Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


La premessa è che siamo ancora alle battute iniziali per una manovra che si annuncia decisamente impegnativa per il Governo. I calcoli si faranno non appena saranno disponibili i dati aggiornati dell’autoliquidazione delle imposte, poi entro il 20 settembre si dovrà mettere a punto il piano pluriennale di spesa da inviare a Bruxelles, che sarà poi approvato nel pacchetto di autunno del semestre europeo, insieme alle raccomandazioni sul deficit. L’importo definitivo della manovra sarà deciso a ridosso della predisposizione della manovra, ma fin d’ora si può ipotizzare che si tratterà di una legge di Bilancio non inferiore ai 24-25 miliardi. E come ogni anno sarà caccia alle risorse.

Tagli alle agevolazioni fiscali

Il capitolo delle spese fiscali è da tempo nel mirino ma finora non si è riusciti ad avviare una efficace razionalizzazione all’interno delle attuali 626 agevolazioni che nonostante i tentativi di riduzione portati avanti negli anni continua a crescere, causando una perdita di gettito che supera i 105 miliardi. L’intenzione del Governo è di avviare una prima revisione, senza intervenire sulle detrazioni fiscali più rilevanti che hanno un impatto diretto per attenuare la progressività del prelievo, quali le detrazioni per figli, le spese mediche, per la casa. Stando alle prime indicazioni, si ipotizza un taglio di circa un miliardo, ma il lavoro di ricognizione è appena agli inizi. Si potrà far conto sul buon andamento delle entrate, ma certamente (in attesa anche di verificare sul campo quanto sarà incassato dal concordato preventivo biennale e dalla quinta rata della rottamazione) il capitolo della spending review dovrà garantire un contributo non secondario ai saldi finali della manovra.

Spending review

Finora si è ipotizzato che nel 2025 la spending review a carico dei ministeri non dovrà essere inferiore ai 2,5 miliardi. Si dovrà provare a elevare l’asticella, tenendo conto che si colloca attorno ai 18,2 miliardi l’impatto delle misure finanziate per il solo 2024 che attendono di essere confermate nel prossimo anno. In primis si tratta di finanziare per 10,7 miliardi lo sconto contributivo per i redditi fino a 35mila euro, cui si aggiunge per 615 milioni il conto residuo da onorare per confermare il primo modulo della riforma Irpef (è la parte eccedente la quota già coperta dal Fondo per l’attuazione della delega fiscale). Andranno poi quantificati gli altri oneri che vengono di norma inseriti alla voce “politiche invariate” tra cui le risorse da destinare per il prossimo triennio contrattuale dei dipendenti pubblici (2025-27) e il rifinanziamento di alcuni fondi, inclusi alcuni destinati agli investimenti. In agenda (ma tutto dipenderà dall’entità delle risorse a disposizione) compare l’intenzione di estendere gli sgravi anche ai ceti medi con redditi fino a 50mila euro, che è l’obiettivo del viceministro alle Finanze Maurizio Leo. Stando alle prime anticipazioni, al momento le risorse a disposizione non supererebbero i 6,3 miliardi. Si ragiona anche sul coinvolgimento delle banche. Lo ha confermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: “Le banche, come le altre realtà che fanno utili e stanno bene, saranno chiamate, come tutti i cittadini italiani, a contribuire alla finanza pubblica. Penso non ci sia niente di strano. Non ci saranno tasse sugli extraprofitti, su profitti però sì, per loro come per tutti gli altri”. Un’ipotesi sarebbe quella di far aumentare i tassi di interesse sui conti correnti, favorendo i clienti e allo stesso tempo anche i conti pubblici.

Nessuno spazio per nuovo deficit

Il buon andamento delle entrate aprirà spazi a beneficio dei conti del 2024, consentendo di migliorare anche l’andamento del deficit, che il Def di aprile colloca al 4,3%, con l’obiettivo del 2025 fissato al 3,7%. Con il piano pluriennale di spesa è atteso anche l’aggiornamento delle variabili macroeconomiche e di finanza pubblica, che dovrà a questo punto registrare anche la stima a livello programmatico (e non più soltanto tendenziale) comprensiva dunque dell’impatto della manovra e delle misure in essa contenute. Con la procedura di infrazione in corso, e alla luce dell’impegno prescritto dalle nuove regole di bilancio non vi sarà spazio per nuovo deficit. Occorrerà predisporre una correzione media nei sette anni di vigenza del piano pari a circa 12 miliardi (lo 0,6% del Pil), come indicato nella “traiettoria tecnica” inviata da Bruxelles il 21 giugno. La trattativa entrerà nel vivo a partire da settembre e verterà anche sull’entità dello sconto da mettere in campo nel prossimo triennio per effetto della maggiore spesa per interessi sostenuta in seguito all’aumento dei tassi, e si ragionerà – come chiede Giorgetti – anche sull’eventuale scorporo dal calcolo del deficit delle spese per la difesa.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui