NAPOLI. «Siamo fiduciosi, credo che siamo veramente alle ultime battute». Svolta sulle trattative tra la Regione Campania e l’Esecutivo nazionale sui fondi europei. Dopo mesi e mesi di scontri e polemiche aspre, Vincenzo De Luca annuncia di fatto la stipula di quell’accordo di coesione che ha avvelenato finora i rapporti tra Palazzo Santa Lucia e Palazzo Chigi.
«SIAMO ALLA SOGLIA DELLA STIPULA DELL’ACCORDO». «Se capisco bene siamo alla soglia della stipula dell’accordo del Governo con la Regione Campania sul nuovo Fondo sviluppo e coesione», spiega il governatore. De Luca attende da molti mesi l’arrivo della premier Giorgia Meloni per la firma dell’intesa sull’Fsc, il Fondo di sviluppo e coesione che per la Campania vale circa 6 miliardi di euro.
«NON ABBIAMO ANCORA UNA DATA PRECISA». Tuttavia, De Luca specifica di non avere ancora una data per l’intesa, ma «c’è un’interlocuzione che si sta concludendo negli ultimissimi giorni – spiega – quindi abbiamo motivo di credere che siamo davvero alla vigilia della stipula dell’accordo di coesione».
VERSO IL VIA LIBERA AI PROGETTI. La firma sbloccherà il finanziamento di diversi progetti e darà respiro a tutta una serie di attività «che riguardano in modo particolare il mondo della cultura, ma che riguardano anche il territorio, l’assetto del territorio, l’ambiente, le imprese. Dovremmo essere alla fine», ribadisce il presidente della Regione Campania. Poi De Luca, a chi gli chiede se si può chiudere la firma entro la fine del mese, replica con la sua proverbiale ironia: «È come per i campionati di calcio, meglio non fare previsioni, porta seccia diciamo. Siamo fiduciosi, credo che siamo veramente alle ultime battute».
«OK A FITTO NELL’UE, MA DIFENDA L’ITALIA E LA COESIONE». L’accordo prefigura anche la chiusura della polemica con il ministro degli Affari europei, Sud e Pnrr, Raffaele Fitto, con il quale pure De Luca ha avuto durissimi scontri. Ora invece, le parole più “morbide” del governatore sono un altro indizio del fatto che l’accordo sui Fondi di coesione è decisamente vicino: «Credo che quando proponiamo un italiano come commissario Ue dobbiamo sostenerlo», dice De Luca riferendosi alla possibile nomina di Fitto a vicepresidente della Commissione Ue con una delega pesante. «Lo dico e lo ribadisco, ricordando che ovviamente è anche ragionevole e corretto chiarirsi sulla funzione che va a svolgere un italiano a Bruxelles», aggiunge il governatore della Campania.
«VOTARE PER CHI RAPPRESENTA L’ITALIA». Di fronte alle polemiche della sinistra italiana ed europea contro la nomina di Fitto, De Luca prende le distanze e spiega che in questi casi a prevalere dev’essere l’interesse nazionale, non quello di partito: «Nel caso specifico dev’essere chiaro che io sono per votare a favore di chi va a rappresentare l’Italia, quindi deve rappresentare l’intero Paese, non un singolo partito, e neanche una singola coalizione».
DIFENDERE LE POLITICHE DI COESIONE. De Luca sa bene che uno dei grandi nodi irrisolti dell’Unione europea è questo: «L’Ue intende tenere in piedi le politiche di coesione, cioè di sostegno a quella parte del continente europeo che è ancora in condizione di sottosviluppo, di scarsa occupazione, o no?», si chiede.
LA PREOCCUPAZIONE PER I FONDI AL SUD. A preoccupare il governatore è l’emergere di «alcune tendenze a marginalizzare le politiche di coesione», che sono quelle che garantiscono i finanziamenti europei al Mezzogiorno. Per questo, spiega riferendosi al ruolo che avrà Fitto, «in Ue si rappresenta tutta l’Italia e si difendono le politiche di coesione. Parliamo del Paese che ha avuto più risorse per il Pnrr, esattamente per le politiche di coesione».
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