Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


La risposta a interpello dell’Agenzia delle Entrate n. 169, pubblicata ieri, ha ad oggetto il caso di una srl partecipata da tre fratelli, uno dei quali intende uscire dalla compagine sociale a causa di dissidi con gli altri due.
I due acquirenti, allo scopo di liquidarlo, intendono costituire ciascuno una holding unipersonale mediante conferimento della partecipazione già detenuta e ottenere un finanziamento bancario con il quale acquistare la partecipazione, rivalutata dal terzo fratello ex art. 5 della L. 448/2001. Le successive distribuzioni di dividendi dovrebbero poi permettere abbastanza agevolmente di rimborsare il prestito ricevuto.

Il timore che l’operazione possa essere censurata sotto il profilo dell’abuso del diritto (art. 10-bis della L. 212/2000), probabilmente sorto per via di una certa similitudine con dei precedenti della prassi dell’Agenzia delle Entrate, ha indotto la società a presentare istanza di interpello ex art. 11 comma 3 della L. 212/2000. In risposta, l’Agenzia ha fornito chiarimenti interessanti e favorevoli agli istanti, rilevando l’assenza di qualsivoglia vantaggio fiscale indebito (il che ha reso superfluo indagare sulla presenza degli altri presupposti dell’abuso del diritto: l’assenza di sostanza economica, l’essenzialità del vantaggio fiscale, l’assenza di valide ragioni extrafiscali a sostegno dell’operazione messa in atto).

L’operazione prospettata inizia con un doppio conferimento in regime di realizzo controllato ex art. 177 comma 2-bis del TUIR (quindi senza emersione di plusvalenza fiscale, se il patrimonio netto della conferitaria non eccede il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione conferita), reso indispensabile dalla circostanza che gli istituti bancari non avrebbero concesso il prestito necessario all’acquisto direttamente ai soci persone fisiche. Il passaggio più importante, però, è quello successivo, nel quale la partecipazione del socio uscente è rivalutata e poi ceduta, cosicché al regime fiscale ordinario (26% sulla plusvalenza o eventualmente sul recesso) si sostituisce il pagamento di un’imposta sostitutiva di importo inferiore (pari attualmente al 16% sull’intero importo rivalutato).

Affinché non vi sia contestazione, è necessario che questo passaggio sia effettivamente da qualificare come una cessione di partecipazione (che realizza di fatto un recesso atipico del socio) e non possa essere invece riqualificato in recesso tipico (mediante rimborso della partecipazione da parte della società), in relazione al quale la rivalutazione della partecipazione non avrebbe efficacia (circ. Agenzia delle Entrate n. 16/2005).

La riqualificazione in chiave antiabuso in recesso tipico è stata fatta dall’Agenzia delle Entrate in passato (risposta a interpello n. 341/2019), ma in questo caso non se ne vedono in presupposti, probabilmente anche perché, a differenza del caso oggetto della risposta n. 341/2019, il pagamento al socio uscente è effettuato dagli acquirenti (le due holding neocostituite) con mezzi propri (ovvero con liquidità presa a prestito, ma comunque appartenente alle società) e non con i mezzi della società la cui partecipazione è ceduta (come sarebbe avvenuto, invece, se il venditore avesse concesso una dilazione e l’incasso fosse andato di pari passo con la distribuzione di dividendi da parte della società alle holding neocostituite).
Poco rileva, come osserva condivisibilmente l’Amministrazione, che le risorse per ripagare il finanziamento provengano di fatto dalla società ceduta: questa circostanza riguarda i rapporti tra la holding e la partecipata, restandone il socio cedente completamente estraneo.

Un altro elemento chiave è la fuoriuscita a titolo definitivo del socio uscente, il quale non è destinato a ricoprire più neppure incarichi nel consiglio di amministrazione. Viene a tale proposito richiamato nell’istanza il principio di diritto dell’Agenzia delle Entrate n. 20/2019, nel quale si indicano come elusive le operazioni nelle quali il cedente monetizza il valore della partecipazione vendendola dopo averla rivalutata, ma nello stesso tempo – di solito facendo leva sui rapporti di parentela con i soci acquirenti – conserva intatto il suo interesse nella società, di cui resta dominus o coamministratore, a dimostrazione che il vantaggio fiscale conseguito con la rivalutazione non è collegato, come dovrebbe essere, ad una vera cessione a terzi (si veda anche la risposta a interpello n. 242/2020, nella quale l’Agenzia ha rilevato un abuso del diritto limitatamente alle posizioni dei soci che avevano ceduto solo in parte le proprie partecipazioni nell’ambito di una riorganizzazione della compagine sociale).

Infine, l’Agenzia delle Entrate afferma che non vi sarebbe alcun vantaggio fiscale indebito nella deduzione ai fini IRES e IRAP degli interessi passivi derivanti dal finanziamento bancario, rilevando che essi sarebbero portati in deduzione ma nello stesso tempo costituirebbero materia imponibile presso le banche che li ricevono, cosicché si riscontrerebbe simmetria nel trattamento fiscale.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui