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Anche il tasso variabile sembra imboccare la strada dei ribassi, dopo che nei mesi scorsi si erano registrati sensibili miglioramenti sul fronte dei mutui a tasso fisso.
È quanto emerge dall’ultimo Osservatorio mensile di MutuiOnline.it, riferito al consuntivo di luglio 2024.

Le tendenze trovano conferma nelle richieste di mutui a 20 e 30 anni, con un TAN medio del variabile al 4,87% (diminuito di 24 punti base in due mesi) e con le migliori offerte di mercato al 4,49%.
Quanto al fisso, la media è del 3,27%, con le migliori condizioni del tasso al 2,90%.


L’euribor accelera la discesa, mentre l’irs rimane stabile:
Nel mese scorso, l’indice Euribor (parametro di riferimento per i mutui a tasso variabile) è sceso sia per la scadenza a 1 mese che per quella a 3 mesi.
L’Euribor a 1 mese si è attestato al 3,62% (un punto base in meno rispetto a giugno 2024 e 20 in meno rispetto a maggio), mentre per la scadenza a 3 mesi si è passati dal 3,81% di maggio al 3,72% di giugno, attestandosi al 3,68% nel mese di luglio.

L’IRS (benchmark per i mutui a tasso fisso), che aveva iniziato a scendere nel terzo trimestre del 2023, è ora in una fase di stabilità.
A luglio, le scadenze a 10 e 20 anni si sono mantenute al 2,75%, mentre quella a 30 anni è rimasta al 2,51%.


La convenienza del finanziamento green:
I mutui green confermano quanto emerso nelle rilevazioni precedenti, con un risparmio medio di 44 punti base per i tassi variabili e di 35 punti base per i tassi fissi.
Poiché questa tendenza non è occasionale, sarebbe riduttivo attribuirla esclusivamente a strategie di marketing delle banche.

In realtà, gli Istituti di credito hanno evidenziato che i finanziamenti per immobili ad alta efficienza energetica o per ristrutturazioni mirate a migliorare l’efficienza energetica, sono considerati meno rischiosi.
Questi immobili tendono, infatti, ad avere un valore di mercato superiore rispetto alla media e, anche se i differenziali si riducono considerando i tassi minimi anziché quelli medi, rimangono comunque vantaggiosi.


Aumento delle surroghe e sostituzioni:
Secondo i dati di MutuiOnline.it, a luglio la quota di surroghe (trasferimento del proprio mutuo da una banca a un’altra, senza cambiare l’importo del debito residuo) e sostituzioni (estinzione del vecchio mutuo e stipula di un nuovo contratto con un altro istituto bancario) ha raggiunto il 34,2% del totale dei mutui richiesti.
Questo indica, ovviamente, che aumentano le opportunità di rinegoziazione al ribasso per i mutui sottoscritti in passato, ma non solo per i mutuatari a tasso fisso (come indicato dalle rilevazioni precedenti), bensì anche per quelli con contratti a tasso variabile.


Finalità prevalenti nelle richieste di mutuo:
Nonostante la crescita delle surroghe, la finalità dell’acquisto della prima casa rimane la più diffusa, rappresentando il 55,8% delle richieste totali.
Anche se in leggera flessione rispetto al 56,1% rilevato a giugno.


Consueto predominio del tasso fisso:
Per quanto riguarda la tipologia di tasso, continua a crescere la preferenza per il tasso fisso, raggiungendo il 99,5% delle richieste di luglio e relegando a quote trascurabili tutte le altre opzioni.
Questa scelta è ovviamente comprensibile, garantendo rate fisse e prevedibili che non sottopongano al rischio di un potenziale aumento delle rate che può derivare da un mutuo a tasso variabile.


Stabilità della durata dei mutui:
Non si registrano particolari cambiamenti nella durata media dei finanziamenti richiesti, che rimane stabile a 24 anni e 2 mesi.
Lo stesso vale per la durata media dei mutui concessi, che si attesta a 24 anni e 5 mesi.


Prospettive future e attese per agosto:
I dati del mese di agosto saranno cruciali per capire se il mercato si stia già preparando per un possibile taglio dei tassi ufficiali da parte della BCE, atteso da molti analisti per settembre.
Questi movimenti potrebbero ovviamente influenzare ulteriormente le scelte di chi sta considerando di richiedere un mutuo o di rinegoziare quello attuale.


Fonte: MutuiOnline.it – 29 agosto 2024

MUTUI: diminuzione del tasso fisso e surroghe in crescita, nel secondo trimestre 2024

 

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