Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


Sono lì da almeno 2400 anni, costruiti dai greci, e ancora oggi portano acqua nel cuore di Siracusa. Basta visitare il parco archeologico aretuseo per averne prova e vedere acqua in abbondanza che sembra un miracolo in questo anno di grande siccità: proprio sopra il Teatro Greco, alla grotta del Ninfeo, sgorga l’acqua trasportata fin qui dall’acquedotto.

L’acquedotto dei greci che funziona ancora

Sono almeno tre, dei sette di cui risultano notizie, gli acquedotti costruiti dai greci (forse con il contributo non irrilevante di quel genio che fu Archimede) ancora funzionanti. Almeno in un caso portano acqua fino alla città: non acqua potabile ma almeno utile per irrigare i campi. Si tratta dell’acquedotto Galermi, costruito da Gelone nel 480 Ac, scavato nella roccia corre per una trentina di chilometri a partire dalle campagne di Sortino, sempre in provincia di Siracusa, per arrivare fino in città, dopo aver captato l’acqua del torrente Calcinara, il maggiore affluente dell’Anapo: aveva una capacità, si legge in un cartello, di 500 litri al secondo. Ma la verità, dolorosa per chi in questi giorni patisce la sete, è che l’acqua trasportata da questi acquedotti il più delle volte finisce sprecata, spesso a mare. «L’acqua – spiega Nino Di Guardo, ingegnere idraulico che da anni si dedica allo studio dei sistemi idraulici siracusani e non solo – viene dirottata a mare perché non ha un uso civile. Gran parte dell’acqua del canale Galermi si perde soprattutto nella parte finale che poi è quella più vicina alla città». Basterebbe, in fondo, un potabilizzatore.

Reti colabrodo

Ma se anche quell’acqua abbondante portata dalle infrastrutture costruite dai greci finisse nella rete cittadina non servirebbe a nulla visto che a Siracusa si perde (secondo l’Istat) il 65,2% di acqua trasportata dalle reti cittadine (in Sicilia la perdita media è del 51,6% a livello nazionale la perdita media è del 42%) ma qualcuno fa riferimento a un dato di Utilitalia che parla, nel capoluogo aretuseo, di una perdita del 67,6 per cento. Dato non dato, basta fare un giro dalle parti del Santuario della Madonna delle lacrime per vedere sgorgare acqua a non finire dalla strada.

Acqua razionata

Siam, la società che gestisce il servizio idrico integrato a Siracusa dal 2015, ha prima sottolineato «l’annosa questione della vetustà e delle perdite della rete idrica cittadina, su cui la società può solo intervenire in emergenza con continue e costose attività di riparazione». La società ha poi spiegato ai cittadini che «può operare solo con l’acqua residua a sua disposizione che, non essendo ormai sufficiente, può essere distribuita soltanto operando delle turnazioni e dei razionamenti notturni». La verità, e tutti ne sono consapevoli, è che servirebbero e in fretta gli investimenti per rifare una rete che risale quando va bene agli anni Sessanta. Lo dice anche il sindaco di Siracusa Francesco Italia che è anche presidente dell’Ato idrico: «La situazione è questa e ne siamo consapevoli ma siamo anche, oserei dire, ingolfati dalle norme che ci hanno impedito, a differenza di quanto avviene per il settore rifiuti, di attingere come singoli comuni alle preziose risorse del Pnrr o ad altri finanziamenti. La gestione degli Ato, così come concepita, non è in alcun modo di superare le difficoltà. Pensi che una buona parte dei comuni partecipanti – per lo più in dissesto o predissesto – non ha mai versato la quota di partecipazione. Avendo optato per la costituzione di una società mista, siamo in attesa dell’affidamento della gara – indetta dal commissario regionale – a un soggetto privato (ha partecipato solo Acea) che è ferma a causa dei soliti ricorsi».

Acqua sconsigliata ai cardiopatici

E insieme a quello delle perdite c’è il tema della qualità dell’acqua “contaminata” dal sale a causa dell’eccessivo sfruttamento negli anni delle sorgenti. «La quantità emunta dal sottosuolo su base annuale, è di circa 20 milioni di metri cubi che vengono immessi nella rete di distribuzione tramite cinque serbatoi – dice Pippo Ansaldi, geologo e per anni responsabile di Legambiente a Siracusa -. I pozzi principali di Dammusi e San Nicola sono tutti insalinati e al più presto andrebbero sostituiti. Ed ancora, è assolutamente indispensabile intervenire sulla rete di distribuzione assai fatiscente». La questione non è irrilevante per una città che, si dice, è costruita sull’acqua. E riguarda anche la salute pubblica: sulle bollette c’è l’avvertenza che l’acqua è sconsigliata ai malati di cuore e ipertesi e per tutti coloro che presentano patologie legate al contenimento del cloruro di sodio nell’assunzione giornaliera.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui