Occhiobello (Rovigo) – La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Rovigo continua a intensificare i controlli sul territorio polesano, con l’obiettivo di contrastare i traffici illeciti. In questo contesto, il gruppo di Rovigo ha proseguito nella sua azione di controllo economico del territorio, mirata anche a combattere il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
FERMATO UN GIOVANE IN STATO DI ALTERAZIONE
Durante un controllo stradale, i finanzieri della Tenenza di Occhiobello hanno fermato un giovane alla guida della propria autovettura, in evidente stato di alterazione psicofisica correlata all’uso di sostanze stupefacenti. Invitato a sottoporsi ad analisi cliniche per verificare le sue condizioni, il giovane ha rifiutato categoricamente. Approfondendo il controllo, i finanzieri hanno scoperto che il giovane era in possesso di un incarto contenente circa 10 grammi di hashish, come confermato da un immediato drop test. La successiva perquisizione domiciliare, eseguita con l’autorizzazione del Procuratore della Repubblica, non ha portato al rinvenimento di ulteriori sostanze stupefacenti. La droga trovata è stata sequestrata ai sensi della legge 689/81 e gli atti sono stati inviati al Prefetto di Rovigo per la detenzione ad uso personale. Il giovane è stato comunque denunciato per il reato, in prima ipotesi accusatoria, previsto dall’articolo 187 comma 8 del Codice della Strada. Contestualmente, l’autovettura è stata sottoposta a sequestro amministrativo in quanto immatricolata all’estero ma condotta da un soggetto residente in Italia da oltre tre mesi.
SEQUESTRO DI MARIJUANA E GRINDER
Altra operazione, stesso esito. Ha successo anche il secondo blitz condotto dal gruppo di Rovigo, a seguito di una perquisizione domiciliare disposta dalla Procura della Repubblica di Rovigo, sono stati sequestrati circa 20 grammi di marijuana e un grinder. La persona coinvolta, secondo le prime ipotesi investigative, è sospettata di detenere stupefacenti per uso non personale, in violazione dell’articolo 73 del DPR 309/90. Le operazioni di perquisizione, che hanno riguardato due immobili, hanno visto la partecipazione delle unità cinofile antidroga del gruppo di Padova. Grazie al loro contributo, è stato possibile rinvenire la sostanza abilmente occultata. I fatti sono ora al vaglio della Procura della Repubblica di Rovigo.
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