Napoli: confronto in Confindustria su due nuove misure a sostegno delle imprese #finsubitoagevolazioni

Due nuovi strumenti finanziati dalla Regione Campania per lo sviluppo delle imprese, sui quali per l’Unione industriali di Napoli chiede qualche modifica ravvisando una difficoltà di accesso e di conseguenza un problematico utilizzo delle risorse. Questo pomeriggio nella sede di Confindustria a piazza dei Martiri a Napoli, industriali e istituzioni si sono confrontati sulle nuove opportunità per le imprese che scaturiscono dal Fondo regionale per la crescita (II edizione) e dal Fondo rotativo per le Pmi, misure la cui attuazione è affidata a Sviluppo Campania spa (società in house della Regione). “Con il Fondo regionale per la crescita noi finanziamo investimenti al 100 per cento, di cui 50 per cento a fondo perduto e 50 per cento a tasso zero. L’obiettivo è sostenere le micro-imprese e le piccole imprese. Nella prima edizione siamo riusciti ad avvicinare circa 2700 imprese tutte del settore produttivo più piccolo”, ha spiegato Mario Mustilli, presidente di Sviluppo Campania. In questa seconda edizione del Fondo sono previsti più di 90 milioni di euro di risorse della programmazione europea (93.460.000 – Pr Campania Fesr 2021-2027) per rafforzare la capacità competitiva delle imprese e la diffusione dell’innovazione. Il contributo – da 30mila a 150 mila euro – potrà essere richiesto a partire dal 18 settembre. Il Fondo rotativo per le Pmi, invece, “è il primo esperimento di co-finanziamento pubblico-privato – ha proseguito Mustilli -, cioè mettiamo insieme i fondi delle banche con le nostre. La banca copre il 70 per cento del fabbisogno, e noi il 30 per cento”.

Soddisfazione è stata espressa da Antonio Marchiello assessore alle Attività produttive e al Lavoro Regione Campania: “La sinergia con Sviluppo Campania funziona – ha detto Marchiello -. La prima edizione del Fondo crescita è andato molto bene e il presidente De Luca, quando gliel’ho proposto, è stato ben contento di fare una seconda edizione. Questi due strumenti sono in modo particolare importanti per piccole e medie imprese, ma anche per i professionisti con partita Iva”. “Stiamo lavorando in maniera alacre perché dare una mano agli imprenditori significa creare nuovi posti di lavoro – ha aggiunto Marchiello -. Le risposte le stiamo avendo, seguiamo con attenzione il mercato del lavoro”. Ritiene “particolarmente significativa” l’attuazione di questi due nuovi strumenti il presidente dell’Unione industriali di Napoli Costanzo Jannotti Pecci, che però mette in guardia la Regione su alcuni ostacoli per l’accesso ai fondi, proponendo un lavoro congiunto per consentire alle imprese un maggiore accesso alle risorse. “Noi siamo lieti e vediamo con grande favore le misure presentate oggi – ha detto il presidente Costanzo Jannotti Pecci -, ma è capitato di constatare troppo spesso che ci sono risorse messe a disposizione anche da Sviluppo Campania che non sono state utilizzate perché le maglie dell’accesso sono troppo strette. Su questo bisogna fare una riflessione”.

In modo particolare Costanzo Jannotti Pecci pone l’accento sul tema del rating, uno degli elementi alla base dell’assegnazione delle misure. “Ci troviamo nella maggior parte dei casi in presenza di imprese che hanno una robusta e significativa struttura familiare, laddove si privilegiano non tanto politiche di bilancio ma politiche di investimento e finalizzate anche a creare nuova occupazione – ha aggiunto il presidente di Confindustria Napoli -. Sappiamo perfettamente che il rating di un’azienda purtroppo è figlio soltanto dei numeri, che io definisco freddi all’interno di un bilancio. Noi dobbiamo ritornare a un sistema che entra nelle imprese, la stima, la valutazione deve essere fatta anche rendendosi conto dell’impresa, di chi la gestisce e di qual è la storia della impresa”. “Siamo convinti – ha proseguito Costanzo Jannotti Pecci – che il nostro contributo sarà apprezzato, perché l’obiettivo è utilizzare queste risorse”. Sopratutto, ha avvertito Pecci, l’obiettivo deve essere quello di evitare contestazioni sul mancato utilizzo delle risorse, di qui la necessità di migliorare il sistema di accesso agli strumenti finanziamenti a disposizione.

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