Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


Più risorse per le tecnologie strategiche in Emilia-Romagna. Ammontano a 61,5 milioni di euro le risorse del Por Fesr della Regione per attuare gli obiettivi di STEP, la nuova Piattaforma per le Tecnologie Strategiche per l’Europa introdotta dal Regolamento (UE) 2024/795.

Nelle scorse settimane la Regione ha presentato alla Commissione europea la proposta di rimodulazione del Programma Regionale FESR 2021-2027 per aderire a STEP.

Ora il via libera alla Piattaforma che destina 22,5 milioni di euro alle tecnologie digitali, 15 milioni alle tecnologie pulite, 12,5 milioni alle biotecnologie e 11,5 milioni ad attività di ricerca e innovazione per sostenere gli investimenti delle imprese, incluse le grandi, che investono nello sviluppo e nella produzione di tecnologie avanzate.

“Per l’Emilia-Romagna è una spinta a fare di più e meglio- commentano gli assessori allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e al Bilancio, Paolo Calvano– in tre settori di grande rilievo per il nostro sistema produttivo che trova nell’ecosistema della ricerca e dell’innovazione un fattore importante in grado di contribuire appieno agli obiettivi perseguiti da STEP. Grazie alla rimodulazione delle risorse europee l’Emilia-Romagna può potenziare ricerca e investimenti per un’economia sempre più strategica e sostenibile. Questo provvedimento contribuisce a spingere la Regione verso l’obiettivo del 3% di spesa in ricerca e innovazione, rafforzando sempre più il sistema integrato fra le nostre università, i centri di ricerca e le filiere e creando lavoro di qualità”.

L’obiettivo della Piattaforma, infatti, è ridurre le dipendenze dell’Unione in settori strategici, potenziare la competitività dell’Unione adattando la sua base economica, industriale e tecnologica alle transizioni verde e digitale, sostenendo lo sviluppo o la fabbricazione di tecnologie critiche in tutta l’Unione, o salvaguardando e rafforzando le rispettive catene del valore nei tre settori delle tecnologie digitali e deep tech, delle tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse e delle biotecnologie.

 

Le tecnologie strategiche in Emilia-Romagna

La Commissione europea ha individuato come strategiche le tecnologie digitali, le tecnologie pulite e le biotecnologie. La riprogrammazione della politica di coesione 2021-27 permette di destinare, nel caso dell’Emilia-Romagna, 61,5 milioni di euro di risorse Fesr a questi tre settori.

Il settore delle digital technologies vede nel Tecnopolo Manifattura di Bologna una concentrazione di opportunità nell’ambito del supercalcolo con gli importanti investimenti già effettuati quali ad esempio il supercomputer Leonardo della Commissione Europea o il campione nazionale Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing, finanziato dal PNRR, che posizionano la regione e le sue imprese ad un livello di competitività internazionale, con un grande potenziale di incidenza sulle tecnologie STEP.

A questi si aggiunge la nuova Bologna Quantum Alliance (BOQA), che va ad arricchire l’ecosistema dell’innovazione dell’Emilia-Romagna con un’intesa, siglata alla vigilia del G7 Scienza e Tecnologia,  che riunisce Università di Bologna, Consorzio Interuniversitario CINECA, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). L’accordo mette a sistema le tante competenze distribuite sul territorio nazionale legate a temi d’avanguardia della scienza quantistica, dalla ricerca fondamentale alle applicazioni scientifiche e industriali per dare un forte impulso allo sviluppo dell’intera filiera quantistica, promovendo ambiti strategici come quello dei computer quantistici, delle comunicazioni quantistiche sicure e della sensoristica quantistica di precisione.

Quanto al settore delle biotecnologie, in Emilia-Romagna il distretto biomedicale è considerato il più importante del settore in Europa e terzo nel mondo, dove hanno sede imprese specializzate nella produzione di presidi medicali, apparecchiature e prodotti per applicazioni terapeutiche.

Si tratta di imprese, anche multinazionali, che introducono innovazione continua sviluppando prototipi e brevetti le cui applicazioni sono diffuse a livello internazionale. Alle aziende operanti nel settore si affiancano diversi centri di ricerca specializzati: il Tecnopolo di Ozzano (Bologna) ed il Tecnopolo di Mirandola (Modena) che forniscono alle imprese servizi in grado di accrescere la capacità di R&D delle imprese su farmaci e dispositivi medici e di ridurre il time to market. Inoltre, gli Ircss-Istituti di ricovero e Cura a Carattere Scientifico (5 pubblici e 2 privati) dell’Emilia-Romagna svolgono specifiche attività di ricerca biomedicali con impatti significativi sulla domanda di tecnologie e prodotti del settore sanitario. Per rafforzare ulteriormente il settore, la Regione ha previsto poi di sviluppare con l’Università di Modena e Reggio Emilia il nuovo corso di laurea in Bioingegneria per l’innovazione in medicina, a partire dall’anno academico 2024/2025.

Anche il settore biofarmaceutico può contare su un comparto industriale ben sviluppato con numerose piccole e medie imprese ed alcune grandi imprese di rilevanza internazionale che hanno stabilito forti collegamenti con i centri di ricerca regionali e che sono coinvolte in varie fasi della catena del valore dei biofarmaci, dalla ricerca e sviluppo alla produzione e commercializzazione.

Per il settore delle clean technologies, le imprese hanno avviato consistenti investimenti in ricerca e sviluppo di materiali e tecnologie in grado di ridurre l’impatto sull’ambiente. Altrettanto rilevante è lo studio delle clean technologies nei comparti del packaging oltre che sulle fonti energetiche completamente rinnovabili quali l’idrogeno.

Grazie per aver letto questo articolo…
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui