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A due anni dai Giochi del Mediterraneo, la cui ventesima edizione – attesi 4.500 atleti di varie discipline sportive – si terrà nel 2026 a Taranto come sede centrale, più altre gare tra Brindisi, Lecce e i comuni del Tarantino, Barese e Brindisino, partono nella prossima settimana le gare di appalto per le opere più rilevanti. Tra lunedì e martedì è previsto il via per lo stadio Iacovone e per il polivalente PalaRicciardi. Sono impianti da ristrutturare entrambi a Taranto. A seguire, nella stessa settimana, la gara per costruire lo stadio del nuoto, anch’esso a Taranto, con due piscine olimpioniche da 50 metri. Le tre gare, che mettono in moto lavori per 120 milioni di euro, si sbloccano dopo che il 30 agosto la Corte dei Conti ha registrato il decreto dei ministri Raffaele Fitto, Andrea Abodi e Giancarlo Giorgetti relativo al finanziamento di 106,931 milioni per il secondo masterplan delle opere dei Giochi del Mediterraneo. In dettaglio, lo stadio Iacovone impegna 59,750 milioni di euro, quello del nuoto 41 milioni e il PalaRicciardi 23,800 milioni. Le opere sono state finanziate tra primo e secondo masterplan ed hanno attinto al budget complessivo di 275 milioni che il Governo ha reso disponibile per i Giochi: 150 nel 2022 e 125 nel 2023 con la legge di Bilancio. Il secondo masterplan ha finanziato gli ampliamenti progettuali dei tre impianti ed assegnato 31,750 milioni allo Iacovone, 11,800 al polivalente Ricciardi e 4,100 allo stadio del nuoto. Il primo masterplan da 167 milioni ha ottenuto il decreto interministeriale e l’approvazione della Corte dei Conti già nei mesi scorsi. 

 In campo le società Sport e Salute e Invitalia 

I progetti dello Iacovone e del PalaRicciardi sono stati predisposti, su mandato del commissario, dalla società pubblica Sport e Salute, che adesso si occuperà anche della gara, mentre quello dello stadio del nuoto è stato predisposto da uno studio di progettazione di Prato, che ha vinto un concorso internazionale di idee, mentre un’altra società pubblica, Invitalia, si occuperà della gara. I tre progetti sono stati approvati nelle rispettive conferenze dei servizi e verificati. Per lo Iacovone, come esecuzione partirà prima uno stralcio da 3 milioni, relativo alla demolizione dell’anello inferiore inagibile (stimati tre mesi per l’esecuzione), e in seguito, nei primi giorni di gennaio 2025, la parte più complessa. Con la ristrutturazione, lo Iacovone avrà una capienza di 21mila spettatori, la copertura e una serie di altri servizi. La tempistica fissata dal commissario prevede, una volta lanciati i bandi di gara, che le imprese facciano le loro offerte. Dovrebbero avere 30 giorni di tempo a disposizione. Nella valutazione delle offerte, si terrà conto di quella economicamente più vantaggiosa. Essendo appalti integrati, le imprese vincitrici dovranno poi redigere i progetti esecutivi. 

 Si completa progetto centro nautico 

 La quarta gara, relativamente alle opere rilevanti, che sarà collocata in rampa di lancio – dovrebbe occuparsene Invitalia – riguarderà il centro nautico per le competizioni di vela, canoa e canottaggio nel Mar Piccolo di Taranto. Al riguardo c’é un progetto che l’Agenzia Asset Puglia ha predisposto per il Comune di Taranto che attualmente è in verifica. L’importo, finanziato col primo masterplan, é di 14,635 milioni di euro. Per quest’opera, nella prossima settimana il commissario affiderà l’incarico di progettazione delle opere a mare, attualmente mancanti. Si tratta del campo di gara che avrà nove corridoi, insieme alla struttura galleggiante che terrà ferme le imbarcazioni all’atto della partenza, alla torre di controllo per l’allineamento in zona partenza e a quella per il fotofinish all’arrivo, e ai pontili per consentire ai regatanti di scendere in mare con le barche e di riportarle poi a secco. Altro intervento di rilievo riguarda la ristrutturazione dello stadio di Lecce per 36,300 milioni, di cui 25 per la sola copertura. Il primo step progettuale è in verifica, il secondo, che riguarda la copertura, deve essere ancora perfezionato. Da chiarire se le gare le lancerà il Comune di Lecce oppure il commissario delegherà le società pubbliche come a Taranto per accelerare i tempi. 

 Le incognite: tempi stretti e spese organizzative scoperte

Riepilogando i numeri, il commissario Ferrarese dichiara che i 275 milioni stanziati riguardano 21 Comuni per realizzare 40 opere. In gran parte ristrutturazioni e ampliamenti. “A Taranto ci sono investimenti per circa 160 milioni poiché Taranto è la capitale dei Giochi – commenta -. Nella provincia di Taranto si arriva a 205 milioni, mentre gli altri 70 sono nelle altre provincie”. L’imminente avvio delle gare non risolve però tutti i problemi. Ce ne sono almeno due: i tempi a disposizione e il finanziamento delle spese organizzative che richiederanno 35-40 milioni. Circa i tempi, le opere devono essere costruite in 18 mesi per consentire i collaudi prima dell’avvio dei Giochi, e al riguardo Ferrarese dice: “Ce la dobbiamo mettere tutta ed essere ottimisti. Il nostro obiettivo è quello di realizzare tutto in così poco tempo per cercare di arrivare pronti ai Giochi del Mediterraneo. Chiedo grande collaborazione per centrare l’obiettivo”. Per l’organizzazione, infine, il Governo potrebbe mettere a disposizione altri fondi. Fra le diverse spese da coprire, c’é anche il nolo di due grandi navi da crociera da ormeggiare a Taranto per ospitare gli atleti e le loro delegazioni.

 

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