L’EIT Community New European Bauhaus ha lanciato due nuovi bandi finalizzati a promuovere la co-progettazione di spazi pubblici urbani con la realizzazione di interventi orientati alla sostenibilità. I bandi sono aperti a persone giuridiche pubbliche o private, Pmi, istituti di istruzione, organizzazioni di ricerca e tecnologia, società di consulenza, ONG, enti sociali e prevedono l’erogazione di contributi a fondo perduto. Le scadenze per la presentazione dei piani sono il 26 settembre e il 10 ottobre. Come partecipare?
I bandi in questione costituiscono dei tasselli operativi relativamente al Nuovo Bauhaus Europeo (NEB), l’iniziativa dell’UE, lanciata nel 2021, che punta a fornire una dimensione culturale al Green Deal e ad accelerare la transizione verde con cambiamenti tangibili, combinando i valori dell’estetica (dal design oltre la funzionalità, alla qualità dell’esperienza, allo stile di vita e al benessere), della sostenibilità (dagli obiettivi climatici, alla circolarità, all’inquinamento zero e alla biodiversità) e dell’inclusione (valorizzare la diversità, l’uguaglianza per tutti, l’accessibilità e l’economicità).
Le call sono importanti perché aprono la strada ad una serie di interventi ritenuti fondamentali nell’ambito delle linee strategiche dell’UE e che saranno dotati di adeguate coperture finanziarie. Tanto è vero che la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica per delineare il processo di nascita e sviluppo del NEB Facility (il nuovo strumento di finanziamento a livello europeo che andrà a sostenere lo sviluppo urbano attraverso la trasposizione pratica dei tre valori fondamentali di estetica, sostenibilità ed inclusione sopra citati) nel piano strategico Horizon Europe per il triennio 2025-2027 (si segnala che c’è tempo fino al 17 settembre prossimo per inviare i feedback).
Essendo un’iniziativa ancora inattiva e la cui operatività dovrebbe partire il prossimo anno, l’UE è alla ricerca di feedback per ottenere più informazioni possibili circa esigenze specifiche ed idee innovative per una trasformazione sostenibile delle città.
La fase di co-progettazione del NEB serve proprio a chiarire ulteriormente la portata e le priorità dello stesso. Durante questo periodo obiettivo della Commissione è quello di raggiungere tutti gli interlocutori e cittadini europei interessati a contribuire alla definizione di questo progetto: imprenditori, designer, architetti, ingegneri, scienziati, studenti, cittadini, menti creative di tutte le discipline per ripensare forme di vita sostenibili, inclusive e belle. Ma non è richiesto alcun profilo specifico e nessuno è escluso.
Fornita questa informazione/anticipazione torniamo alle call sopra citate.
Bando Co-create NEB
– rientrare in contatto con la natura;
– riconquistare il senso di appartenenza;
– dare priorità ai luoghi e alle persone che ne hanno più bisogno;
– costruire un ecosistema industriale circolare e sostenere il concetto di ciclo di vita.
Il bando è aperto a persone giuridiche con sede negli Stati membri dell’UE e/o nei Paesi terzi associati a Horizon Europe: persone giuridiche pubbliche o private, Pmi, istituti di istruzione, organizzazioni di ricerca e tecnologia, società di consulenza, ONG, enti sociali.
Le proposte devono essere presentate da un consorzio costituito da almeno due e massimo quattro partner. Almeno due dei partner devono essere indipendenti l’uno dall’altro e uno questi deve essere una città, una regione o un’entità affiliata a una città o regione.
Il bando è disponibile on line su www.climate-kic.org.
Bando Connect NEB
Analoghi al bando precedente sono i quattro assi tematici del NEB, su cui le domande di finanziamento devono concentrarsi.
Inoltre, le proposte devono soddisfare diversi criteri per essere considerate idonee:
– rispetto dei valori del NEB: promuovere attività che migliorino la qualità della vita dei cittadini e integrino i valori di sostenibilità, estetica e inclusione;
– attività mirate ad almeno due gruppi di destinatari ben identificati (ad esempio, per età, professione o quartiere);
– le attività devono svolgersi in una località specifica all’interno degli Stati membri UE o dei Paesi associati a Horizon Europe;
– le soluzioni proposte devono essere applicabili su larga scala e replicabili, con l’obiettivo di generare un impatto sostenibile a lungo termine (scalabilità e replicabilità);
– i progetti devono dimostrare la conoscenza dell’ecosistema locale, comprese le dinamiche culturali e sociali, e coinvolgere attivamente i cittadini;
– le proposte devono utilizzare metodologie innovative per promuovere il cambiamento comportamentale e influenzare le politiche.
Il bando è aperto a persone giuridiche stabilite negli Stati membri dell’UE e nei Paesi terzi associati a Horizon Europe.
Sono ammissibili unicamente proposte presentate da un singolo soggetto.
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