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I crediti deteriorati (Non performing loans, Npl) saranno gestiti da soggetti con esperienza e conoscenze professionali idonee per svolgere l’attività in modo competente e responsabile. Dovranno, inoltre, disporre di solidi apparati di governance, essere autorizzati e iscritti in un apposito Albo tenuto dalla Banca d’Italia, nonché garantire al tempo stesso la tutela dei diritti dei debitori (consumatori) nell’ambito della loro gestione.

L’obiettivo è far sì che gli enti creditizi (banche, intermediari finanziari abilitati, ecc.) possano affrontare in maniera più conveniente il problema dei crediti finanziari acquistati migliorando le condizioni di vendita del credito a terzi, come previsto dal decreto legislativo 116 del 30 luglio 2024 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 189 del 13 agosto 2024 che ha recepito la direttiva Ue 2021/2167 relativa ai gestori e agli acquirenti dei crediti in sofferenza.

La disposizione, in pratica, mira ad agevolare gli enti creditizi che si trovano a far fronte a un ingente accumulo di crediti deteriorati e che non dispongono del personale o delle competenze necessari per gestirli adeguatamente. Il legislatore è dunque intervenuto affinché tali soggetti possano più facilmente esternalizzare la gestione di tali crediti deteriorati a gestori di crediti specializzati che dispongano della propensione al rischio e delle competenze necessarie alla sua gestione.

I requisiti dei gestori

Sia la direttiva Ue, sia il decreto legislativo del 30 luglio 2024 prevedono la presenza di determinati requisiti nell’ambito dei gestori dei crediti in sofferenza.

I membri dell’organo di direzione o di amministrazione del richiedente l’autorizzazione alla Banca d’Italia devono dimostrare di godere di una reputazione sufficiente e affidabile nonché possedere esperienza e conoscenze idonee per svolgere l’attività in modo professionale.

Per essere autorizzati, inoltre, tali soggetti dovranno disporre di solidi apparati di governance, di adeguati meccanismi di controllo interno e di specifiche procedure che assicurino la registrazione e il trattamento dei reclami dei debitori, nonché di idonee procedure antiriciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo.

Le competenti e autorità monetarie dovranno inoltre accertare se i gestori di crediti deteriorati siano o meno autorizzati a ricevere e detenere fondi dai debitori. In caso affermativo verranno applicati obblighi aggiuntivi al fine di ovviare ai rischi che potrebbero insorgere in caso di insolvenza di tali soggetti.

Il contratto tipizzato

I rapporti tra acquirente e fornitore di crediti deteriorati verranno disciplinati da un contratto tipizzato che conterrà tra l’altro una descrizione dettagliata delle attività di gestione dei crediti svolte dal gestore e il livello di remunerazione dello stesso o le modalità di calcolo di tale remunerazione.

In caso di esternalizzazione il gestore di crediti conserverà la piena responsabilità per il rispetto di tutti gli obblighi di cui alle disposizioni nazionali di recepimento.

Diritti dei consumatori

La banca finanziatrice dovrà comunicare al consumatore (debitore), su supporto cartaceo o durevole, qualsiasi modifica delle condizioni contrattuali del contratto di credito prima che la stessa abbia effetto, incluse le procedure di reclamo disponibili per il consumatore (oltre alla possibilità di presentare un esposto alla Banca d’Italia) e i relativi termini. La banca dovrà inoltre adottare procedure per gestire i rapporti con i consumatori in difficoltà nei pagamenti.

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