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I rinnovi dei contratti per diverse categorie di lavoratori che si sono susseguiti durante la primavera del 2024 stanno per avere effetto sugli stipendi di quasi 2 milioni di lavoratori italiani di settori molto diversi fra loro.

A seconda delle categorie coinvolte, si va dai 30 ai 100 euro netti al mese di aumento medio.

Come riporta quifinanza: “Tre le principali categorie di lavoratori che riceveranno un aumento di stipendio in autunno. Prima di tutto i bancari, che hanno ottenuto recentemente un rinnovo del contratto nazionale e sono circa 270mila.

Poi i lavoratori degli studi professionali, oltre 600mila persone.

Infine il gruppo in assoluto più numeroso, quello dei lavoratori delle cooperative sociali, 870mila tra soci e dipendenti impiegati da queste realtà.

I dipendenti delle banche italiane hanno ormai da tempo ottenuto un significativo aumento di stipendio grazie all’ultimo rinnovo del contratto nazionale di categoria ottenuto dai sindacati.

La nuova firma valeva dal dicembre del 2023 e quindi contiene anche degli arretrati, che vengono distribuiti tramite contributi una tantum presenti all’interno delle buste paga lungo tutto il percorso di aumento.

La crescita dello stipendio dovrebbe valere all’incirca 435 euro netti al mese in tutto, la cifra più alta dei recenti rinnovi, almeno in media.

Le associazioni hanno però ottenuto di diluire questi aumenti in un periodo di un anno e mezzo, per adattarsi meglio alle nuove spese dovute.

Il percorso degli stipendi dei bancari è il seguente:

  • un aumento di 250 euro (57,5% del totale) erogati a dicembre 2023;
  • 100 euro (23% del totale) a settembre 2024;
  • 50 euro (11,5% del totale) a giugno 2025;
  • 35 euro (8% del totale) a marzo 2026.

Per quanto riguarda settembre quindi, i lavoratori del settore bancario dovranno aspettarsi in media 100 euro in più nella propria busta paga mensile.

La variazione di stipendio però è diversa a seconda dell’inquadramento del singolo dipendente, che dipende dall’esperienza, dai ruoli e dalle promozioni ricevute.

Per quanto riguarda i dirigenti, al completamento degli aumenti:

  • il QD4 passa da 4.575,56 euro a 5.160,06 euro;
  • il QD3 passa da 3.899,01 euro a 4.396,88 euro;
  • il QD2 passa da 3.483,38 a 3.965,48 euro a euro;
  • il QD1 passa da 3.283,73 euro a 3.743,21 euro.

Retribuzioni invece come prevedibile più basse per quanto riguarda i lavoratori che non fanno parte dei quadri dirigenziali.

  • Nel quarto livello si passerà da 2.906,90 euro a 3.341,90 euro
  • Nel terzo livello da 2.684,20 euro a 3.059,49 euro;
  • Nel secondo livello da 2.535,88 euro a 2.890,41 euro;
  • Nel primo livello da 2.405,97 euro a 2.742,34 euro
  • Per l’area unificata si passa da 2.175,31 euro a 2.479,45 euro

A settembre i bancari avranno anche un contributo una tantum che rappresenta gli arretrati alla luce del nuovo contratto per il periodo che va da luglio a novembre del 2023.

Anche in questo caso ci sarà una lieve variazione a seconda del ruolo del dipendente, ma in media si tratta di una cifra vicina ai 1.250 euro.

Questo denaro sarà versato nello stipendio di agosto, liquidato a settembre, e come detto non sarà ripetuto trattandosi del pagamento degli arretrati generati dal rinnovo del contratto collettivo nazionale di categoria.

Il secondo per numero di addetti tra le categorie di lavoratori che riceveranno un aumento di stipendio è quello dei lavoratori degli studi professionali.

I sindacati hanno infatti ottenuto un rinnovo triennale del contratto collettivo nazionale che va dal 2024 al 2027 e che ha portato numerosi vantaggi ai dipendenti impiegati in questo segmento.

A differenza dei bancari però, i 650mila operatori del settore vedranno aumentare il proprio stipendio a partire dalla liquidazione del lavoro svolto a settembre, quindi all’inizio del mese di ottobre.

In totale per il terzo livello si tratterà di un aumento di 215 euro al mese, che va poi adattato agli altri livelli di inquadramento dei lavoratori degli studi professionali.

Anche in questo caso si tratta però di una crescita graduale dello stipendio, in un periodo di un anno e mezzo che va dal maggio del 2024 fino al mese di dicembre del 2026.

Il grosso dell’aumento di stipendio è già stato aggiunto e a ottobre si verificherà il secondo maggior aumento, seguito da due minori nel corso del resto dei mesi de periodo designato.

  • 105 euro (il 49% del totale dell’aumento) è già stato inserito con lo stipendio del mese di marzo 2024;
  • 45 euro (il 21% del totale dell’aumento) con l’imminente stipendio del mese di ottobre 2024;
  • 45 euro (il 21% del totale dell’aumento) con lo stipendio del mese di ottobre 2025;
  • 20 euro (il 9% del totale dell’aumento) con lo stipendio del mese di dicembre 2026.

A differenza di quanto avvenuto per i bancari, che hanno ricevuto un sostanzioso bonus una tantum nel secondo stipendio interessato dall’aumento, quello di settembre 2024, per quanto riguarda i lavoratori degli studi professionali sono sono stati conteggiati arretrati. Di conseguenza non si verificheranno remunerazioni legate ad essi.

Il gruppo di lavoratori più numeroso ad ottenere un aumento al ritorno dalle vacanze estive sarà però quello dei dipendenti delle cooperative sociali.

Il rinnovo del contratto collettivo nazionale in questo caso tocca 870mila persone ma ha una durata più limitata di quelli delle altre categorie. La sua decorrenza sarà infatti alla fine di dicembre del 2025, soltanto poco più di un anno di rinnovo.

Nonostante questa tempistica breve, i sindacati sono riusciti a ottenere per i lavoratori del settore, spesso affiancati da numerosi volontari, un aumento della retribuzione.

Al livello C1 saranno 120 euro in totale, anche in questo caso ripartiti in diversi piccoli aumenti lungo la durata del contratto per permettere ai datori di lavoro di adattarsi meglio alle nuove spese per il personale.

  • 60 euro (il 50% del totale dell’aumento) già arrivati con lo stipendio di febbraio 2024 al Livello C1
  • 30 euro (il 25% del totale dell’aumento) con saranno inseriti nello stipendio di ottobre 2024 al Livello C1
  • 30 euro (il 25% del totale dell’aumento) l’ultima rata del nuovo contratto con lo stipendio di ottobre 2025 al Livello C1

I diversi livelli avranno però aumenti commisurati alla propria retribuzione e quindi si otterrà una forbice anche piuttosto ampia per quanto riguarda l’entità degli stipendi a seconda del ruolo e delle responsabilità affidate al lavoratore. Si parte da un A1, che a ottobre riceverà 26 euro in più al mese raggiungendo una mensilità di 1.333,54 euro, per arrivare fino all’F2 che con un aumento di 48,42 euro arriva a toccare i 2.455,67 euro al mese”.



 

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