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“Gli 80 milioni li vogliamo spendere tutti, anzi, speriamo di andare in overbooking”. Dopo un’attesa di anni, ora tutto avviene in pochi giorni. E l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato, prima ancora che venisse annunciata la firma dell’atteso decreto attuativo del credito d’imposta, aveva promesso che nel giro di pochi giorni avrebbe convocato il tavolo tecnico della Zona logistica semplificata. E così è stato.

Ieri, infatti, ha annunciato di aver inviato la lettera di convocazione per il tavolo che si riunirà proprio a Rovigo, mercoledì prossimo. L’appuntamento è alle 10.30 nella sala consiliare della Provincia. Perché ora il tempo stringe per riuscire a sfruttare gli 80 milioni sul piatto per finanziare il credito d’imposta. Gli investimenti che possono attingere a questo “tesoretto”, infatti, sono solo quelli effettuati entro il 15 novembre.

Intanto, però, i soldi ci sono e c’è il decreto attuativo. Quindi, bisogna farsi su le maniche per fare in modo che si possano sfruttare. “Come preannunciato – spiega Marcato – ho convocato il tavolo tematico della Zls Porto di Venezia – Rodigino, per mercoledì. Insieme ai sindaci dei Comuni coinvolti, alle Provincie, all’Autorità portuale, alle categorie economiche e alle parti sociali, condivideremo le strategie per lo sviluppo della zona logistica semplificata. E’ una partita fondamentale per un territorio che riteniamo strategico per lo sviluppo di tutta la regione”.

I Comuni coinvolti, oltre alla Città metropolitana di Venezia e alla Provincia di Rovigo, sono Venezia, con l’area portuale, Campalto, Murano, Arsenale e Tronchetto, Chioggia, con il suo porto, ed i 18 del Polesine. In particolare, oltre al capoluogo Rovigo, che rientra con l’area dell’Interporto, si tratta di Bagnolo di Po, Bergantino, Bosaro, Calto, Canaro, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Gaiba, Melara, Occhiobello, Polesella, Salara, Stienta e Trecenta.

Da parte sua, Marcato, che per anni ha lavorato perché si arrivasse a questo momento, guarda ai prossimi passi: “E’ fondamentale attivare un piano concordato con il territorio per rendere attrattiva la Zls. Le sfide in questo momento sono due. La prima, più tecnica, è quella di mettere in piedi al più presto il comitato d’indirizzo e immaginare anche politiche economiche ad hoc. Il secondo, invece, è quello di avviare immediatamente un’interlocuzione serrata con il Governo per riuscire a far stanziare subito le risorse anche per il prossimo anno. E magari anche di poter ragionare un un’ottica di finanziamenti triennali perché la situazione così si semplificherebbe dando la possibilità di avviare politiche di lungo respiro, che è quello che serve alle imprese per programmare i loro investimento”.

Il comitato d’indirizzo, “è il comitato operativo, responsabile delle scelte politiche, strategiche e attuative collegate alla Zls, cui compete assicurare gli strumenti che garantiscono insediamento e piena operatività delle aziende presenti nella Zls, ma anche la sua promozione verso i potenziali investitori internazionali”. Del comitato d’indirizzo, oltre ai sindaci, ai presidente delle province, al presidente dell’Autorità portuale e al presidente della Regione, o un suo delegato, fanno parte anche un rappresentante del Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della presidenza del Consiglio dei ministri, un rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e un rappresentante del Ministero delle Imprese e del made in Italy. E le nomine ministeriali ancora non ci sono state.

In realtà, però, c’è una terza sfida, quella più urgente, che riguarda, appunto, la possibilità di sfruttare gli 80 milioni e di avere quindi aziende pronte ad investire in tempi rapidi. Tuttavia, sono agevolabili gli investimenti che siano stati realizzati nelle aree ricomprese dalla Zls già a partire dall’8 maggio 2024. “Quindi – chiarisce Marcato – già in occasione della riunione del tavolo tecnico daremo avvio a una ricognizione degli investimenti già effettuati”. Però, anche in questo caso, si guarda avanti e non indietro: “L’obiettivo è di attrarre nuovi e importanti investimenti. E di utilizzare tutti i fondi a disposizione. Anzi, di andare anche oltre, in overbooking. Lottando poi per avere già la certezza del finanziamento per il prossimo anno, così da dare continuità al lavoro per far decollare la Zls e, quindi, lo sviluppo di tutte le aree interessate”.



 

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