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Federconsumatori ha rilevato un rincaro medio del +6,6% rispetto al 2023. La spesa ammonterà a circa 647 euro per ciascun alunno.

Roma – L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un’indagine conoscitiva sui mercati dell’editoria scolastica in Italia che comprende anche le pubblicazioni e gli ausili destinati a studenti e a docenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. Si tratta, sottolinea l’Antitrust, di un mercato del valore di circa 1 miliardo che riguarda 7 milioni di studenti e le loro famiglie e 1 milione di docenti.  L’indagine intende approfondire le dinamiche concorrenziali e una serie di criticità, come l’andamento dei prezzi e le modifiche frequenti delle edizioni.

I dati sul caro prezzi dei libri sono sotto gli occhi di tutti: i costi da affrontare per l’anno scolastico 2024/2025 saranno notevoli. Lo dice il monitoraggio dell’Onf, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori che ha rilevato un rincaro medio del +6,6% rispetto al 2023. Complessivamente la spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) ammonterà quest’anno a circa 647 euro per ciascun alunno. A questa si aggiungono i costi dei libri di testo: per ogni studente in media si spenderanno 591,44 euro per i testi obbligatori + 2 dizionari. La variazione rispetto al 2023 è del +18%.

Di fronte a queste spese molte famiglie saranno costrette a ricorrere a strategie per risparmiare, rinunciando anche, in molti casi, all’acquisto di materiali nuovi ogni anno (specialmente zaini e astucci). Nonostante tattiche, scambi e rimedi, le spese risultano comunque proibitive, specialmente per le famiglie che si trovano in maggiore difficoltà. Per sostenerle, sono state disposte diverse le misure, a livello comunale e regionale, sottoforma di bonus e borse di studio. Nel complesso, si tratta di misure utili e necessarie, anche se non ancora sufficienti ad alleggerire in maniera determinante il carico della spesa scolastica sui bilanci familiari.

A livello nazionale sono stati disposti alcuni bonus e agevolazioni per l’istruzione e la formazione: c’è la Carta Cultura Giovani destinata a chi compie 18 anni, purché l’ISEE del nucleo familiare sia inferiore a 35mila euro. La carta prevede un bonus di 500 euro per l’acquisto di prodotti culturali, corsi di formazione, di libri e quotidiani, biglietti per cinema e teatri o per l’ingresso ai musei. Per il 2024, il termine per richiederla era il 30 giugno, gli acquisti, invece, devono essere effettuati entro il 31 dicembre. C’è poi la Carta del Merito: è legata ai risultati conseguiti dallo studente e destinata solo a coloro che si diplomano entro i 19 anni con una votazione di 100 o 100 e lode. Anche questa carta prevede un bonus da 500 euro, è cumulabile con la Carta Cultura Giovani; anch’essa, doveva essere richiesta entro il 30 giugno e si può spendere fino al 31 dicembre.

Su base regionale è attivato il bonus scuola 2024/25, anche detto voucher scuola o bonus libri. Un aiuto economico per sostenere il diritto allo studio e offrire buoni per l’acquisto dei libri scolastici. Per richiedere il contributo è necessario consultare il bando della propria Regione o Comune di residenza, in cui sono specificati requisiti e termine entro cui presentare la domanda. È necessario, però, prestare attenzione alla scadenza per la presentazione della domanda, che spesso termina nei mesi estivi. E ancora, la Carta Giovani Nazionale: è un’iniziativa governativa che si rivolge ai cittadini italiani ed europei residenti in Italia di età compresa tra 18 e 35 anni compiuti. Consente di ottenere sconti e agevolazioni su attività culturali, negozi, trasporti, ristorazione e alloggio anche nei paesi europei aderenti al circuito. È valida online e su tutto il territorio nazionale è si può scaricare direttamente dall’app IO.

Infine esistono bonus di diverso tipo, attivati per aiutare le famiglie a sostenere le spese per le gite scolastiche (il cui termine per il 2024 è scaduto a maggio e prevedeva agevolazioni ai nuclei familiari con ISEE fino a 15mila euro); per la musica (una detrazione fiscale per le spese sostenute per l’iscrizione dei ragazzi a bande, cori e scuole di musica, spettante alle famiglie con reddito complessivo non superiore a 36mila euro e figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni); per i trasporti pubblici (quello statale prevedeva uno sconto di 60 euro sull’acquisto di abbonamenti mensili o annuali per i nuclei con ISEE al di sotto dei 20mila euro, oltre a quelli disposti a livello regionale o comunale); per le spese sostenute per la pratica sportiva (una detrazione del 19% per le attività svolte dai figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni presso associazioni e impianti).

Secondo il Codacons, che fornisce come ogni anno i dati ufficiali sul caro-scuola le spese che dovranno affrontare i genitori in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico raggiungeranno punte di 1.300 euro per studente. Per quanto riguarda il materiale scolastico, l’offerta è estremamente diversificata sia sul fronte delle marche che dei prezzi al pubblico. In base alle prime stime i beni che registrano i maggiori rincari sono zaini, diari e astucci “griffati’” ossia prodotti legati a marchi molto richiesti da giovani e giovanissimi, i cui listini seguono l’andamento della domanda: in questo caso nei negozi specializzati, fisici e o online, gli aumenti possono raggiungere anche il 15% rispetto allo scorso anno – spiega Codacons. Più contenuti, e nell’ordine del 3%, i rincari dei prodotti scolastici non di marca.

 

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