Costruzioni e turismo tirano ancora la volata all’economia marchigiana. E le imprese crescono #finsubitoagevolazioni

ANCONA Pur tra mille incertezze, dal clima che cambia agli scenari internazionali instabili, fare impresa nelle Marche è sempre un esercizio che affascina. Lo dimostrano i dati dell’ultima rilevazione trimestrale Movimprese, il report che Unioncamere e Infocamere conducono sui registri delle imprese tenuti dalle Camere di Commercio su base provinciale.

Nel periodo aprile-giugno di quest’anno le nuove iscrizioni sono state 1.828 a fronte di 1.226 cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio) e dall’incrocio dei due flussi deriva un saldo positivo per 602 unità, che porta il totale delle imprese registrate nelle Marche al 30 giugno a quota 146.272, delle quali 132.112 risultano attive. Il contributo maggiore a questo risultato positivo arriva dal settore delle costruzioni, che risente ancora dell’effetto superbonus e della ricostruzione post sisma e registra un saldo positivo di 131 iscrizioni, seguito dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+125).

I flussi

Rispetto ai dati di un anno fa (aprile-giugno 2023) si osservano diminuzioni per il flusso in ingresso (-6,5%) e per quello in uscita (-8,4%), dinamiche che comportano un moderato calo del saldo positivo (-2,6%). «Il tasso di crescita trimestrale, pari a +0,41%, non si discosta molto rispetto a quello del secondo trimestre 2023 (+0,40%) – si legge nella nota della Camera di commercio delle Marche che commenta la demografia delle imprese – e si mantiene inferiore rispetto al passo tenuto dall’Italia nel complesso (+0,50% nell’aprile-giugno di quest’anno e +0,47% del medesimo trimestre del 2023)».

Nei territori

Il saldo trimestrale è positivo in tutte le cinque province marchigiane: quella di Ancona registra il dato maggiore in termini assoluti (+156 imprese), ma non relativi (+0,40% di crescita). Abbastanza in linea i dati di Pesaro-Urbino (+140; +0,41%), mentre i valori relativi maggiori sono riferiti alle province di Ascoli Piceno (+108; +0,48%) e Fermo (+89; 0,47%). Più contenuta la crescita relativa della provincia di Macerata (+109; +0,32%) La quasi totalità dei settori presenta saldi dello stock positivi. Le performance registrate da costruzioni e servizi di alloggio e ristorazione sono solo in parte spiegate con la loro ampia dimensione di partenza. «Saldi nettamente inferiori – spiegano infatti gli analisti di Camera di commercio delle Marche – si riscontrano in settori non troppo diversi per ordine di dimensione quali agricoltura, silvicoltura e pesca (il cui saldo dello stock è pari a +21 unità) e attività manifatturiere (+3), oppure nel settore maggiore per numero assoluto di imprese registrate, il commercio (+78)».

Altri settori con saldo positivo rilevante dello stock rispetto al 31 marzo sono le attività immobiliari (+84), quelle professionali scientifiche e tecniche (+78), le altre attività di servizi (+48), il noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+45). Chiudono il trimestre con il segno più anche i servizi di informazione e comunicazione (+28), le attività artistiche, di intrattenimento e divertimento (+26) e la sanità e assistenza sociale (+15). Gli unici settori in perdita (leggera) sono l’istruzione (-2 imprese) e la fornitura di energia elettrica e gas (-5).

Le forme d’impresa

 Anche l’elaborazione dei dati marchigiani del secondo trimestre 2024 per classe di forma giuridica evidenziano andamenti positivi per quasi tutte le tipologie d’impresa, con l’eccezione delle società di persone che presentano un tasso di crescita trimestrale debolmente negativo (-0,02%). Le società di capitale si confermano la classe con il tasso di crescita trimestrale maggiore, +0,84%, grazie a 564 iscrizioni, a fronte di 196 cessazioni nette, con un saldo di +368 imprese. Le imprese individuali hanno numeri in ingresso e in uscita maggiori (rispettivamente 1.103 e 882) e il loro saldo si ferma a +221, cui corrisponde un tasso di crescita pari a +0,29%. Al 30 giugno scorso, il tessuto imprenditoriale delle Marche era composto da 76.025 imprese individuali, il 52% delle imprese registrate regionali), seguite dalle società di capitale (43.036, 29,4%), dalle società di persone (23.856, 16,3%) e infine dalle altre forme giuridiche (3.355, 2,3%).