«Piazza Ghisoni necessita di migliorie, piazza Italia rimane così: l’area Gabbiani è pericolosa» #finsubitoagevolazioni

Quello dello scorso giugno è stato un voto storico per il Comune di Podenzano. Mai, prima d’ora, una lista civica legata ai partiti del centrodestra aveva ottenuto la maggioranza alle Amministrative. Con il 52% dei voti Riccardo Sparzagni, alla guida di “Uniti per Podenzano”, è così diventato il nuovo sindaco del più popoloso comune della Valnure. Quarant’anni, sposato, con due figli, ingegnere, tessera di Fratelli d’Italia in tasca, calciatore nei dilettanti, è alle prese con i primi mesi di attività amministrativa. In questa prima fase di mandato gli abbiamo chiesto di delineare un po’ le intenzioni della sua Giunta.

• Sindaco, torniamo alla sua elezione. Un momento storico per Podenzano, comune mai guidato dal centrodestra. Inoltre, ora, tutta la Valnure è amministrata da liste riconducibili a questo schieramento.

La nostra è stata una netta vittoria perchè gli avversari avevano chiuso un ciclo: noi ci siamo fatti trovare pronti, dopo un lungo periodo di opposizione, per iniziare un nuovo percorso. Già da tempo il centrodestra a Podenzano vinceva alle Politiche, ma questo voto non si manifestava alle Comunali, perché gli amministratori locali mantenevano un buon consenso personale. Adesso serviva un cambio generazionale. Il fatto che tutti i comuni valnuresi siano guidati dal centrodestra, ora, non lo ritengo casuale.

• Di cosa vi state occupando in queste settimane?

A fine mese partono i lavori per l’ampliamento (con tanto di pista ciclabile) della strada di via Campo Sportivo, tra il cimitero e la Statale, con l’obiettivo di terminare entro la fine dell’anno. Altro tema è l’affidamento dei lavori per l’efficientamento energetico della scuola Parini, che ospiterà un impianto fotovoltaico. Siamo riusciti ad ottenere una convenzione con i comuni di Caorso e Vigolzone per un segretario dell’ente presente due giorni al mese. E avremo a breve un nuovo responsabile ai lavori publici.

• Nel programma elettorale avete dato molto spazio alla sanità. Ad esempio avete proposto una casa residenza per anziani non autosufficienti. Dove la costruirete?

È ancora prematuro parlarne, è solo una ipotesi. L’idea di partenza era di ospitarla nel capoluogo. Probabilmente l’area di Villa Romagnoli non si presta a causa dei costi elevati. Stiamo facendo valutazioni su spazi e immobili già di proprietà del Comune.

• Avete promesso anche due centri diurni per gli anziani auto-sufficienti, a Podenzano e a San Polo.

Per quanto riguarda San Polo, stiamo facendo alcune valutazioni su un immobile privato, che potrebbe ospitare anche il centro prelievi. San Polo. Abbiamo l’idea su un immobile privato. Su Podenzano.

• Invece a che punto siamo con il servizio di trasporto che porterà gli anziani dalle frazioni alla Casa della Salute e al Cau del capoluogo?

Ho firmato questa settimana la convenzione con la Croce di Rossa di Podenzano, che si occuperà del trasporto e del ritorno a casa. Non sarà un servizio gratuito, ma è una possibilità per gli anziani di tutte le nostre frazioni, per raggiungere la Casa della Salute, da lunedì al venerdì, dalle 8 alle 11.

• Avete intenzione di riaprire il teatro Don Bosco?

C’è questa volontà, è un gioiellino, stiamo parlando di un teatro da 400 posti, nella provincia di Piacenza non ci sono altre realtà del genere, sarebbe bello riuscire ad aprirlo. Stiamo collaborando con la parrocchia e con la Curia, proprietari dell’immobile, per partecipare ad un bando di rigenerazione urbana. Diciamo che c’è un tavolo comune per una collaborazione. Il teatro ha bisogno di interventi impiantistici per la riapertura, oltre che di una riorganizzazione per una sua gestione nel tempo.  

• Piazza Ghisoni va bene così come è? O necessita di interventi?

Ci abbiamo ragionato in maggioranza, vorremmo partecipare a qualche bando per riqualificarla. Senz’altro inserire un po’ di verde, ma il nodo cruciale è dare una nuova definizione agli spazi commerciali, vuoti da anni. La piazza è circondata da spazi deserti, evidentemente la destinazione commerciale non è quella giusta. È sempre rimasto deserto anche lo spazio al piano terra del palazzo della cultura: si era pensato ad un ristorante, ma non si è mai fatto avanti nessuno.

• Su piazza Italia quali sono le vostre valutazioni? La precedente Giunta voleva riqualificarla, poi dopo una raccolta firme dei cittadini il proposito si è stoppato.

Rimane così. Il precedente progetto di riqualificazione è naufragato e per noi lì c’è la necessità di conservare i parcheggi, l’area ne ha bisogno. Basta fare un giro alla mattina, quando i genitori portano i figli al vicino asilo, per capire questa esigenza.

• Nel programma si legge anche della volontà di una «viabilità alternativa per i mezzi pesanti nel capoluogo»…

È un percorso lungo, ce ne rendiamo conto, però è una necessità. Bisogna iniziare a pensare a come portare il traffico pesante fuori dal paese. Ad esempio abbiamo recentemente chiesto alla Provincia un finanziamento per collegare la zona industriale dell’area Tectubi alla rotonda di Maiano. Si tratta di un breve collegamento, speriamo che la richiesta venga accolta.

• Diversi podenzanesi si lamentano, ad esempio, della viabilità nel tratto di Statale dell’area ex Gabbiani.

Secondo noi lì c’è da metterci mano. Quel tratto è pericoloso, si sono verificati diversi incidenti stradali. Abbiamo raccolto, da Polizia Locale e carabinieri, tutti i verbali degli incidenti degli ultimi anni, per manifestare ad Anas questa problematica. Il nostro sogno è quello di realizzare una rotonda, ma non possiamo fare “i conti senza l’oste”, ovvero Anas. Senz’altro subiamo problemi di sicurezza e di traffico in quel punto del capoluogo. Ad esempio, le auto che dall’area Casella vogliono immettersi sulla Statale per entrare nel cuore di Podenzano, sono costrette a percorrere la strada fino alla rotonda di Maiano, prima di poter rientrare.

• E l’attesa caserma dei carabinieri?

Mancano davvero pochi lavori, c’è solo qualche impasse burocratrico. Contiamo di inaugurarla in autunno.