In caso di bonifico sbagliato per le detrazioni fiscali come ci si deve comportare? I chiarimenti arrivano direttamente dall’Agenzia delle Entrate che ha offerto alcune utili e importanti indicazioni. Come deve essere effettuato il pagamento per poter usufruire delle agevolazioni fiscali previste – in particolare del bonus ristrutturazioni – e cosa si deve fare nell’eventualità si commetta un errore? Vediamo quanto spiegato.
Lo spunto per offrire ulteriori chiarimenti è arrivato in seguito al quesito presentato da un contribuente a Fisco Oggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate: “L’anno scorso ho acquistato dei climatizzatori a pompa di calore pagando la relativa fattura con bonifico postale online. Il Caf cui mi sono rivolto per la compilazione del modello 730/2024 mi ha informato che la spesa non è presente nella dichiarazione precompilata, poiché il bonifico che ho utilizzato è di tipo ordinario e non quello dedicato alle detrazioni fiscali. È possibile adesso fare qualcosa o devo rinunciare alle detrazioni?”.
Bonifico ristrutturazione errato, come fare
Nel fornire la sua risposta, il Fisco ha ricordato che, per situazioni analoghe a quelle rappresentate nel quesito, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che, con particolare riferimento agli adempimenti da seguire per avvalersi della detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Tuir, “è sempre necessario che le spese siano pagate mediante l’apposito bonifico dedicato in cui devono essere riportati tutti i dati necessari alle banche (o a Poste Spa) per operare una ritenuta d’acconto nei confronti del destinatario del pagamento”.
Ma cosa fare se si commette un errore? A tal proposito, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, qualora si commetta un errore – ad esempio non vengano indicati sul bonifico tutti i dati richiesti – e non sia possibile ripetere il pagamento, “la detrazione spetta solo se il contribuente è in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dall’impresa, con la quale quest’ultima attesta che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del reddito d’impresa”.
Il contribuente deve presentare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dall’impresa, in sede di predisposizione della dichiarazione dei redditi, al Caf o al professionista abilitato o, su richiesta, agli uffici dell’Amministrazione finanziaria. A specificarlo è la circolare n. 43/2016.
In caso di bonifico sbagliato per le detrazioni fiscali, il bonus si può dunque ottenere solo possedendo e presentando al Caf o al professionista abilitato o, su richiesta, agli uffici dell’Amministrazione finanziaria una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dall’impresa, con la quale quest’ultima attesta che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del reddito d’impresa.
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