Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche ed Emilia Romagna sono le regioni dove scatta la sospensione rate mutuo decisa a causa di alluvioni ed eventi meteo estremi. L’ABI (Associazione bancaria italiana), recependo l’ordinanza emanata dalla Protezione civile, ha inviato una comunicazione alle banche per informarle dello stop dei pagamenti dei finanziamenti per 12 mesi, fino al 17 settembre 2025. C’è da notare che, in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del provvedimento, si tratta di misure di sostegno e aiuto alle famiglie e alle imprese duramente colpite e danneggiate dal maltempo. Agevolazioni che in parte sono state prorogate e in altri casi, invece, introdotte ex novo.
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Sospensione rate mutuo per alluvione: in quali Regioni c’è lo stop
SOSPENSIONE RATE MUTUI | SPIEGAZIONE |
In quali Regioni vale il provvedimento |
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Fino a quando è in vigore |
L’ABI ha informato i suoi associati che un’ordinanza del Capo dipartimento della Protezione Civile ha adottato una misura di sospensione del pagamento delle rate dei mutui, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni 29 e 30 giugno 2024 in alcuni comuni della Città Metropolitana di Torino, della provincia del Verbano-Cusio-Ossola e della provincia di Vercelli. Mentre c’è stata la proroga per 12 mesi dell’interruzione dei pagamenti dei mutui per la straordinaria grandinata che ha colpito il 6 luglio 2023 la provincia di Cuneo.
Sempre l’ABI ha comunicato che è ulteriormente prorogata fino al 17 settembre 2025 la misura dello stop delle rate dei mutui per gli eccezionali eventi meteo accaduti, a partire dal 15 settembre 2022, nelle Marche. Proroga che interessa anche la Lombardia per i danni del meteo provocati dal 4 al 31 luglio 2023. Così come per 12 mesi si applica il congelamento delle rate dei mutui per i danneggiamenti del maltempo che, dal 13 luglio al 6 agosto 2023, hanno bersagliato il Friuli Venezia Giulia e il Veneto.
Misura di sospensione del pagamento delle rate dei mutui per il maltempo che si è abbattuto sulle province di Bologna, di Forlì Cesena, di Modena, di Parma, di Piacenza e di Reggio Emilia dal 20 al 29 giugno 2024.
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