizioni del sindaco, è intervenuto ieri, sempre a mezzo stampa, l’assessore ai Lavori Pubblici, Mario Pasquariello, con la seguente dichiarazione: “Le famiglie dei ragazzi della Sala possono stare tranquille che non c’è nessun imminente pericolo di crollo, come qualche cassandra vuole far immaginare. C’è una verifica di vulnerabilità sismica che impone la chiusura della scuola se non verrà messa a norma nel giro di qualche anno”. Ma anche questa affermazione di Pasquariello è fuorviante.

Infatti, nella perizia per la scuola Sala il tecnico incaricato dichiara che “il tempo di intervento risulta di 2,1 anni” ma precisa che “il tempo di intervento è utile alla programmazione degli interventi in una scala di priorità”.

Quindi, i due anni non sono il termine oltre il quale quella scuola diventa pericolosa. Ma se Pasquariello così ritiene, allora deve spiegare perché il Comune autorizza ancora l’utilizzo di quella scuola dopo sei anni dalla perizia del 2018.

E comunque, facciamo notare che anche la perizia per la scuola Torre indica il “tempo di intervento di 2,1 anni”. E allora, perché la Torre è pericolosa e inutilizzabile ed invece i bambini possono ancora frequentare la scuola Sala?

Signore Prefetto, alla luce di quanto esposto, chiediamo il Suo autorevole intervento per evitare che il sindaco Mastella e l’assessore Pasquariello, anche grazie alla “stampa amica” abituata a pubblicare senza contraddire, possano continuare ad utilizzare in modo contraddittorio e strumentale i riferimenti alle perizie per la vulnerabilità sismica delle scuole Torre e Sala destando preoccupazione ed apprensione tra i cittadini”.



 

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