Dopo le critiche di Sandro Starnini, sindaco di Rapolano, alla Fises, accusata di “non servire più, dovrebbe essere chiusa da anni”, arriva la risposta di Massimo Terrosi, presidente della Finanziaria di Sviluppo, che evidenziai gli obiettivi raggiunti. “L’attacco è una sorpresa, anche se conosciamo l’irruenza dialettica di Starnini – è il prologo del presidente Terrosi –. Pochi giorni fa abbiamo dato notizia del plafond per il primo semestre, di oltre 6 milioni di euro quasi esaurito. I nostri conti semestrali vanno oltre le previsioni del piano, registrano un utile di oltre 600mila euro al 30 giugno. A settembre nuove risorse sono in arrivo per i plafond già stanziati. I primi sei mesi sono stati positivi, hanno visto una decisa ripresa delle richieste di finanziamento che in due anni erano calate per i tassi alti”.
Non sono poche le operazioni svolte da Fises negli ultimi tre lustri. “In 15 anni – ha detto Terrosi – abbiamo all’attivo oltre 3000 operazioni, di cui più di 600 per nuove aziende. Sono stati assegnati oltre 180milioni di euro a questo territorio”. In ripresa anche il numero di domande di finanziamento. “Fises ha deciso nel 2023 di ridurre gli spread applicati ai propri finanziamenti – rivela il presidente -. L’aumento dei tassi deciso dalla Bce si è tradotto in una minore propensione alla richiesta di credito, e incide sulla capacità di investimento delle imprese. Per questo siamo intervenuti diminuendo i nostri spread”.
Anche i bilanci sembrano essere in ottima salute. “Abbiamo un bilancio scevro da possibili e ulteriori svalutazioni da fare, ovvero crediti di anni addietro su cui non c’è possibilità di vedere il rientro – ha spiegato Terrosi -. Rispettiamo le indicazioni che Banca d’Italia ci assegna in quanto Finanziaria. Abbiamo buoni indici di rientro. Gestiamo un bilancio che restituisce operatività e liquidità per i prossimi anni”.
Lo sguardo è al futuro: “A fine aprile è stato approvato il Piano Industriale del triennio– dice il presidente -. È prevista una graduale riduzione dei tassi di riferimento, prosegue l’attenzione verso investimenti ed esigenze di liquidità, verso le nuove imprese, l’efficienza energetica, e l’apertura al terzo settore. Abbiamo anche un prodotto per le amministrazioni pubbliche, per realizzare almeno un impianto fotovoltaico sugli immobili pubblici dei Comuni soci di Intesa”.
E.R.
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