Alla chiusura del bando PNRR per incentivare lo sviluppo dell’agrivoltaico innovativo, il GSE ha ricevuto 643 richieste di partecipazione alle procedure di selezione delle iniziative, per un ammontare di circa 920 milioni di euro.
L’agricoltura protagonista della transizione energetica
“È un risultato molto incoraggiante, che conferma l’ottimale definizione della misura prevista dal PNRR, ma che certifica soprattutto la matura attenzione del mondo agricolo verso soluzioni che facciano coesistere produzione di qualità e nuove soluzioni energetiche rinnovabili: l’agricoltura diviene sempre più protagonista della transizione”, ha commentato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
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L’obiettivo del bando agrivoltaico
Il 56 per cento delle candidature proviene dalle regioni meridionali, con progetti che raggiungono una potenza complessiva di 1,7 GW. Fra le richieste pervenute, quelle riservate a impianti di qualsiasi potenza realizzati da imprenditori agricoli e aggregazioni di cui faccia parte almeno un operatore agricolo, per tutte le potenze a partire da un kilowatt, hanno ampiamente saturato il contingente di potenza disponibile (circa 1.554 sui 740 megawatt previsti).
Hanno quasi raggiunto il limite del contingente quelle pervenute nei registri (229 su 300), relative a impianti da uno fino a mille kilowatt, nella titolarità di operatori agricoli o loro aggregazioni.
Ricordiamo che la misura intende sostenere, con una tariffa incentivante in conto esercizio sull’energia netta immessa in rete e un contributo in conto capitale fino al 40 per cento dei costi ammissibili, la costruzione di sistemi ibridi che consentano di affiancare la produzione energetica a quella agricola in modo sostenibile.
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