Visa: «Per le Olimpiadi Milano-Cortina pagamenti senza contatto sui trasporti pubblici» #finsubitoagevolazioni

I Giochi di Parigi hanno visto un aumento notevole del contributo degli sponsor: 1,2 miliardi di euro, più della cifra prevista inizialmente (1,08 miliardi) e più del 40% rispetto a Londra 2012, ovvero una quota importante del budget totale degli organizzatori (4,4 miliardi). Nicolas Macé, Programme Director Paris 2024 di Visa, uno dei maggiori tra gli 84 sponsor dei Giochi, spiega perché le Olimpiadi restano l’evento fondamentale per un grande gruppo.

Qual è l’interesse di un marchio già globale come Visa nello sponsorizzare i Giochi?
«I valori, perfetti per un’azienda come la nostra. I Giochi olimpici e paralimpici si prefiggono di ispirare e migliorare l’umanità grazie al potere dello sport. Noi crediamo nello sviluppo del mondo grazie al potere del commercio, e quindi le due missioni sono complementari. La nostra piattaforma digitale di pagamento è fatta per connettere il mondo, e da questo punto di vista i Giochi sono incomparabili».

I Giochi però sono anche occasione di polemiche. A Parigi, per esempio, si è parlato molto della pugile algerina Imane Khelif e delle questioni di genere. Questi problemi hanno un impatto sull’interesse dello sponsor?
«Non li definirei problemi ma sfide. Ci saranno sempre temi di discussione tra popoli che hanno diverse culture. Ma questa è una forza dei Giochi. Non spetta a uno sponsor come Visa intervenire nel merito, le questioni legate allo sport restano competenza del Cio».

Le Olimpiadi sono anche un’occasione per provare nuovi prodotti o tecnologie?
«In passato abbiamo spinto molto in questa direzione, per esempio con i pagamenti senza contatto a Londra 2012 o con gli anelli con tecnologia NFC integrata a Rio 2016».

E qui a Parigi?
«Abbiamo fatto una scelta leggermente diversa. Ci siamo concentrati sul perfezionamento dell’esistente. Gli anelli di Rio per esempio erano ok, ma in fondo i clienti non hanno voglia di portare con sé un altro gadget elettronico. A Parigi mostriamo la capacità di fare funzionare tutto senza intoppi durante un evento colossale».

I temuti cyber-attacchi si sono verificati?
«Non abbiamo avuto attacchi e il sistema ha retto senza problemi. I miliardi investiti nella sicurezza in questi anni non sono andati perduti».

Come mai la scelta dell’esclusività per cui negli stadi, per comprare da bere o un panino, si può usare solo una carta Visa?
«Più che una scelta è una norma in questi casi, l’esclusività è richiesta dagli organizzatori. Dobbiamo garantire il funzionamento impeccabile di 3.500 punti vendita. Ma si può pagare anche in contanti».

Userete l’esperienza di Parigi 2024 anche per Milano Cortina 2026?
«Ci stiamo preparando da anni perché saremo gli sponsor anche dei prossimi Giochi invernali in Italia. Sosterremo gli atleti, e cercheremo di sviluppare i pagamenti digitali a livello locale, in particolare nei trasporti pubblici in modo digitale senza contatto».

Qual è l’importanza dei Giochi paralimpici nel vostro impegno?
«Sono fondamentali, siamo i partner più antichi dei Giochi paralimpici e un altro punto di contatto con l’organizzazione complessiva di Paris 2024 è che i due eventi, i Giochi olimpici e paralimpici, sono trattati allo stesso modo, e con lo stesso peso nella comunicazione. Una novità molto importante». 

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