Pensione già a 59 anni, si parte dai nati nel 1965 ma solo per chi ha problemi in famiglia #finsubitoagevolazioni

Sempre più rilevante, sempre più importante e sempre più al centro dell’attenzione dei legislatori. La figura del caregivers sta assumendo dei connotati sempre più rilevanti. Misure, agevolazioni e vantaggi per i cosiddetti caregivers sono sempre di più. Ed anche dal punto di vista previdenziale non mancano soluzioni di vantaggio. ma chi sono i caregivers e quali sono le misure che permettono di andare in pensione prima?

Pensione già a 59 anni, si parte dai nati nel 1965 ma solo per chi ha problemi in famiglia

Il caregivers non è altro che l’assistente familiare, cioè colui che si occupa di assistere un parente disabile grave. Il ruolo dell’assistente familiare e dei cosiddetti carichi di cura è fondamentale anche per chi cerca di andare in pensione. Perché per loro la normativa in vigore prevede dei canali agevolati. L’Ape sociale per esempio è una misura appannaggio tra gli altri anche dei caregivers. E così è pure la pensione anticipata di quota 41 per i precoci. Queste due misure sono state fin da subito le principali misure destinate a chi svolge il ruolo di caregiver.

Il ruolo del caregivers sempre più importante

Con il tempo però sono diventate sempre di più le misure che vedono nei caregivers soggetti da agevolare. Anche perché effettivamente chi ha a che fare con familiari disabili gravi, deve essere tutelato anche sulle sue pensioni. Da un lato perché facilmente si rischia di sacrificare carriera e lavoro per l’assistenza del parente disabile. Ma anche perché questo sacrificio porta a perdere molto anche sulle pensioni. Anche l’opzione donna adesso ha, per chi ha il ruolo di caregiver, una categoria da avvantaggiare. Le lavoratrici che nella loro famiglia hanno un parente disabile da assitere, possono andare in pensione anche con la nuova versione di opzione donna, nettamente meno favorevole della precedente.

A 59 anni in pensione ma solo se donne, per gli altri c’è l’anticipo pensionistico

In pratica, tra opzione donna ed Ape sociale, chi assiste un parente stretto invalido grave con cui convive da almeno sei mesi, può avere accesso alla pensione già tra i 59 e i 63,5 anni di età. E con la quota 41 per i precoci, ancora prima, perché non ci sono limiti anagrafici. Abbiamo detto che il parente stretto disabile grave deve essere convivente con colui che richiede la pensione. Infatti è prevista la convivenza da almeno 6 mesi prima di andare a presentare la domanda di pensione. Basta vivere allo stesso numero civico anche se in interni differenti e lo status di caregivers può essere confermato.

I limiti di opzione donna anche per i cosiddetti caregivers

La pensione anticipata per le lavoratrici che assistono un parente disabile con cui dividono la stessa casa da almeno 6 mesi può essere percepita con 35 anni di contributi. questo ciò che prevede opzione donna adesso. Ma sia l’età che i contributi devono essere completati prima della fine dell’anno precedente quello in cui si presenta la domanda di pensione. A dire il vero per opzione donna e per i caregivers, l’età di uscita è variabile, perché si va dai 59 ai 61 anni in base ai figli avuti. Infatti con due figli si può uscire a partire dai 59 anni di età. Con un solo figlio si esce a 60 anni e senza figli a 61 anni.

Ape sociale nel 2024 per i caregivers

Con l’Ape sociale in qualità di assistenti familiari o caregivers come si chiamano oggi, i requisiti sono identici tra uomini e donne. Gli interessati devono arrivare ad almeno 63 anni e 5 mesi di età nel 2024 e ad almeno 30 anni di contributi versati. Invece come detto in precedenza, sempre i caregivers possono andare in pensione con la quota 41 per i precoci. Una misura che consente di accedere alla quiescenza con 41 anni di contributi senza limiti di età. Ma serve che almeno un anno di versamenti sia antecedente il compimento dei 19 anni di età.