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Venerdì sera al Castello Aragonese ha fatto tappa a Taranto il “Blue Friday”, il ciclo di appuntamenti organizzati dalla Uila Pesca, con l’obiettivo di porre al centro del dibattito il ruolo e la figura di mitilicoltori e pescatori, proprio nel giorno della tradizionale sosta settimanale. E questo, fra l’altro, anche alla vigilia di una festa legata alla devozione della marineria tarantina, quella della Madonna Stella Maris, che purtroppo non si fa più da anni. E alla bella tradizione, durante un convegno, è stato dedicato gran parte di un video concernente i vari aspetti delle attività lavorative marittime.

Coordinati da Maria Teresa Trenta e preceduti da una commovente performance dialettale di Roberto Basile fra nonno e nipote legati dall’amore per il mare, molti sono stati gli interventi susseguitisi incentrati soprattutto su quanto sta vivendo la categoria dei mitilicoltori che più degli altri anni ha registrato la distruzione di gran parte della produzione e, molto probabilmente, anche del seme, mettendo in gravi difficoltà le tante famiglie che vivono di questa attività.

Molto significativa, perciò, è stata la partecipazione di praticamente tutti gli enti interessati alla problematica che, a partire dall’istituzione di un tavolo tecnico di confronto, faranno di tutto, ognuno per le proprie competenze, perché questo comparto produttivo possa essere salvaguardato e risorgere: Vincenzo Cesareo, presidente della Camera di Commercio; Donato Pentassuglia, assessore alle risorse agroalimentari della Regione; Cosimo Ciraci, assessore comunale alla risorse del mare; Stefano Piraino, direttore dipartimento di scienze e tecnologie biologiche e alimentari dell’Università del Salento; Cv Rosario Meo, comandante Guardia Costiera Capitaneria di Porto; Cc Pierfrancesco Pignatelli, in rappresentanza dell’amm.sq. Vincenzo Montanaro.

Gli operatori del settore sono stat rappresentati da Emilio Palumbo, presidente coop. Nuova Mar Jonio, e da Cosimo Bisignano, presidente coop. Stella Maris. Un messaggio di saluto è giunto dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero, assente per improvvisi impedimenti. Per il sindacato erano presenti il segretario generale Uila pesca Taranto, Vincenzo Guarino; il segretario generale Uila pesca Puglia, Andrea Losito; il segretario generale Uila Puglia, Pietro Buongiorno; la segretaria generale nazionale Uila pesca Maria Laurenza (per la prima volta a Taranto) che, prendendo spunto dai vari interventi succedutisi, ha tratto le conclusioni. “Il tutto – ha detto quest’ultima – non potrà prescindere dalle bonifiche di Mar Piccolo, dove insistono le coltivazioni di cozze, per le quali l’iter del progetto dovrà essere velocizzato, pur rispettando tutti i passaggi dovuti alla tutela della salubrità della produzioni, per la quale non dovrà più essere tollerato alcun sconfinamento nella illegalità”

Così ha riferito in apertura del convegno Vincenzo Guarino, segretario generale Uila pesca Taranto: “La situazione è drammatica e abbiamo approfittato di questo appuntamento al Castello Aragonese per porre un accento sui vari aspetti delle criticità che sta attraversando la mitilicoltura, chiedendo il contributo di tutti. Di una certa urgenza si presenta la questione del ristoro danni, con la Regione Puglia ha stabilito un contributo di 150mila euro per gli operatori, ma che in minima parte risarcisce delle perdite subite. Chiediamo perciò che si creino le condizioni per ulteriori ristori”.

