Il Decreto Coesione, approvato dal Governo italiano, introduce una serie di misure volte a sostenere la crescita economica del Paese e a favorire la coesione territoriale. Tra le novità più rilevanti, spiccano i bonus destinati alle imprese, che entreranno in vigore a partire da settembre 2024.
Il Decreto Coesione, entrato in vigore a luglio 2024, ha introdotto una serie di misure volte a stimolare la crescita economica del Paese e a favorire la coesione territoriale. Tra le novità più rilevanti, spiccano i bonus assunzionali, destinati a sostenere l’occupazione e a favorire l’ingresso nel mondo del lavoro, soprattutto dei giovani.
Bonus assunzioni: un’opportunità per le imprese e per i giovani
A partire da settembre 2024, le imprese che assumono determinate categorie di lavoratori potranno beneficiare di importanti sgravi contributivi. Questo incentivo è stato introdotto con l’obiettivo di favorire l’occupazione giovanile, sostenere le donne e promuovere lo sviluppo delle Zone Economiche Speciali (ZES).
I beneficiari dei bonus assunzionali sono principalmente:
- Giovani under 35: le imprese che assumono a tempo indeterminato giovani che non abbiano mai avuto un contratto a tempo indeterminato potranno beneficiare di un esonero contributivo totale per 24 mesi, fino a un massimo di 500 euro mensili per ciascun lavoratore.
- Donne svantaggiate: le imprese che assumono a tempo indeterminato donne svantaggiate (ad esempio, disoccupate di lunga durata, donne con figli a carico o con disabilità) potranno beneficiare di un esonero contributivo totale per 24 mesi, fino a un massimo di 650 euro mensili per ciascun lavoratore.
- Lavoratori nelle ZES: le imprese che assumono lavoratori nelle Zone Economiche Speciali potranno beneficiare di ulteriori incentivi, tra cui sgravi fiscali e contributivi.
Quali sono i requisiti per accedere ai bonus?
Per poter beneficiare dei bonus assunzionali, le imprese devono rispettare alcuni requisiti specifici, tra cui:
- Tipo di contratto: il contratto di lavoro deve essere a tempo indeterminato.
- Durata del rapporto di lavoro: il bonus è riconosciuto per un periodo di 24 mesi.
- Categoria di lavoratori: il lavoratore assunto deve rientrare nelle categorie previste dalla normativa (giovani under 35, donne svantaggiate, lavoratori nelle ZES).
- Residenza fiscale: l’impresa deve avere la sede legale e operativa in Italia.
Come richiedere i bonus?
La modalità di richiesta dei bonus assunzionali sarà definita con appositi decreti attuativi. Si prevede che le imprese dovranno presentare domanda all’INPS, allegando la documentazione necessaria.
Quali sono i vantaggi per le imprese?
I bonus assunzionali offrono alle imprese numerosi vantaggi, tra cui:
- Riduzione dei costi del lavoro: gli sgravi contributivi consentono alle imprese di ridurre i costi del lavoro, rendendo più competitive le assunzioni.
- Aumento della flessibilità: i bonus possono essere utilizzati per assumere nuove figure professionali o per stabilizzare i rapporti di lavoro esistenti.
- Miglioramento dell’immagine aziendale: le imprese che investono nelle assunzioni e nella formazione dei giovani possono migliorare la propria immagine e attrarre nuovi talenti.
Quali sono le implicazioni per il mercato del lavoro?
I bonus assunzionali previsti dal Decreto Coesione possono avere un impatto positivo sul mercato del lavoro italiano, favorendo:
- La riduzione del tasso di disoccupazione giovanile: grazie agli incentivi all’assunzione dei giovani, si prevede una riduzione del tasso di disoccupazione giovanile, uno dei problemi più pressanti del nostro Paese.
- L’inclusione sociale: I bonus per le donne svantaggiate possono contribuire a ridurre il gap di genere nel mercato del lavoro.
- Lo sviluppo delle Zone Economiche Speciali: gli incentivi per le imprese che operano nelle ZES possono favorire la crescita economica di queste aree e contribuire a ridurre il divario tra Nord e Sud.
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