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È stato pubblicato il Rapporto dell’Osservatorio Crif (Centrale rischi intermediazione creditizia) in merito alle truffe creditizie avvenute nel 2023. Nei primi posti troviamo la Puglia, con circa 3mila casi di conti correnti svuotati, con un danno stimato in oltre 13 milioni di euro.

Il rapporto del Crif sulle truffe creditizie

È uscito il Rapporto dell’Osservatorio Crif (Centrale rischi intermediazione creditizia) sulle truffe creditizie avvenute nel 2023, basato sui dati riportati dall’Osservatorio CRIF – Mister Credit sulle Frodi Creditizie.

Secondo il rapporto, lo scorso anno in Italia sono state registrate oltre 32.400 truffe creditizie, con un importo medio per frode di 4.666 Euro, in leggero calo rispetto all’anno precedente (-5,4%).

Fonte foto: iStock

Conti correnti svuotati in Puglia: secondo un rapporto del Crif, nel 2023 nella Regione sono avvenute circa 3mila truffe creditizie, con un danno stimato in oltre 13 milioni di euro

Secondo il rapporto però, “il valore economico complessivo (delle truffe, ndr) è in aumento del +14,5%, superando i 151 milioni di euro. Ancora più allarmante è l’aumento del +21,1% dell’importo medio frodato, che evidenzia un impatto finanziario più pesante per le vittime”.

I conti correnti svuotati in Puglia

Il report “evidenzia una maggiore concentrazione in Lombardia, Sicilia, Campania e Lazio, seguite da Puglia e Piemonte. I primi posti della classifica regionale vedono sempre le medesime regioni ma vi sono consistenti cambiamenti nelle quote: la Lombardia cresce del +19,1% portandosi al primo posto, mentre la Sicilia registra un aumento del +5,6%, superando la Campania”.

In Puglia, in particolare, le frodi sono diminuite del 16,9%, passando dal 10,7% del totale nel 2022 all’8,8% del 2023. Aumentano però nella Regione le frodi di importo compreso tra i 5mila e i 10mila euro, tanto che le circa 3mila truffe compiute hanno fruttato ai malfattori oltre 13 milioni di euro.

Come spiegato al Corriere da Simone Capecchi, direttore esecutivo di Crif, “le evidenze del fenomeno delle frodi rivelano purtroppo come i criminali siano sempre più esperti, aiutati anche dalle nuove tecnologie che, da un lato, abilitano attacchi sempre più sofisticati e difficili da identificare a danni di persone e aziende e, dall’altro, permettono di creare identità nuove ma inesistenti per perpetrare la frode creditizia”.

Come avvengono le truffe

Come spiega il report, “i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi si confermano la categoria di finanziamento più esposta alle frodi, con una quota del 45,3% sul totale dei casi rilevati”. Aumentati del 14% anche i casi di frode su prestiti personali.

“A differenza dello scorso anno – continua poi l’analisi del Crif – l’interesse dei truffatori sembra diminuire nei confronti delle carte di credito, incluse quelle revolving. Le frodi in questo segmento infatti mostrano un calo significativo del -32%”.

Soldi che vengono spesi principalmente nello stesso modo: “Nonostante una leggera contrazione rispetto all’anno precedente, gli elettrodomestici rimangono la categoria di beni più ambita dai frodatori, con una quota del 26,4% dei casi analizzati”.



truffe-polizia

Fonte foto: iStock



 

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