A tal proposito molto incisivo nel suo intervento è stato l’assessore regionale alle risorse agroalimentari Donato Pentassuglia: “Ho disposto la proroga all’apposito bando regionale in quanto nel mese di pubblicazione non erano ancora arrivate domande, dando così modo alle realtà produttive interessate di organizzarsi al meglio, utilizzando così al meglio tutte le risorse finanziarie disponibili”. Pentassuglia ha così proseguito: “Stiamo lavorando di concerto con l’università e il mondo della ricerca, chiedendo alle istituzioni una risposta forte, per verificare lo stato dell’arte sul progetto delle bonifiche e per comprendere chi le deve realizzare, determinando così aree di Mar Grande dove produrre in scurezza. Poi vedremo il da farsi cammin facendo, ciascuno secondo le sue competenze e mettendo in campo le risorse economiche necessarie: ma quest’ultimo è il problema minore, in quanto è più importante il coordinamento delle azioni in campo, cercando di ampliare l’offerta delle produzioni mitilicole su Taranto”.

“È nostra intenzione – ha detto il presidente della Camera di Commercio Taranto-Brindisi, Vincenzo Cesareo – convocare un tavolo tecnico con tutti gli attori istituzionali per evitare gli errori del passato. Il problema della mitilicoltura jonica è alquanto datato annoso ma non possiamo non venire a capo, per consentire a Taranto di passare da ‘città sul mare’ a ‘città di mare’. Oltre alla questione delle bonifiche, è ovviamente prioritaria anche il rispetto della legalità: non possiamo più consentire che ci si siano ancora mitilicoltori che operano in maniera abusiva, ai quali dobbiamo chiedere di mettersi al più presto in regola per la tutela della salute dei consumatori. Abbiamo bisogno inoltre del piano delle coste per disporre di punti di carico e scarico del prodotto. E il tavolo tecnico dovrà dare risposta a tutte queste questioni o almeno porre seri presupposti per una risoluzione”.

L‘assessore comunale alle politiche del mare, Cosimo Ciraci, ha ribadito la massima attenzione da Palazzo di Città per le problematiche dei lavoratori del mare “con la presenza e l’ascolto e innanzitutto con il tavolo tecnico permanente presso il Comune e poi con interventi reali in maniera molto pragmatici, supportando il comparto (ove ce ne sia necessità) anche dal punto di vista economico, seguendo il buon esempio della Regione Puglia, attraverso la contribuzione per le perdite registrate nel 2023 e 2024 relativamente alla moria del prodotto e ancor più del novellame. Importanti sono anche quelle iniziative di carattere amministrativo relative alla problematica degli esborsi per le concessioni, adottando apposito provvedimento di unificazione di queste ultime per ridurre i canoni annuali”.

Importante è stato in particolare l’intervento del commissario straordinario per le bonifiche, Vito Felice Uricchio: “Abbiamo riattivato l’accordo per la decontaminazione di Mar Piccolo  messo in piedi dal mio predecessore, avvalendoci della collaborazione preziosissima di Arpa Puglia, Cnr, Asl e della Capitaneria di Porto. Questo consentirà essenzialmente di rivedere l’ordinanza che è stata prorogata nei giorni scorsi. L’impegno sul Mar Piccolo è chiaramente al centro dell’azione commissariale e tutto ciò avviene con il pieno sostegno del mondo scientifico e in particolare dell’Università di Bari che ha attivato il processo partecipativo, molto seguito dai vari stakeholders, dal Politecnico di Bari, dal Cnr e via discorrendo. Insomma, tutto il mondo scientifico è con noi per dare seguito a delle bonifiche possano produrre esiti positivi per questo straordinario mare”.

“Per l’autunno, ormai alle porte – ha concluso Uricchio – sarà inoltre fondamentale disporre di una struttura di emissione (e auspico che avvenga al più presto) perché innanzitutto dobbiamo saldare tutti i debiti e poi avviare una serie di attività. Abbiamo fatto una serie di proposte, candidate nell’ambito del Just Transition Fund, che fanno riferimento a un’azione di bonifiche dell’area vasta ma anche di monitoraggio del territorio: per questo si lavorerà intensamente con Arpa Puglia, le cui interazioni sono sempre più strette e sinergiche”.

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