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Lo Stato si fa garante degli studenti meritevoli e tramite la copertura finanziaria pubblica facilita il loro accesso al credito per finanziare i percorsi di studio. La novità, introdotta con un emendamento in Commissione Cultura in fase di approvazione della legge n. 106/2024 che ha convertito il decreto Sport e istruzione n. 71 del 31 maggio scorso, è entrata in vigore il 31 luglio con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del provvedimento e dovrebbe rilanciare il Fondo studio gestito da Consap, società controllata del Mef, che dal 2020 ad oggi ha sostenuto circa 2.350 studenti: un numero esiguo, a fronte di circa 4.748 richieste di prestiti agevolati pervenute dal 2010 ad aprile 2024, in un Paese dove il credito per lo studio non è mai decollato veramente.

Questa è una delle politiche per eccellenza targate Giorgia Meloni, visto che fu lei a far nascere il Fondo per il credito ai giovani nel 2010 in qualità di ministro della Gioventù del Governo Berlusconi: istituito dall’attuale premier, ha una dote iniziale di circa 20 milioni di euro e punta a sostenere i giovani, privi di mezzi finanziari sufficienti, che desiderano proseguire gli studi con prestiti fino a un massimo di 25mila euro.

I requisiti per fare domanda di prestito

Possono fare domanda gli studenti e neolaureati tra i 18 e i 40 anni, in regola con il pagamento delle tasse universitarie, con i seguenti requisiti: iscritti a un corso di laurea triennale o a ciclo unico, in possesso del diploma di scuola superiore con un voto pari almeno a 75/100; iscritti a un corso di laurea magistrale con un diploma di laurea triennale con votazione di almeno 100/110; iscritti a master universitari con laurea con votazione pari almeno a 100/110; iscritti a corsi di specializzazione già laureati in medicina e chirurgia con voto pari almeno a 100/110; iscritti a un dottorato di ricerca all’estero che, ai fini del riconoscimento in Italia, deve avere una durata legale triennale; iscritti a un corso di lingue di durata non inferiore a sei mesi, riconosciuto da un ente certificatore.

Garanzia statale del 70%

L’articolo 16-ter introdotto con la legge di conversione al decreto Sport e Istruzione introduce una garanzia statale nella misura del 70% dell’esposizione sottostante al finanziamento erogato per la quota capitale, nei limiti del finanziamento concedibile autorizzato da Consap. I prestiti ammissibili, fino a un massimo appunto di 25mila euro, sono erogati in rate annuali di importo non inferiore a 3mila euro e non superiore ai 5mila euro. La restituzione dei finanziamenti è da effettuarsi in un periodo compreso tra i tre e i 15 anni. Il piano di ammortamento del finanziamento non può, comunque, iniziare prima del 30° mese successivo all’erogazione dell’ultima rata del finanziamento.

I doveri delle banche aderenti

Le banche aderenti all’iniziativa – ad oggi in tutto 32 quelle che pubblicizzano una loro offerta ad hoc sul portale www.diamoglifuturo.it – sono tenute a indicare, in sede di richiesta della garanzia, le condizioni economiche di maggior favore applicate ai beneficiari in ragione dell’intervento del fondo e si impegnano a non richiedere ai beneficiari garanzie aggiuntive oltre a quella statale.

 

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