Tre milioni di euro per aiutare concretamente chi soffre e sta male. Benefattrice: Vita Carrapa, una 95enne di Maglie (in Salento) che, nel 2009, decise di destinare l’intero patrimonio di famiglia in eredità all’Asl di Lecce. L’anziana è deceduta nel 2019 e dopo un iter lungo e articolato, a giugno, ha visto finalmente la luce il progetto per la destinazione dell’eredità (una casa, titoli per un milione e 800mila euro e circa 970mila euro di risparmi) nella realizzazione di un nuovo ospedale nel territorio di Maglie da intitolare “Carrapa Paolo e sorelle”. Ad una condizione: che la strutura venisse realizzato entro settembre del 2024.
Già, ad agosto, però, l’Azienda sanitaria di Lecce si sarebbe appropriata dell’eredità della benefattrice venendo meno alle disposizioni testamentarie e alle ultime volontà dell’anziana. La denuncia arriva direttamente dal Comitato cittadino Nuovo Ospedale Sud Salento, di cui fa parte anche Antonio Giannuzzi, fiduciario per conto della famiglia Carrapa. “Veniamo a conoscenza – si legge nel manifesto – che contravvenendo (con il favore delle ferie) a quelle clausole, peraltro ben note all’Istituto bancario all’Asl Lecce, nello scorso mese di agosto sono state tempestivamente trasferite sui conti Asl tutte le somme dell’eredità Carrapa”.
Per il comitato “la propria concittadina disponeva pure che, nel caso tale realizzazione non fosse avvenuta entro il mese di settembre del 2024, le somme sarebbero dovute andare all’Ispe (Istituto per i Servizi alla Persona per l’Europa) invece che all’Asl”. Il timore è che i tempi della realizzazione di un ospedale in una zona nevralgica del Salento si possano allungare. Fino a data da destinarsi. “E dopo aver perso per incuria dell’Asl – continua il volantino del Comitato – e per scadenza dei termini i finanziamenti statali di 140 milioni di euro già stanziati per il Nuovo Ospedale Sud Salento previsto dal Piano Regionale, i cittadini magliesi perderanno anche il lascito di 3 milioni di euro riservato alla “nostra” Vita Carrapa a quell’ospedale o, in alternativa, a strutture per anziani da realizzarsi a Maglie a cura dell’Ispe?”.
Domande che il Comitato, come atto dovuto, rivolge anche ai rappresentanti politici comunali, regionali e nazionali, di destra e di sinistra, di governo e di opposizione. Di recente, sulla questione l’Asl di Lecce aveva chiarito gli angoli opachi della vicenda: “Abbiamo scelto di destinare l’eredità della Signora Vita Carrapa a un Presidio riabilitativo distrettuale ad alta tecnologia e robotica a Maglie – commenta a Repubblica il direttore generale Stefano Rossi – perché, in perfetta rispondenza alle sue disposizioni testamentarie. La Asl, dunque, anche per mantenere fede ai tempi dettati dal lascito, ha già optato per la realizzazione di un’altra struttura, seguendo sempre le volontà di Vita Carrapa. L’ospedale del Sud Salento è un’infrastruttura che, pur rimanendo nella programmazione regionale, necessiterebbe di cifre ben più ingenti e di un finanziamento che ancora non c’è”.
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