Il vero problema non è il taglio dei fondi, che verrà ripristinato, quanto la questione dell’aumento del biglietto. Il presidente della commissione Mobilità, Giovanni Zannola, getta acqua sul fuoco dopo la delibera con la quale la giunta della Regione Lazio ha tolto circa 38 milioni di euro di fondi destinati al trasporto pubblico di Roma: “Quei soldi torneranno – dice a RomaToday – ma occorre lavorare per scongiurare l’aumento del ticket”.
Taglio ai fondi del trasporto pubblico
Lo scorso 8 agosto, per finanziare il fondo taglia tasse, la giunta regionale aveva disposto una riduzione dei fondi destinati al trasporto pubblico di Roma, da 240 milioni di euro a circa 200 l’anno. Soldi che, ha poi assicurato la Pisana, verranno recuperati a settembre con una variazione di bilancio.
“È vero che con questa variazione del bilancio regionale ci sono meno risorse – spiega Zannola a RomaToday – il finanziamento regionale a Roma Capital deriva da due voci. Una dal fondo che la Regione mette a disposizione di Roma e l’altra dall’extra gettito sanitario. C’è l’impegno di recuperare la stessa cifra tagliata non appena l’extra gettito sarà disponibile”. Quindi, dal punto di vista finanziario “non ci sono problemi” sottolinea il presidente della commissione Mobilità di Roma.
Pochi soldi per Roma
Il problema, secondo Zannola, è a “monte”. Come raccontato anche negli ultimi mesi, al Lazio, e in particolare a Roma, serve una quota maggiore del Fondo nazionale trasporti. “I laziali ricevono una quota dell’11,6% su base nazionale che è ridicola rispetto ai numeri del Lazio e della Capitale d’Italia”.
Nello specifico, il fondo nazionale trasporti, ripartito ogni anno, ammonta a circa 5 miliardi di euro. Il Lazio, nell’ultimo anno, ha ricevuto l’11,6% del totale, circa 579 milioni. La Regione integra questi fondi con risorse proprio, circa 412 mln di euro, di cui 240 milioni vengono assegnati al Comune di Roma (non vincolati al fondo nazionale trasporti). L’affidamento complessivo del trasporto pubblico locale a Roma vale circa 720 milioni di euro all’anno: 470 mln stanziati da Roma Capitale e 240 milioni stanziati dalla Regione Lazio. Secondo il Campidoglio e alcuni deputati romani in quota Pd, per Roma servirebbero almeno 350 milioni in più. “è un problema nazionale, non legato a questo momento specifico – sottolinea ancora Zannola – perché a Roma si lavora in un contesto completamente diverso rispetto alle altre città d’Italia”.
Aumento del biglietto
Intanto, il 1° luglio doveva scattare l’aumento del biglietto singolo per le corse sui mezzi Atac, oltre ad altri rincari sui mini abbonamenti. Una decisione, quella del ritocco dei prezzi, che spetta alla Regione Lazio. Ad oggi, il tariffario è rimasto lo stesso. “C’è un’interlocuzione in corso – ammette Zannola – con la Regione. Da parte nostra, crediamo che vadano trovate le risorse per scongiurare l’aumento del biglietto”.
Infatti, “come presidente di commissione e gruppo capitolino siamo contrari ad incrementare le tariffe. Un provvedimento che si potrà pensare di fare solo quando il servizio di trasporto sarà pienamente efficiente” sottolinea ancora Zannola. Il riferimento, ovviamente, è ai numerosi cantieri di Roma, molti dei quali aperti proprio per migliorare il trasporto pubblico: dalla sostituazione dei binari della metro A al rinnovo della flotta bus fino all’acquisto dei nuovi tram.
La proposta, già avanzata in passato, è quella di aumentare il biglietto per i turisti “specialmente in vista del Giubileo” come si sta facendo, ad esempio, per i musei romani. “Secondo me è una cosa fattibile – spiega Zannola – non saremmo contrari ad un aumento che non riguardi i residenti di Roma ed i pendolari che ci lavorano e studiano. Soprattutto, deve rimanere invariato il costo degli abbonamenti”.
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