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Una nota in uscita dal Consiglio dei ministri conferma le priorità della prossima legge di Bilancio 2025. Il governo Meloni promette di voler puntare sul taglio delle tasse.

Priorità Manovra: dal Consiglio dei ministri emerge il taglio delle tasse

La prossima legge di Bilancio, la cui direzione è stata delineata durante un vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, si preannuncia come una manovra fatta di “priorità” politiche. Tra queste la conferma del taglio delle tasse come una delle priorità principali.

Il governo infatti punta a ridurre la pressione fiscale su alcune categorie:

Sono le categorie considerate fondamentali per la crescita e il rilancio del Paese. Dal vertice, durato circa tre ore e che ha visto la partecipazione dei leader della coalizione di governo – tra cui la premier Giorgia Meloni, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani e il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi – ha inoltre rafforzato l’unità e la coesione della maggioranza, elemento considerato essenziale per portare avanti le riforme previste per il resto della legislatura.

Quali sono le priorità?

Al termine del vertice, una nota congiunta ha ribadito che la prossima legge di Bilancio sarà “seria ed equilibrata”, con il taglio delle tasse al centro della Manovra.

L’obiettivo dichiarato è quello di sostenere i giovani, le famiglie e le imprese, con un’attenzione particolare verso quelle che assumono nuovo personale.

Il pacchetto di misure fiscali mira a incentivare l’occupazione e a stimolare la natalità, rispondendo a due delle sfide considerate più urgenti che il Paese si trova ad affrontare: la crisi demografica e il tasso di disoccupazione, ancora instabile nonostante i recenti segnali di ripresa.

Interventi a sostegno dei giovani, famiglie e imprese

Tra gli interventi più attesi, ci sono quelli rivolti ai giovani, con possibili incentivi per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro e agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa. Le famiglie, da parte loro, potrebbero beneficiare di ulteriori misure, oltre il sostegno della natalità, in linea con l’impegno del governo di contrastare il declino demografico e garantire un futuro sostenibile per l’Italia.

Un altro pilastro della manovra è rappresentato dagli interventi a favore delle imprese, in particolare quelle che decidono di aumentare il numero di dipendenti. Il governo prevede di introdurre sgravi fiscali e contributivi per stimolare l’occupazione e incoraggiare gli investimenti, soprattutto in settori strategici come la manifattura e i servizi.

Gli incentivi fiscali potrebbero rivelarsi decisivi per ridurre ulteriormente la disoccupazione e consolidare la ripresa economica, come sottolineato dai recenti dati macroeconomici che mostrano un trend positivo.

La rinnovata coesione della maggioranza

Oltre agli aspetti economici interni, il vertice ha affrontato anche questioni di politica estera, come la crisi in Medio Oriente e la guerra in Ucraina. Un momento di tensione è stato segnato dalla diffusione, per errore, di una versione del comunicato della Lega che sembrava indicare una posizione diversa sull’Ucraina rispetto alla linea ufficiale del governo.

L’incidente è stato rapidamente chiarito, ribadendo l’unità di intenti del governo. A testimonianza di questa unità, i leader della coalizione hanno rinnovato il patto di governo, evidenziando la solidità e la compattezza del centrodestra.

Nel frattempo è stato indicato Raffaele Fitto come prossimo commissario europeo. La scelta, annunciata dalla premier Meloni, rappresenta un passo importante per l’Italia in ambito europeo, in un contesto internazionale sempre più complesso.



 

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