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Attivi dallo scorso giugno, gli Ecobonus auto 2024 lanciati con decreto ministeriale sono un’opportunità unica per chi vuole usufruire degli incentivi statali per acquistare un mezzo nuovo o usato di ultima generazione. Anche senza rottamazione, dato che l’obiettivo è proprio quello di rinnovare il parco macchine in Italia, uno dei più vecchi (e inquinanti) d’Europa.

Nella lotta alle emissioni e ai veicoli più impattanti si iscrivono anche furgoni e mezzi di lavoro, una fetta importante del mercato italiano. In questo caso, i bonus sono riservati a chi acquista il nuovo, con o senza rottamarne uno vecchio, per un incentivo massimo che può arrivare a 18 mila euro per chi sceglie l’elettrico.

Ma come funzionano gli Ecobonus dei veicoli commerciali? Quali sono rimasti ad oggi, dato che i fondi degli incentivi sono in esaurimento? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Ecobonus veicoli commerciali 2024: a chi è rivolto e cosa sapere

I veicoli commerciali sono mezzi progettati e utilizzati principalmente per il trasporto di merci o passeggeri a fini lavorativi. Questi veicoli sono fondamentali per molte attività economiche, dalle piccole imprese locali alle grandi aziende logistiche. Si dividono generalmente in diverse categorie in base al loro peso e alla capacità di carico.

  • Veicoli di categoria N1: destinati al trasporto di merci con una massa complessiva non superiore a 3,5 tonnellate. Questi veicoli sono comunemente utilizzati per consegne urbane e regionali, spesso noti come «furgoni».
  • Veicoli di categoria N2: destinati al trasporto di merci con una massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate. Questi veicoli sono tipicamente utilizzati per trasporti su lunghe distanze e per carichi più pesanti.

Per il 2024, il governo italiano ha introdotto una serie di ecoincentivi destinati a sostenere l’acquisto di veicoli commerciali e da lavoro meno inquinanti. Le fasce previste dagli ecoincentivi si basano principalmente sulla categoria del veicolo e sulla sua tecnologia di propulsione, con massa totale a terra uguale o inferiore a 7,2 tonnellate.

Le agevolazioni sono più generose per i veicoli elettrici o ibridi plug-in, mentre sono più contenute per i veicoli a basse emissioni di CO₂ (es. motori a gas naturale) e ancor di più per le alimentazioni tradizionali. Inoltre, se per l’elettrico viene fornito l’incentivo anche senza rottamazione, per accedere ai bonus negli altri casi (ibrido, bifuel o alimentazione tradizionale) va necessariamente rottamato un mezzo appartenente alla classe di emissioni Euro 4 o inferiore.

Gli incentivi sono rivolti alle persone giuridiche, piccole e medie imprese, esercenti attività di trasporto in conto proprio o in conto terzi che acquistano e immatricolano in Italia un veicolo commerciale nuovo, come detto, di massimo 7,2 t. Il contributo è esteso anche alle società di noleggio.

Come funzionano gli ecoincentivi per i veicoli commerciali nel 2024: l’elenco dei bonus

Gli ecoincentivi per i veicoli commerciali nel 2024 sono stati strutturati per promuovere l’acquisto di veicoli più sostenibili, favorendo la transizione ecologica, con bonus che variano in base alla massa totale a terra del mezzo e alla sua alimentazione. Ecco un riepilogo dei bonus previsti per calcolare l’incentivo statale.

Massa totale a terra del veicolo Alimentazione elettrica (BEV) Alimentazioni alternative (CNG-GPL, mono e bifuel, ibrido) Alimentazioni tradizionali
0 – 1,49 t 4.000 € con rottamazione – 2.200 € senza rottamazione 1.500 € con rottamazione 1.000€ con rottamazione
1,50 – 2,50 t 8.000 € con rottamazione – 4.500 € senza rottamazione 2.500 € con rottamazione 1.500 € con rottamazione
2,51 – 3,49 t 12.000 € con rottamazione – 10.000 € senza rottamazione 3.000 € con rottamazione 2.000 € con rottamazione
3,50 – 4,24 t 16.000 € con rottamazione – 14.000 € senza rottamazione 4.500 € con rottamazione 3.500 € con rottamazione
4,25 – 7,2 t 18.000 € con rottamazione – 16.000 € senza rottamazione 5.500 € con rottamazione 4.500 € con rottamazione

Come anticipato, il veicolo dato in demolizione per usufruire del bonus deve essere un Euro 4 o inferiore. La richiesta può essere fatta direttamente in sede di acquisto presso il concessionario a cui ci si rivolge, dato che la piattaforma ministeriale è aperta alle richieste esclusive dei soggetti abilitati, vale a dire i concessionari.

Quali sono gli ecoincentivi rimasti ad oggi?

Gli ecoincentivi sono soggetti a esaurimento in base alle risorse stanziate dal governo. Ad agosto 2024, i fondi relativi ai veicoli elettrici sono esauriti, mentre c’è ancora una buona disponibilità per le altre fasce di alimentazione, indipendentemente dalla massa del mezzo.




Incentivi veicoli commerciali
I fondi rimasti ad agosto 2024




Come si evince dai dati aggiornati, sono ancora disponibili più di 22 milioni di euro per i veicoli N1 e N2 non elettrici; in questo caso, però, è necessaria la rottamazione di un vecchio mezzo inquinante, come da disposizioni indicate nei paragrafi precedenti.

È consigliabile comunque consultare i portali ufficiali o rivolgersi a un concessionario autorizzato per verificare la disponibilità degli incentivi in tempo reale.

 

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