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Il centrodestra ligure non trova la quadra per le prossime elezioni regionali, che si dovrebbero tenere domenica 27 e lunedì 28 ottobre 2024: manca ancora il nome del candidato che dovrà continuare, in caso di vittoria l’operato di Giovanni Toti, ma i partiti di maggioranza non riescono a mettersi d’accordo, anche a causa dei vari cambi di casacca che si sono visti negli ultimi giorni. Dopo l’abbandono di Medusei della Lega (il secondo in consiglio regionale dopo Brunetto a distanza di poco tempo), Lilli Lauro ha lasciato la lista Toti: voci interne a Fratelli d’Italia sembrano suggerire che entrambi potrebbero entrare nel partito di Giorgia Meloni, ma ma manca ancora l’ufficialità.

Equilibri delicati tra le forze che governano la Regione come a Roma, che rendono difficile trovare un accordo sul volto delle prossime elezioni, visto anche che la prima scelta di tutti i partiti, Edoardo Rixi, sembra non volerne sapere di ricevere l’investitura, sebbene stia portando avanti una dura campagna elettorale contro l’avversario Andrea Orlando, candidato del centrosinistra. Torna quindi in auge il nome di Ilaria Cavo, dopo i paletti posti su di lei proprio da Rixi – che invece spinge per il vicesindaco di Genova, Pietro Piciocchi – e da Claudio Scajola.

Elezioni regionali, i dubbi su Ilaria Cavo di Scajola come candidata del centrodestra

Il sindaco di Imperia ha infatti mostrato rimostranze sulla parlamentare – già assessora nella scorsa giunta Toti – in quanto la situazione con il processo al governatore dimissionario incombente (il procedimento aprirà il 5 novembre) non suggerisce una campagna elettorale in continuità con gli ultimi quattro anni. Cavo sarà chiamata come testimone al processo, ma non è questo il punto, secondo Scajola, quanto ricercare la candidatura più performante. Tuttavia, proprio Toti nei primi giorni dell’inchiesta a maggio aveva dichiarato che i voti dei riesini – ottenuti dai fratelli Resta – servivano proprio per portare Ilaria Cavo in Parlamento.

Sebbene la deputata non sia dunque imputata nel procedimento, la sua candidatura potrebbe richiamare troppo esplicitamente la vicenda giudiziaria che ha portato alle elezioni anticipate e quindi costare in termini di voti.

Tuttavia, Cavo è tornata in auge dopo che alcuni sondaggi condotti a livello interno tra i partiti di maggioranza la vedrebbero quasi alla pari di Rixi. Sondaggi in cui Piciocchi, stando a quanto riportato dal coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Matteo Rosso, non avrebbe registrato una performance significativa.

«Ho la massima stima del dottor Piciocchi, lo ritengo il migliore vicesindaco possibile e un domani un ottimo candidato sindaco per Genova», ha dichiarato all’Adnkronos Rosso. «Ritengo quindi che il suo ruolo sia quello, ma certamente se nei sondaggi effettuati a livello nazionale risultasse avanti a Rixi e alla Cavo nel gradimento dei liguri, allora questo cambierebbe gli scenari».

Election Day, i dubbi sulla data: i ritardi sul candidato potrebbero posticipare le urne?

Per quanto ormai improbabile che il voto in Liguria sia svincolato dalle tornate in altre regioni, i dubbi su una campagna sempre più corta – e che probabilmente più accesa e dai toni forti – rimangono. Restano circa sette settimane per convincere i liguri a scegliere un candidato, perciò il centrodestra deve chiudere il prima possibile i giochi sul candidato per le prossime elezioni regionali.

Sul fronte del centrosinistra, questo posticipo dell’avvio ufficiale della battaglia a caccia di voti rimane comunque proficui per sanare le dispute interne e chiudere il discorso sul campo largo, in particolare sul coinvolgimento di Italia Viva e Azione. Orlando alla Festa dell’Unità nazionale di Reggio Emilia ha ribadito l’importanza di includere i partiti più moderati: «Il centro deve trovare un suo spazio e un suo equilibrio, e che credo debba dare un contributo», ha detto, probabilmente pensando di poter raccogliere i voti di elettori delusi dalla lista Toti che però non si trovano in linea con Fratelli d’Italia, che sta acquisendo sempre più peso nell’equilibrio di maggioranza.

La questione però non è semplice, anche perché Italia Viva in maggioranza con Bucci nel Comune di Genova. Con Azione potrebbero esserci anche dissapori nel campo largo con il PD per la fuoriuscita dello scorso anno, con una trentina di membri passati alla compagine di Calenda. Ma a prescindere dalle situazioni locali in corso, i partiti più a sinistra continuano ad avere delle rimostranze su questo voler includere i moderati. Rimane da capire dunque quante liste presentare, tra civiche a sostegno di Orlando e liste di partito, si prevede in ogni caso una scheda elettorale molto grande.

Anche perché oltre ai due principali schieramenti si erano presentati altri otto candidati, tra cui uno dal carcere e una lista animalista. Chissà che sorprese rivelerà questa tornata elettorale anticipata, però.

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