CASALMAGGIORE – La creazione di una app digitale gratuita che possa essere utile a promuovere scelte alimentari sane e sostenibili è l’obbiettivo finale del progetto a cui sta lavorando Giulia Scaglioni, assegnista di ricerca dell’Università di Modena e Reggio Emilia e volontaria degli ‘Angeli della Bassa’, che ha concentrato il suo interesse sulla prevenzione primaria, con un’attenzione particolare agli stili di vita sani e alla loro influenza nella prevenzione dei tumori. Se in passato, quando era dottoranda dell’Università di Parma, la sua ricerca era focalizzata sulla diagnosi precoce attraverso lo screening oncologico, oggi il suo impegno è rivolto alla promozione di abitudini alimentari che possano contribuire a ridurre il rischio di sviluppare malattie oncologiche.
IL PROGETTO
In questo contesto, Giulia è coinvolta in un ambizioso progetto di ricerca inter-ateneo denominato PHASE (Promoting Healthy And Sustainable Eating), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca attraverso il Fondo europeo NextGenerationEU in quanto ‘Progetto di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale’ (PRIN). Gli Atenei coinvolti in questo progetto sono l’Università degli Studi di Modena e Reggio-Emilia, l’Università Cattolica di Milano, l’Università di Padova e l’Università degli Studi Internazionali di Roma. «Una buona alimentazione protegge noi e protegge anche il pianeta — afferma Scaglioni —. L’obiettivo di PHASE è applicare alla promozione della salute una prospettiva psico-sociale, che permetta di approfondire il ruolo di fattori personali, socio-culturali ed esterni nelle scelte alimentari, e suggerendo così le strategie comunicative più efficaci per incoraggiare comportamenti sani e sostenibili».
IL QUESTIONARIO
È attualmente online il questionario per uno degli studi dell’Unità operativa di Modena e Reggio Emilia, sotto la responsabilità scientifica della professoressa Margherita Guidetti. Per chi volesse dare il proprio contributo e rispondere (in forma del tutto anonima) alla ricerca, si può accedere al questionario tramite il QR code o il link. Nel questionario sono presenti alcune domande sulla propria alimentazione, su informazioni di tipo socio-demografico (come età e genere), e si richiede di leggere alcune informazioni o consigli.
L’APP
«I dati raccolti contribuiranno alla progettazione di una app senza fini di lucro che promuoverà le scelte alimentari sane e sostenibili», sottolinea la ricercatrice. Alla fine del questionario c’è la possibilità di lasciare il proprio contatto su un form a parte per chi volesse essere ricontattato quando sarà disponibile l’app oppure per partecipare a studi futuri. Guidetti e Scaglioni ringraziano «tutti coloro che parteciperanno». Il team di PHASE sta gettando le basi per un futuro in cui la prevenzione delle malattie e la sostenibilità ambientale siano strettamente interconnesse, dimostrando come scelte alimentari consapevoli possano fare la differenza.
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