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Mutuo chirografario e mutuo ipotecario, quando l’uno o perché l’altro. Molto spesso, nel linguaggio giuridico o bancario si menzionano questi due istituti e si insiste in particolare sul significato del primo, in quanto è il mutuo ipotecario ad essere di più alla portata di tutti. Il mutuo chirografario è un finanziamento non garantito dall’ipoteca su un bene ma dal semplice impegno del debitore. Può essere definito tale un qualsiasi finanziamento a garanzia del quale non vi è un immobile, ovvero ogni forma di prestito che non sia ipotecaria. Scopriamo insieme gli aspetti più importanti di questo istituto giuridico.

Sommario

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Cos’è e cosa vuol dire mutuo chirografario?

Cos’è e cosa vuol dire mutuo chirografario?

Quando il mutuo viene concesso senza l’iscrizione di un’ipoteca, si parla di mutuo chirografario. Le lacune legate a questo istituto giuridico derivano dal fatto che è più frequente che venga richiesto e concesso un mutuo ipotecario. E’, in sostanza, un finanziamento che non necessita di una garanzia reale per poter essere concesso. Si definisce chirografario perché il documento più importante in questa operazione è il chirografo che, letteralmente, significa, “scritto a mano”. Si tratta di un foglio firmato “di pugno” dal contraente, decisivo perché con esso ci si assume l’impegno a restituire la somma pattuita, senza che siano necessarie ipoteche, fideiussioni o altre forme di garanzia. Dunque possiamo dire che si può parlare di mutuo chirografario tutte le volte in cui si stipula un finanziamento in cui manca una garanzia come l’ipoteca. Il finanziamento non è, necessariamente, destinato all’acquisto di un immobile. La garanzia di adempimento dell’obbligo assunto è il solo patrimonio dell’intestatario del mutuo o contraente.

Come funziona il mutuo chirografario?

Il mutuo chirografario è concesso, dunque, dagli istituti di credito solo alle imprese o ai privati che dimostrino di avere una certa solidità finanziaria o economica. La garanzia è, infatti, il solo patrimonio del richiedente, sia essa persona fisica o giuridica. Poiché il rischio di insolvenza è maggiore rispetto al mutuo ipotecario, anche le cifre concesse hanno un limite. Generalmente gli istituti di credito non erogano una cifra che è maggiore di 120 mila euro se il richiedente è un privato, qualora il richiedente sia un’impresa, invece, l’importo varia a seconda delle esigenze dell’impresa. La durata massima di questa tipologia di mutuo è diversa rispetto a quella dei mutui tradizionali. Ci si mantiene, in genere, attorno ai 10 anni e non si superano mai i 15 anni ( durata massima). Il calcolo della rata è valutato in base ad esigenze differenti e generalmente questo tipo di mutuo è soggetto a tassi di interesse molto più alti.

Qual è la durata massima?

Come sottolineato nel paragrafo precedente la durata di un piano di ammortamento di un mutuo chirografario è, generalmente, ridotta rispetto a quella del mutuo ipotecario. Infatti, poiché si tratta di una richiesta priva di garanzia e quindi molto più rischiosa, il piano non può superare i 15 anni. Per le aziende il tempo di rimborso non supera mai i 10 anni. E’ da sottolineare che quando non si ottempera al pagamento delle rate del mutuo chirografario, scattano gli interessi di mora. Si specifica che alcuni istituti di credito, in via eccezionale e su adeguata motivazione, possono concedere un mutuo chirografario che abbia una durata anche di 20 anni.  E’ opportuno sottolineare che qualora si tratti di finanziamento chirografario la durata del piano di ammortamento è, generalmente, compresa tra 1 e 5 anni.

Mutuo chirografario e privati

Il mutuo chirografario per clienti privati può essere richiesto indistintamente da chiunque intenda acquistare un immobile residenziale e le relative pertinenze o necessiti di liquidità per opere importanti come, ad esempio, il rifacimento degli impianti per una conversione a fonti rinnovabili. Questa formula consente di non apporre l’ipoteca su un immobile, sgravando così il richiedente da questa incombenza e ponendo, come unico parametro di valutazione, il suo reddito e la sua storicità creditizia. Ecco perché la firma, da cui prende il nome l’istituto giuridico, (chirografo, letteralmente scritto a mano) è l’elemento decisivo per la concessione del finanziamento.  Il finanziamento chirografario per privati può avere caratteristiche diverse a seconda dell’istituto di credito che lo eroga, ma in linea generale è soggetto a dei tassi di interesse più elevati rispetto ad un mutuo con garanzia ipotecaria e prevede una durata relativamente breve: per questo motivo questa formula ha caratteristiche molto simili a quelle del prestito personale. Giacché per la richiesta di questa tipologia di mutuo è sufficiente avere una solidità finanziaria notevole ed una storia creditizia forte, in genere non sono richiesti per affrontare dei lavori costosi e da concludere in poco tempo.

