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Il fotovoltaico traina il settore delle rinnovabili in Italia, sia in termini di potenza installata, che di numero di impianti. Chiaramente, rispetto ad altre tecnologie, gode del vantaggio di essere facilmente installabile anche in contesti residenziali. Questo tipo di applicazioni, in particolare, riesce a contribuire alla quota rinnovabile totale non tanto per la potenza dei singoli impianti (sempre molto ridotta), ma per la numerosità delle installazioni. Al contrario, nel settore Commerciale e Industriale (conosciuto come C&I) diventa particolarmente interessante anche la potenza installata, in quanto la dimensione degli impianti è superiore e finalizzata a rispondere a fabbisogni di tutt’altra natura. Oltretutto, anche queste applicazioni sono in crescita e risultano ormai determinanti per i risultati positivi dell’intero comparto, registrati di anno in anno.

La diffusione del fotovoltaico nel settore Commerciale e Industriale

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati i dati relativi alla diffusione del fotovoltaico elaborati da Italia Solare, un’associazione concentrata in modo esclusivo sul fotovoltaico e sulle integrazioni tecnologiche per la gestione intelligente dell’energia.

Emerge che, a fine 2023, sul totale di 1.594.974 impianti installati per una potenza totale di circa 30,28 GW, circa il 50% è rappresentato dal settore C&I. La restante quota si suddivide tra residenziale (28%) e del comparto utility-scale (22%).

Per quanto riguarda la crescita registrata durante il 2023, invece, emerge un aumento considerevole, sia in termini di numero di impianti collegati, che registra un +85% rispetto al 2022, che di potenza connessa, con +111% sull’anno precedente. Una crescita principalmente trascinata dal settore residenziale, spinto ancora dal Superbonus, e dal settore C&I, che pesa per il 35% della potenza connessa nel 2023. Non solo, limitando l’analisi al settore Commerciale e Industriale la crescita anno su anno è ancora più significativa e raggiunge il +168%.

Il principale driver di crescita può essere individuato nell’andamento del mercato energetico, tant’è che secondo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare “l’aumento del prezzo dell’energia ha avuto un effetto importante sulle connessioni degli impianti fotovoltaici industriali in media con uno scarto di 6-9 mesi, tale isteresi è dovuta al lasso di tempo che passa tra la richiesta delle offerte e la realizzazione dell’impianto. Un trend tuttavia che non ha registrato una battuta di arresto quando i prezzi dell’energia sono tornati a scendere e questo è dovuto al fatto che le imprese hanno ben compreso i vantaggi del fotovoltaico”.

Tipologie di impianti installati e principali esigenze

La maggior parte dei produttori di impianti e sistemi per il fotovoltaico propone prodotti specifici per il C&I, soprattutto per riuscire a rispondere in modo adeguato alle esigenze specifiche del settore.

Prima di tutto, infatti, vige l’interesse a coprire fabbisogni più consistenti, per cui la taglia degli impianti è maggiore rispetto a quanto avviene in ambito residenziale. Assume un ruolo significativo il tema dell’accumulo, soprattutto quando sono integrate più funzioni, tra cui ad esempio anche stazioni per la ricarica.

Le imprese, in ogni caso, necessitano di stabilità, affidabilità ed efficienza, in quanto il fotovoltaico permette loro di ripararsi da eventuali nuovi andamenti anomali nel mercato dell’energia, che impattano sui costi di gestione in modo potenzialmente spropositato. Un altro aspetto significativo riguarda senza dubbio il tema della sicurezza. Quando si parla di C&I si fa riferimenti a contesti quali imprese, uffici o anche centri commerciali, che necessitano di attenzione in materia di sicurezza e antincendio specifiche per la natura e l’affollamento dei luoghi.

Secondo un’indagine del Cerved in Italia 110.000 tetti di industrie possono ospitare impianti fotovoltaici e produrre 30 GW di potenza, più di metà del target 2030.

Incentivi per gli impianti fotovoltaici per il C&I

Come per il settore residenziale, anche le imprese possono beneficiare di alcune agevolazioni per l’installazione del sistema fotovoltaico.

Ne un primo esempio l’IVA agevolata al 10%, che si applica a tutti i componenti dell’impianto. In aggiunta, in moti casi di installazione è applicabile anche il reverse charge, che permette di non procedere con il pagamento immediato dell’IVA.

Rivolta in modo specifico alle PMI, poi, c’è la Nuova Sabatini Green, rinnovata per il 2024 con l’obiettivo di aiutare le imprese ad acquisire e utilizzare tecnologie con ridotto impatto ambientale, tra cui anche il fotovoltaico. Si tratta di un finanziamento in sei quote, per cifre che variano da 20 mila euro a 4 milioni.

Di recente approvazione anche il Decreto FER2, rivolto alle aziende all’installazione di sistemi per l’energia rinnovabile. Tra le possibili attività incentivabili, ad esempio, c’è la sostituzione delle coperture in amianto con pannelli solari, purché l’impianto abbia potenza compresa tra 20 kW e 1 MW.

Non ultimo, il Piano di Transizione 5.0 rappresenta una svolta significativa – parte integrante della strategia nazionale per l’efficienza energetica – offre benefici specifici per il fotovoltaico aziendale, rendendolo un’opzione ancora più attraente.

 

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