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Concepito e notificato da Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia, IPCEI Idrogeno3 è il terzo importante progetto di comune interesse europeo a sostegno delle infrastrutture dell’idrogeno. Noto anche come Hy2Infra, Idrogeno3 ha l’obiettivo di rafforzare l’approvvigionamento di idrogeno rinnovabile, riducendo la dipendenza dal gas naturale e contribuendo a conseguire i traguardi di sostenibilità ambientale, decarbonizzazione ed efficientamento energetico del Green Deal europeo e del piano REPowerEU.

Gli Stati membri hanno messo in cantiere 6,9 miliardi di euro di finanziamenti pubblici, che dovrebbero a loro volta liberare 5,4 miliardi di investimenti privati per un totale di 12 miliardi. “Sebbene la catena di approvvigionamento dell’idrogeno rinnovabile in Europa si trovi ancora in uno stadio embrionale, Hy2Infra realizzerà i primi elementi costitutivi di una rete dell’idrogeno rinnovabile integrata e aperta”, ha dichiarato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile per la politica di concorrenza.

 

IPCEI Idrogeno3: cos’è e che prevede

L’IPCEI Idrogeno3 prevede che 32 imprese europee (tra cui 5 PMI) parteciperanno a 33 progetti di costituzione della catena del valore dell’idrogeno. Le aziende protagoniste sono chiamate a collaborare strettamente tra loro per numerose iniziative comuni e con partner esterni strategici, come i gestori dei sistemi di trasmissione, i potenziali acquirenti, i fornitori di attrezzature in tutta Europa, le università e i centri di ricerca. Le iniziative dovranno sostenere quattro punti-chiave:

 

  • la diffusione di elettrolizzatori su larga scala per 3,2 GW per produrre idrogeno rinnovabile;
  • lo sviluppo di impianti di stoccaggio dell’idrogeno su larga scala con una capacità di almeno 370 GWh;
  • la realizzazione di condotte di trasporto e distribuzione dell’idrogeno nuove e riconvertite per 2-700 km;
  • la costruzione di terminali di movimentazione e delle relative infrastrutture portuali per vettori di idrogeno organico liquido (LOHC) allo scopo di gestire 6.000 tonnellate di idrogeno all’anno.

 

Adolfo Urso, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha disposto con un apposito decreto l’attivazione del Fondo per sostenere la realizzazione dell’IPCEI Idrogeno3 in Italia. La disponibilità finanziaria è di oltre 994 milioni di euro. Lo stanziamento è finalizzato all’erogazione di contributi alle imprese italiane che sono coinvolte nella realizzazione dei progetti di sviluppo di una rete europea per l’idrogeno, con particolare attenzione rivolta agli investimenti in infrastrutture.

 

Le agevolazioni per la filiera italiana dell’idrogeno

Per l’Italia, sono risultati ammissibili alle agevolazioni tre imprese, selezionate a seguito della manifestazione d’interesse lanciata per la selezione delle iniziative. I progetti ammessi riguardano tutti la Puglia e sono promossi da Snam per la sua Hydrogen Valley (il repurposing di 85 km di condotte esistenti e l’installazione di 110 km di nuove tubazioni: la fase operativa è attesa nel 2028), Saipem per il suo Puglia Green Hydrogen Valley (la realizzazione di due impianti a Brindisi e Taranto per una capacità di elettrolisi complessiva di 160 MW e la produzione di 250 milioni di metri cubi di idrogeno verde all’anno una volta in esercizio) ed Energie Salentine (ES), costituita da Ferazzoli S.p.A. ed EN.IT per l’Hydrogen Project a Brindisi e Taranto.

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo alla spesa nei limiti delle risorse finanziarie disponibili. Le condizioni di accesso sono quelle stabilite dalla Commissione europea. I requisiti richiesti ai beneficiari, specificati dal Decreto interministeriale del 21 aprile 2021 all’articolo 3, sono cinque:

 

  • essere costituiti e regolarmente iscritti al Registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposti a procedure concorsuali;
  • non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà (l’unica eccezione è per le imprese che al 31 dicembre 2019 non erano in difficoltà ma lo sono diventate nel periodo successivo);
  • essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero dello sviluppo economico;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali e incompatibili dalla Commissione europea.

 

Sono esclusi dalle agevolazioni i soggetti che si trovano in due condizioni specifiche:

 

  • i cui legali rappresentanti o amministratori, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione di servizi e forniture;
  • nei cui confronti sia stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (la norma che disciplina la responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi) e successive modifiche e integrazioni.

 

La domanda e i prossimi passi di Hy2Infra

L’intervento del Fondo IPCEI Idrogeno3 è stato attivato con il Decreto del 3 luglio 2024 del Ministro delle Imprese e del Made in Italy. I termini per la presentazione delle istanze saranno aperti dalla Direzione Generale per incentivi alle imprese del MIMIT con un apposito provvedimento di attuazione entro 90 giorni dall’entrata in vigore del Decreto ministeriale.

I soggetti destinatari delle agevolazioni possono ricevere ulteriori informazioni e chiarimenti inviando una mail all’indirizzo attuazione.ipcei@mimit.gov.it oppure visitando la pagina del sito ministeriale dedicata all’IPCEI Idrogeno3: a breve saranno pubblicate le FAQ con tutte le disposizioni e informazioni del caso.

Per l’attuazione dei progetti, i beneficiari devono rispondere a tutte le condizioni di svolgimento dell’iniziativa e presentare un report dettagliato delle attività nell’ambito della governance del programma. Il Ministero ha allegato alla Circolare n. 418933 del 12 dicembre 2023 il manuale operativo per la rendicontazione dei progetti.



 

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