Cosa succede se non si paga un mutuo chirografario: le conseguenze

E’ notorio che qualora non si paghino le rate di un mutuo chirografario, scattano presto gli interessi di mora sulle rate non pagate. Il nominativo del mutuatario è inserito nella Centrale dei rischi, il sistema informativo gestito dalla Banca d’Italia. In questo caso il debitore verrà segnalato quale “cattivo pagatore” e potrà avere difficoltà, nei mesi successivi alla segnalazione, nella richiesta di ulteriori crediti. In caso di mancato pagamento delle rate vi è un altro rischio, la perdita del cosiddetto beneficio del termine, ovvero il mutuatario, oltre a dover corrispondere le rate con gli interessi, potrebbe anche dover saldare la restante parte del debito in un’unica soluzione.

Mutuo chirografario e tassi

Tasso di interesse fisso

In relazione ai tassi di interesse anche per il mutuo chirografario essi possono essere fissi o variabili. Nel primo caso il tasso di interesse resta fisso per tutta la durata del contratto, quindi anche l’importo delle singole rate può essere predeterminato. Lo svantaggio di questa tipologia di tasso è l’impossibilità di sfruttare la riduzione di eventuali riduzione dei tassi di mercato. Questo tasso è favorevole per coloro che vogliono sapere, sin dalla firma del contratto, quale sia l’importo delle singole rate e l’ammontare complessivo del debito, infatti appunto si sottoscrivere un contratto di mutuo che indica proprio quel tipo di tasso.

Tasso di interesse variabile

Nel corso del contratto il tasso di interesse può variare, con cadenze prestabilite, secondo l’andamento di uno o più parametri di indicizzazione fissati all’interno del contratto. Questa tipologia di tasso porta con sè il rischio della variazione improvvisa non solo dell’importo della rata ma anche del numero delle rate. Tuttavia il tasso variabile è consigliabile per coloro che vogliono seguire l’andamento del mercato, fiduciosi nella possibilità di ribassi ma che, allo stesso tempo, possa sostenere eventuali aumenti dell’importo delle rate. Lo spread, che influenza i tassi, spesso è anche maggiore del 4%.

Il calcolo della rata

Essendo il mutuo, anche quello chirografario, un impegno ingente e di lunga durata, è importante che il richiedente valuti attentamente le proprie disponibilità economiche. E’ ragionevole che la rata non superi un terzo del suo reddito mensile. La rata è composta da due quote, quella capitale e quella interessi. La prima quota rappresenta l’importo del finanziamento da restituire mentre quella interessi rappresenta l’interesse maturato sul capitale. Esistono diverse modalità di restituzione del finanziamento. In Italia il piano di ammortamento, più diffuso, è quello alla “francese”, la rata è di importo fisso, costituita da una quota capitale e da una quota interessi. Precisamente la prima sarà crescente, la seconda sarà decrescente. Facciamo un esempio pratico per il calcolo di un’ipotetica rata.

Supponiamo che l’importo del mutuo sia di 120000 euro, che lo si voglia rimborsare in 15 anni con una rata a scadenza mensile. Supponiamo che il tasso sia di 4,50%.

A) Ammontare della singola rata = 917,99 euro
B) Numero totale di tutte le rate = 180 rate
C) Ammontare di tutti gli interessi = 45.238,55 euro

E’ opportuno sottolineare che le 45.238,55 euro di interessi passivi calcolati, non sono gli unici interessi da pagare. Vi sarebbero, infatti, anche gli interessi di preammortamento tecnico, i quali, a volte, previo accordo con la banca erogatrice, servono anche per spostare il pagamento della prima rata ad un certo numero di mesi.

A chi conviene il mutuo chirografario

Abbiamo già detto che il mutuo chirografario non prevede l’iscrizione di ipoteca e quindi viene meno quel tipo di garanzia utile per sostenere il debito. Per questo motivo va detto che colui che chiede il mutuo chirografario deve avere una solidità patrimoniale notevole ed una buona situazione finanziaria. Nel settore dei privati e delle famiglie lo scopo, per il quale, il mutuo viene generalmente concesso è quello delle installazioni di fonti di energia rinnovabili, con piani di ammortamento che possono spingersi, in alcuni casi, anche oltre il decennio. Generalmente le banche concedono questo finanziamento quando l’iscrizione dell’ipoteca potrebbe risultare complessa o addirittura impossibile ( si pensi, ad esempio, ai lavori condominiali), o troppo costosa, o poco conveniente rispetto alle somme ed ai tempi indicati nel contratto di finanziamento. E’, comunque, una forma di finanziamento che è, maggiormente, concessa alle aziende, meno ai privati.

Che differenza c’è tra mutuo chirografario ed ipotecario?

Una delle principali differenze tra i due mutui è la garanzia richiesta dall’istituto di credito per la concessione del denaro. Nel caso di mutuo chirografario, non è richiesta e la sola firma del mutuatario è sufficiente, unitamente alla sua solidità reddituale, affinché venga concesso il finanziamento. Nel caso del mutuo ipotecario, invece, viene apposta una garanzia su un immobile, a garanzia del pagamento delle rate del piano di ammortamento. Certo il mutuo chirografario si prefissa come più rischioso rispetto a quello ipotecario proprio perché non vi è nulla che garantisce il debito. Il mutuo ipotecario è, generalmente, utilizzato per l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione di un immobile per uso residenziale. Ci sono anche altri usi, tuttavia. Il mutuo chirografario è, talvolta, definito prestito personale, quando viene richiesto da un privato, proprio in virtù del fatto che non vi è una garanzia a supporto.

Per più informazioni sul mutuo ipotecario, potete consultare questo approfondimento.



 

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