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La Ford Foundation ha recentemente concepito un generoso dono di $100.000 al Rapporto Burns Halperin, al momento in fase di elaborazione della sua quarta edizione prevista per il 2025. Il rapporto ha l’obiettivo di analizzare le collezioni dei musei statunitensi e le vendite d’asta al fine di monitorare la rappresentazione degli artisti Latinx nelle istituzioni artistiche e nel mercato dell’arte.

La grinta e l’ingegno alla base di questo progetto provengono da Charlotte Burns, fondatrice di Studio Burns, e Julia Halperin, ex direttrice esecutiva di Artnet News. Queste giornaliste indipendenti hanno intenzione di utilizzare gran parte del nuovo finanziamento per assumere un esperto di arte Latinx che le affianchi nel lavoro. Il progetto era nato nel 2017, durante un incontro casual in un bar, con l’intento di tracciare l’equità e la rappresentazione nel mondo dell’arte.

Il primo report, pubblicato da Artnet News nel 2018, era incentrato sugli artisti afroamericani e purtroppo svelò una realtà diversa da quella che si sperava. Come ricorda Halperin, c’era l’idea generalizzata che la situazione stesse migliorando, ma i dati raccolti mettevano in evidenza una progressione molto più esigua rispetto alle aspettative. Il secondo rapporto, incentrato sulle artiste donne, palesò un quadro ancora più disincantato, con un numero di acquisizioni estremamente basso nonostante le donne rappresentino il 50% della popolazione.

Il piano iniziale prevedeva di concentrarsi sugli artisti Latinx per la terza edizione del rapporto, tuttavia, ci si rese conto ben presto che individuare una definizione univoca di “Latinx” era un compito arduo e scottante. Dopo tanto dibattito, si decise di definire Latinx come artisti di origine latinoamericana che vivono e lavorano negli Stati Uniti e la cui arte rispecchia la loro esperienza di vita. Burns e Halperin si preparano ad affrontare ulteriori cattive notizie, date le enormi differenze tra la dimensione demografica della comunità Latinx negli Stati Uniti, stimata attorno al 20%, e la loro rappresentatività nelle collezioni.

Il centrale Comitato Consultivo, costituito per supportare il lavoro delle due giornaliste, ha un ruolo chiave nel delineare lo studio sugli artisti Latinx, facilitare la ricerca dei collaboratori e la ricerca di eventuali partner per il progetto. La componente del comitato Rocío Aranda-Alvarado della Ford Foundation è stata fondamentale, sostenendo con passione il rapporto all’interno dell’organizzazione e contribuendo alla realizzazione del finanziamento.

Ad oggi, la banca dati del Rapporto Burns Halperin contiene quasi 350mila acquisizioni e 6mila esposizioni provenienti da 31 musei statunitensi, raccolte nel periodo 2008-2020. Come ebbe a dire Burns “Non avevamo la più pallida idea di quello che ci stavamo assumendo. È cresciuto oltre ogni nostra immaginazione.” Contro ogni previsione, la ricerca ha fatto un salto qualitativo grazie alla Ford Foundation che, con il suo sostegno finanziario, ha permesso al progetto di assumere una dimensione più ampia garantendo l’assunzione di nuove professionalità e costruendo qualcosa di davvero sostanziale. “È come un dono,” conclude Burns. “È tanta la fiducia in quello che stiamo costruendo”.

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